Correzione flapless in un unico tempo di un difetto osseo orizzontale e verticale per via crestale

Fig. 8 3 mesi dopo la fase chirurgica, il controllo denota un’ottima guarigione dei tessuti molli.

Il presente caso clinico descrive la correzione in un solo tempo chirurgico di un difetto osseo verticale mediante un rialzo del seno mascellare per via crestale e di un difetto osseo orizzontale.
Grazie a questo approccio è stato possibile ridefinire la corretta inclinazione del fornice mascellare della zona, che permette di mantenere alte le inserzioni muscolari e quindi aumentare la stabilità nel tempo dei risultati ottenuti.
L’intera riabilitazione è durata 5 mesi dal momento dell’estrazione dei denti compromessi, con un approccio di preservazione crestale, fino al carico con gli elementi definitivi.

legenda
legenda
Fig. 1 Situazione clinica iniziale: gli elementi presentano una compromissione parodontale tale da richiederne l’estrazione.
Fig. 1
Situazione clinica iniziale: gli elementi presentano una compromissione parodontale tale da richiederne l’estrazione.
Fig. 2 Radiograficamente è evidente il difetto osseo.
Fig. 2
Radiograficamente è evidente il difetto osseo.
Fig. 3 Situazione clinica 40 giorni dopo l’estrazione degli elementi mediante ridge preservation. I tessuti molli sono ben conservati ma si evidenzia la notevole riduzione della profondità del fornice.
Fig. 3
Situazione clinica 40 giorni dopo l’estrazione degli elementi mediante ridge preservation.
I tessuti molli sono ben conservati ma si evidenzia la notevole riduzione della profondità del fornice.
Fig. 4 Radiograficamente è evidente la necessità di un rialzo del seno mascellare per poter posizionare impianti e riabilitare la zona.
Fig. 4
Radiograficamente è evidente la necessità di un rialzo del seno mascellare per poter posizionare impianti e riabilitare la zona.
Fig. 5 Si esegue un allargamento di cresta con rialzo crestale che permette in un solo tempo
Fig. 5
Si esegue un allargamento di cresta con rialzo crestale che permette in un solo tempo chirurgico di risolvere sia il difetto verticale del seno sia di inserire impianti corretti per dimensione e posizione.
Dopo 15 giorni è evidente il recupero dei tessuti e la precocità della guarigione grazie ad un approccio minimamente invasivo.
Dopo 15 giorni è evidente il recupero dei tessuti e la precocità della guarigione grazie ad un approccio minimamente invasivo.
Fig. 7 Radiograficamente gli impianti non appaiono circondati da tessuti duri.
Fig. 7
Radiograficamente gli impianti non appaiono circondati da tessuti duri.
Fig. 8 3 mesi dopo la fase chirurgica, il controllo denota un’ottima guarigione dei tessuti molli.
Fig. 8
3 mesi dopo la fase chirurgica, il controllo denota un’ottima guarigione dei tessuti molli.
Fig. 9 Si procede ad impronta. È evidente la corretta posizione ed il parallelismo degli impianti e l’avvenuta verticalizzazione del fornice.
Fig. 9
Si procede ad impronta. È evidente la corretta posizione ed il parallelismo degli impianti e l’avvenuta verticalizzazione del fornice.
Fig. 10 A 6 anni dal carico gli impianti mostrano radiograficamente una buona qualità dei tessuti circostanti.
Fig. 10
A 6 anni dal carico gli impianti mostrano radiograficamente una buona qualità dei tessuti circostanti.
Fig. 11 Sezione trasversale dell’impianto posizionato in zona 1.7.
Fig. 11
Sezione trasversale dell’impianto posizionato in zona 1.7.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

To cite: Doctor Os • gennaio 2017 • XXVIII 01
Autore: Carmine Caracciolo, Luca Cisternino, Gabriella Giorgio, Matteo Nagni
Istituzione: Dipartimento di Odontoiatria, IRCCS Ospedale San Raffaele, Milano Direttore: Prof. E. Gherlone Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria, Università Vita-Salute San Raffaele, Milano Presidente: Prof. E. Gherlone