Intervista a Giovanni Bruschi, esperto in chirurgia orale e relatore nel prossimo incontro scientifico SISCOO

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Intervista a Giovanni Bruschi

La SISCOO si propone di divulgare ed approfondire i temi più attuali inerenti le branche chirurgiche dell’odontoiatria. È per questo che ha incontrato il Dr. Giovanni Bruschi, esperto in chirurgia orale ed implantologo di fama. L’argomento che è stato analizzato in questa intervista, e che verrà affrontato più approfonditamente durante il corso monotematico organizzato dalla SISCOO l’11 dicembre 2015 a Milano, riguarda l’utilizzo degli impianti inseriti in osso rigenerato mediante la tecnica “split-crest”.

Dr. Bruschi, quali sono gli obiettivi che si vogliono raggiungere con la tecnica della “split-crest”?
La tecnica “split-crest”, o espansione ossea, si pone diversi obiettivi: utilizzare la struttura ossea naturale del sito candidato a ricevere l’impianto; utilizzare il sistema fisiologico di riparazione dell’osso; incrementare lo spessore osseo (vestibolo/linguale) all’emergenza implantare grazie alla rigenerazione ossea; imitare al massimo l’emergenza dei denti naturali contigui, ove essi siano presenti.

Esistono complicanze e controindicazioni all’utilizzo di questa metodica?
Il protocollo chirurgico (di base stabilito nei primi casi trattati nel 1986) è particolareggiato e rigido. Conoscendolo e rispettandolo, le complicazioni che possono manifestarsi sono normalmente controllabili. Un’emergenza più alta di 10 mm coronalmente dell’alveolare inferiore può essere un limite anatomico in quello specifico sito.

Secondo lei, è possibile applicare il protocollo del carico immediato nella procedura della “split-crest”?
Sì, è possibile e a tal proposito vorrei riportare all’attenzione un mio articolo pubblicato di recente sulla rivista Clinical Oral Implant Research dal titolo “Immediate loaded implants in split-crest procedure”.

I risultati a sua disposizione sulla sopravvivenza e sul successo di impianti inseriti con la metodica “split-crest” sono simili a quelli ottenuti con altre tecniche di rigenerazione ossea?
Con la tecnica di rigenerazione dei tessuti per seconda intenzione il sistema tessuti perimplantari/impianto diviene stabile nel tempo e mi sento di affermare che le percentuali di successo sono notevoli, senza evidenza di riassorbimenti delle strutture ossee modificate.

Ricordiamo che il prossimo evento SISCOO sarà il corso monotematico sulla tecnica “split-crest” tenuto dal Dr. Bruschi, dal titolo “Evoluzione delle tecniche di espansione chirurgica della cresta ossea in implantologia”, che si terrà a Milano l’11 dicembre 2015, presso la Fondazione IRCCS Policlinico. ●

Sergio Cremonesi