Lo scorso dicembre si è svolta presso “La Sapienza” di Roma una riunione per definire la programmazione e gli sviluppi del Congresso del Collegio dei Docenti di Discipline Odontostomatologiche.
È sempre bello e formativo confrontarsi con i colleghi di tutta Italia nell’ambito della Conferenza dei Presidenti dei Corsi di Laurea in Odontoiatria, dell’assemblea dei Referenti e di quella generale.
Quest’anno, oltretutto, abbiamo avuto la possibilità di seguire presso l’aula Capozzi un seminario sul tema “Medicina rigenerativa e tessuto scheletrico: dal laboratorio alla clinica”, che ha riscosso un grande interesse ed un notevole successo.
Vorrei innanzitutto sottolineare la presenza attiva di tutti i principali caposcuola italiani, che in un sano e aperto confronto si sono dimostrati propositivi e soprattutto coscienti che, in un momento così delicato per il Paese, nell’ambito accademico in generale, e in quello odontoiatrico in particolare, solo la sinergia tra noi e le comuni e condivise decisioni politiche sulle strade da intraprendere e percorrere potranno portare ai risultati sperati.
Ai nostri tavoli abbiamo avuto la partecipazione attiva del Ministero della Salute rappresentato dalla dottoressa Ugenti, Direttore generale delle professioni sanitarie, che ha illustrato i meccanismi peraltro tortuosi e non più condivisibili sulla determinazione dei posti per i singoli atenei in riferimento ai corsi di laurea a numero programmato, e del professor Miccoli, rappresentante la componente medica nella commissione ANVUR, che ci ha intrattenuti su vari aspetti futuri riguardanti il nostro settore.
Ma quello che mi sta ancor più a cuore segnalare è la perfetta convergenza sulle criticità esistenti anche in seno al nostro collegio e sulla determinazione forte, direi granitica, di risolverle tutti insieme in perfetta concordia, anche perché ciò che è stato segnalato da singoli gruppi di professori, da singoli professori, dalla dirigenza stessa anche nella persona del Presidente, riguardava e riguarda i medesimi argomenti, magari con visioni di approccio diverse ma con identico scopo e fine. In particolare, un grande grazie a chi è intervenuto sia durante l’assemblea dei Presidenti che in quella dei Referenti, perché la deprecabile azione di chiacchierare senza esporsi è un’attività preferita da molti ma non certo patrimonio di professori universitari, mentre manifestare le proprie idee e posizioni giuste o sbagliate che siano in maniera aperta ad un sano confronto fa onore agli attori, senza però mai dimenticare, come ho avuto modo di esprimere più volte, che la prepotenza di pochi mai si potrà sostituire alla decisione dei molti, almeno finché vivremo in un regime democratico. Hanno parlato colleghi e caposcuola che fanno sicuramente opinione e tutta la nostra comunità farà certamente tesoro delle loro parole. Come molti sanno e ricordano, ed è normale in un sano confronto democratico, nella nostra comunità da sempre esistono problemi, ma questi trasformano il disagio in opportunità.
Ciò che è avvenuto ha permesso di apprezzare l’amicizia solidale ed il valore dell’unità che non deve essere omogenea, ma anzi tesa a perseguire i comuni obiettivi.
Come ultimo punto mi preme sottolineare il grande rilancio della SIOCMF che per anni è stata la nostra casa comune ed oggi ha raggiunto grazie al nostro impegno quasi 500 iscrizioni. Questa gloriosa società diventerà, assieme alla sua rivista, il braccio scientifico del Collegio e fin d’ora ringraziamo tutti quelli che ci hanno dato e stanno dando una mano affinché questo avvenga.
Il sottoscritto, in qualità di Presidente del Collegio, coglie occasione nel ringraziare per il supporto totale avuto prima e durante l’incontro alla sua azione di coordinamento e, come già detto, si impegna nel valutare insieme agli altri componenti della comunità tutte le azioni pensate ad ottenere risultati positivi, in modo che si possa guardare al futuro con ottimismo per noi ma soprattutto per i nostri giovani, la futura classe dirigente. ●