No a slogan suggestivi: la pubblicità sanitaria deve tutelare il cittadino

Con il primo gennaio 2019 il panorama che regola l’informazione in ambito sanitario in Italia è profondamente cambiato: è stata vietata la pubblicità promozionale e suggestiva. Questo perché il legislatore ha ritenuto corretto porre delle limitazioni nell’ambito della pubblicità sanitaria affinché il cittadino sia tutelato nel poter effettuare una libera e ragionata scelta su ciò che è bene per la sua salute senza essere condizionato da messaggi/slogan suggestivi tipici della comunicazione commerciale.

A questo si è arrivati dopo un lungo percorso di sensibilizzazione del panorama politico iniziato anni fa quando l’Ordine di Milano insieme a pochi altri in Italia decise di mantenere nel proprio codice deontologico il divieto da parte dei propri iscritti ad effettuare pubblicità commerciale.

Come Ordine dei Medici il nostro primo obiettivo è stato, e sempre sarà, la tutela della salute dei cittadini, nella convinzione che l’attività sanitaria non deve essere paragonabile, tout court, ad una qualsiasi attività commerciale.
Proprio per questo nostro convincimento quattro anni fa il consiglio dell’Ordine dei Medici di Milano decise di commissionare ad uno dei più importanti studi legali, specializzato di diritto amministrativo in Italia, il “Parere pro veritate sulla pubblicità sanitaria”, che ha dimostrato come in Italia non fosse mai stata liberalizzata la pubblicità commerciale in ambito sanitario ma solo quella informativa.
I contenuti del nostro parere sono stati poi ripresi dalla sentenza del 4 maggio 2017 della Corte di Giustizia Europea che ha ritenuto legittime le limitazioni all’utilizzo della pubblicità da parte dei professionisti sanitari, sulla base di un ponderato bilanciamento di interessi contrapposti, quello del libero mercato e quello della tutela della salute.
In forza di quanto sopra esposto, attraverso una “cabina di regia” costituita da Commissione Pubblicità della FNOMCeO, CAO Nazionale, ANDI e AIO abbiamo stabilito i punti essenziali per ottenere una pubblicità sanitaria deontologicamente orientata e, con l’aiuto della collega onorevole Rossana Boldi, siamo riusciti ad inserirli attraverso un emendamento nella nuova legge di bilancio di quest’anno.
Va ricordato che le nuove normative sono state scritte per tutelare il cittadino in un ambito costituzionalmente protetto: quello della salute (art. 32) che, non a caso, è stato anteposto dai padri costituenti a quello che tutela il libero mercato (art. 41).
La nuova legge prevede per questo che l’autorità preposta al controllo e alle eventuali sanzioni verso le società che non ottemperino alle nuove normative in ambito di pubblicità sanitaria sia l’AGCOM (Agenzia delle comunicazioni) rispetto all’AGCM (Agenzia del commercio e mercato) che per la sua stessa natura non parrebbe poter garantire una terzietà di giudizio essendo preposta per legge a tutelare il libero mercato e non la salute.
Con questa legge è stata sancita la prevalenza del diritto alla salute su quello del libero mercato senza regole.

«Ha prevalso la giustizia ed il prendersi cura del paziente rispetto agli interessi di chi pensa che si possa lucrare su tutto, anche sulla salute, e gli Ordini sono stati chiamati ancora una volta a garantire che il diritto alla corretta informazione sanitaria sia tutelato, non per l’interesse di pochi ma al servizio di tutti.»

Un ringraziamento a tutti coloro che hanno contribuito a questo importante risultato, in primo luogo al presidente dell’Ordine dei Medici di Milano dottor Roberto Carlo Rossi e a tutti i colleghi che con me compongono la Commissione Albo Odontoiatri dell’Omceo di Milano: dottori Jason Motta Jones, Claudio Pagliani, Claudio Procopio, Sandro Siervo e con loro a tutti i componenti del Consiglio dell’Ordine di Milano.
Un ringraziamento particolare al presidente della CAO nazionale dottor Raffaele Iandolo e con lui a tutta la CAO nazionale, al presidente ANDI nazionale dottor Carlo Ghirlanda, al presidente AIO nazionale dottor Fausto Fiorile e a tutti i rispettivi esecutivi.
Uniti abbiamo ottenuto un grande risultato per i nostri pazienti e per tutti i cittadini.