Professor Simone Grandini, DDS MSc PhD
Titolare dell’Insegnamento di Endodonzia e Restaurativa
Responsabile del Reparto di Endodonzia e Restaurativa
Coordinatore del Master di II livello in Endodonzia e Restaurativa
Presidente del Corso di Laurea Interateneo Siena Firenze in Igiene Dentale
Membro della Commissione Nazionale dei Corsi di Studio in Igiene Dentale

Dottor Giulio Pavolucci
Docente del Master in Endodonzia e Restaurativa,
Prof. a c. di Odontoiatria Conservativa,
Corso di Laurea Magistrale in Odontoiatria e Protesi Dentaria, Università di Siena

Prof. Grandini, l’ipersensibilità dentinale, pur essendo spesso un sintomo sottovalutato dai pazienti è in realtà una patologia molto diffusa: quali sono le stime relativamente alla popolazione italiana e le tipologie di soggetti maggiormente a rischio? 

Simone Grandini

 

Spesso trascurata e poco conosciuta, l’ipersensibilità dentinale è un problema molto diffuso, con prevalenza fino al 57% (Cummins 2009), che può salire al 79% in alcune zone della Terra (Zapera 2007).
Nella nostra pratica clinica quotidiana capita molto spesso di visitare pazienti che presentano questo disturbo ed è importante conoscerlo a fondo. Possiamo individuare alcune tipologie di soggetti più frequentemente interessati dal problema: sono principalmente di sesso femminile, tra i 30 e i 40 anni. La prevalenza può andare dal 4,5% al 57% a seconda della popolazione e dei criteri utilizzati per definire la sensibilità.

Sappiamo che all’origine del sintomo vi è l’esposizione del tessuto dentinale, ma che cosa possiamo dire oggi  dei meccanismi che ne provocano l’insorgenza?

Simone Grandini

Si è dibattuto a lungo su come uno stimolo applicato alla dentina esposta possa generare una risposta dolorosa istantanea. Nel 1972 Brännström propose la sua “teoria idrodinamica” come meccanismo per la trasmissione del dolore in seguito a stimolazione della dentina. Alcuni stimoli come quello causato dall’aria fredda o dalla pressione tattile possono causare la fuoriuscita di fluido, che si traduce in un cambiamento di pressione all’interno dei tubuli; le fibre mieliniche A-b ed alcune A-d vengono attivate e generano il caratteristico stimolo doloroso breve ed intenso.

Che cosa consiglia generalmente ai suoi pazienti per alleviare la sintomatologia? 

Simone Grandini

Il paziente deve essere istruito affinché possa effettuare correttamente le manovre di igiene orale senza traumatizzare i tessuti, utilizzando anche uno spazzolino a setole morbide e coniche. Ai pazienti consigliamo di utilizzare un dentifricio per denti sensibili dopo i pasti principali, al quale associamo in studio una vernice ad alto contenuto di fluoro (>22.000 ppm).

Quali sono gli strumenti a disposizione del professionista per risolvere l’ipersensibilità dentinale?

Simone GrandiniIl primo passo è sempre fare una corretta diagnosi, escludendo qualsiasi altra patologia dentale che possa provocare dolore. Poi il professionista deve cercare di capire quale possa essere la causa principale del problema, anche se in gran parte dei casi le cause sono molteplici. È importantissimo cercare di eliminare, o almeno ridurre, i fattori di rischio come per esempio il consumo di alimenti acidi o la presenza di reflusso gastro-esofageo. Per offrire un sollievo immediato e duraturo ai pazienti si può prescrivere un dentifricio per denti sensibili, che occlude i tubuli dentinali esposti agendo quindi direttamente sulla causa del problema. In studio può essere applicata una vernice ad alto contenuto di fluoro (>22.000 ppm), in modo da eliminare nel più breve tempo possibile la sintomatologia e mantenere il risultato nel tempo.

Dottor Pavolucci, insieme al Prof. Grandini state lavorando ad una “Guida per la sensibilità dentinale”, come è strutturata?

Giulio PavolucciLa guida che stiamo preparando ha come scopo principale quello di diffondere la consapevolezza sull’ipersensibilità dentinale. Questo problema è spesso sottovalutato sia dai professionisti che dagli stessi pazienti, e per questo stiamo cercando di preparare una sorta di manuale pratico per studenti e professionisti. La versione per gli studenti potrà essere di aiuto per il piano di studi, e sarà integrata dalla descrizione di alcuni concetti base; quella per i professionisti sarà invece più focalizzata sia sulle procedure odontoiatriche che su casi clinici che possano essere accomunati dalla presenza di ipersensibilità (e.g. procedure di sbiancamento, pulizia professionale...) .

Quali sono le finalità della guida per i professionisti?

Giulio PavolucciL’obiettivo è quello di fornire un veloce manuale operativo, con esempi pratici di procedure odontoiatriche e casi clinici di vario tipo, tutti accomunati dalla presenza di ipersensibilità dentinale. Saranno presenti degli schemi riassuntivi con le terapie consigliate e strumenti utili per la diagnosi e per il controllo dell’efficacia della terapia. ●