Ho continuato l’attività professionale di mio padre recentemente scomparso utilizzando la sua struttura (primo ero dipendente di altro studio professionale e lavoravo all’estero). Sto ricevendo il pagamento della clientela che lo aveva ancora saldato delle competenze. Come debbo considerare tali redditi?

La percezione di tali redditi non va ad incidere sul reddito proprio benché si abbia “continuato” l’attività nei medesimi locali e usufruendo delle attrezzature. I compensi, come ha precisato una sentenza della Cassazione del febbraio 2009 (n. 4785), percepiti dagli eredi sono da ricomprendere nella categoria dei redditi di lavoro autonomo anche se verranno sottoposti a tassazione separata e la relativa dichiarazione fiscale andrà presentata dall’erede. Caso diverso è se la fine dell’attività professionale fosse avvenuta perché vi era una semplice cessazione dell’attività per altre ragioni. In tale casi i compensi percepiti avrebbero avuto la natura di redditi diversi con specifiche regole sulla deducibilità delle spese tra cui il limite che le spese da dedurre non possono essere superiori ai compensi percepiti e riferiti all’attività professionale cessata. ●

A cura di: Carlo Pasquali