Pubblicati dal Ministero della Salute i documenti frutto dell’attività del gruppo tecnico in materia di odontoiatria

Il Ministero della Salute ha recentemente pubblicato tre documenti elaborati da un gruppo di esperti a seguito di specifica indicazione del “Gruppo tecnico in materia di odontoiatria”, organismo consultivo del Dicastero e operante presso il Segretariato generale (costituito con D.D del capo del Dipartimento della sanità pubblica e dell’innovazione del Ministero della Salute il 23 gennaio 2014).

Indicazioni per la promozione della salute orale nelle scuole secondarie
Scopo del documento è fornire indicazioni a carattere educativo basate sulle migliori evidenze scientifiche ai docenti che intendano affrontare con gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado la prevenzione delle principali patologie del cavo orale. Gli argomenti trattati sono molteplici e focalizzati su alcune problematiche comportamentali tipiche dell’adolescenza. In tale fase della vita i ragazzi non più seguiti da pediatra di libera scelta e, almeno in parte, non sotto l’assiduo controllo delle famiglie possono assumere abitudini igieniche, alimentari e, soprattutto, abitudini voluttuarie dannose, come fumo o alcol.
Tali scorretti comportamenti rappresentano fattori di rischio per le principali patologie del cavo orale e, se intrapresi in età scolare, hanno grandi probabilità di essere mantenuti anche in età adulta. È per questo motivo che il ruolo educativo della scuola è fondamentale, perché rappresenta un educatore privilegiato che forse più della famiglia può presentare, nella maniera scientificamente corretta e con minore partecipazione emotiva, gli argomenti di cui il documento vuole farsi portavoce.
Le indicazioni del Dicastero della Salute sono proposte in forma semplice e concisa, dando al docente gli strumenti essenziali per interagire con i ragazzi e lasciando allo stesso la possibilità di approfondire ogni singolo argomento eventualmente consultando la bibliografia segnalata alla fine del documento.
Venendo ai contenuti, il documento propone dai topic più “classici” quando si parla di salute orale, come la prevenzione della carie e delle patologie parodontali, a quelli meno conosciuti dai ragazzi, come la prevenzione dei tumori del cavo orale e la prevenzione dei danni provocati da piercing, fumo, alcool e sostanze stupefacenti.
Il documento tocca anche un argomento molto attuale soprattutto nell’anno dell’Expo, cioè quello del ruolo dell’alimentazione nella salute, rilevando come una sana alimentazione durante l’infanzia e l’adolescenza è importante per lo sviluppo e può prevenire, oltre alla carie dentale, carenze di importanti nutrienti, obesità e patologie croniche frequenti causa di mortalità nel mondo occidentale. Inoltre, richiama l’attenzione dei ragazzi sull’uso indiscriminato di bevande ad alto contenuto di zuccheri e acidi come soft-drink ed energy-drink. Tali bevande, oltre a contenere elevate quantità di zuccheri e, quindi, a rappresentare un fattore di rischio per la carie, sono anche acide e, se assunte con regolarità e bevute lentamente (sorseggiate), sono in grado di produrre danno allo smalto, facilitando l’insorgenza di erosioni dentali. Viene suggerito, quindi, ai ragazzi di ridurne il consumo e di compiere un semplice risciacquo con acqua per allontanarle più velocemente dalla bocca dopo la loro assunzione.
Il documento, inoltre, richiama l’attenzione su un’importante problematica correlata all’alimentazione che insorge tipicamente in età adolescenziale, cioè i disturbi del comportamento alimentare come anoressia nervosa, bulimia nervosa e disturbo da alimentazione incontrollata. Tali disturbi possono determinare, a causa del vomito frequente, segni patognomonici sui denti (erosioni) come su altre componenti del distretto orale quali le ghiandole salivari (aumento di volume) e le mucose e le labbra (secchezza e arrossamenti). Tali segni possono svelare un problema che tende a essere “nascosto” da chi ne è affetto, rendendo impossibile un intervento sanitario precoce.
La diffusione attraverso la scuola di questi messaggi preventivi rappresenta un mezzo per favorire una migliore conoscenza, consapevolezza e responsabilità individuale e sociale del futuro cittadino. Utilizzando queste strategie di prevenzione, l’elevato costo delle cure dentali a carico delle famiglie può essere, se non evitato, almeno ridotto e il peso delle malattie orali controllato.

Linee Guida Nazionali per la prevenzione ed il trattamento odontoiatrico della sindrome delle apnee ostruttive nel sonno (OSAS)
La patologia OSAS è oramai un’entità nosologica ad approccio multidisciplinare all’interno della quale l’odontoiatra ha un ruolo importante sia nella formulazione del sospetto diagnostico sia nella terapia delle forme più lievi potendo proporre terapie poco invasive ma molto efficaci.
L’importanza del documento risiede anche nell’aver finalmente enfatizzato il ruolo dell’odontoiatra come “sentinella diagnostica” nell’ambito di una patologia a volte misconosciuta ma a rilevante impatto sociale (cfr: 25% degli incidenti stradali da colpi di sonno correlati a OSAS).
Nelle Linee Guida viene fatto un inquadramento generale alla patologia con relativo percorso diagnostico e percorso terapeutico. Vengono altresì indicati i dispositivi intraorali utilizzabili da parte dell’odontoiatra.
Le raccomandazioni riportate sono:

Raccomandazione 1
L’odontoiatra deve poter riconoscere precocemente eventuali segni e sintomi riconducibili alle OSAS nella popolazione adulta (evidenza 1 forza della raccomandazione A).

Raccomandazione 2
L’odontoiatra, in caso di OSAS lieve o moderata, può applicare un dispositivo intraorale per il trattamento (evidenza 1 forza della raccomandazione A).

Raccomandazione 3
L’odontoiatra, in caso di paziente adulto affetto da OSAS, deve applicare un dispositivo orale individuale che avanza la mandibola (evidenza 1 forza della raccomandazione A).

Raccomandazione 4
La terapia con dispositivi orali per le OSAS deve essere effettuata dall’odontoiatra che ha una formazione specifica in tema di medicina del sonno (evidenza 1 forza della raccomandazione A).

Raccomandazioni per la promozione della salute orale in età perinatale
I problemi di salute orale sono comuni nelle donne in gravidanza. Negli ultimi decenni molti studi hanno evidenziato l’associazione tra infezioni orali materne ed esiti avversi della gravidanza; essi hanno suscitato notevole interesse scientifico e clinico aumentando l’interesse professionale e delle Istituzioni sui possibili interventi preventivi prenatali nel campo della salute orale.
Nel nostro Paese non esistevano finora documenti ufficiali che fornissero raccomandazioni di comportamento clinico utili agli operatori odontoiatrici, ostetrici, pediatrici con obiettivo la promozione della salute orale nella donna in gravidanza e nel nascituro in epoca perinatale e la prevenzione delle malattie orali e dei danni correlati alla salute generale.
In altri Paesi ad economie sanitarie sviluppate (USA, Canada, UK) sono presenti ed aggiornate, da diversi anni, linee guida e raccomandazioni, aventi l’obiettivo di ridurre la morbilità orale delle donne in gravidanza, di ridurre l’impatto della compromissione della salute orale sulla salute ostetrica e sulla salute del bambino nascituro.
Le prove scientifiche esistenti sottolineano l’associazione tra la presenza e la gravità delle infezioni gengivali e il parto prematuro, il ritardo di crescita del feto, l’abortività spontanea, la preeclampsia; il ruolo di queste infezioni come possibile fattore di rischio o concausale degli esiti avversi della gravidanza non è stato tuttavia sempre confermato. È stata, inoltre, dimostrata la possibilità di trasmissione verticale da madre a figlio dell’infezione orale da parte dei batteri che provocano la carie dentale.
Il controllo delle malattie orali prima e durante la gravidanza migliora la qualità di vita della donna, diminuisce l’incidenza di malattie dentali nel bambino e ha il potenziale di promuovere una miglior salute orale anche nella vita adulta del nascituro.
Durante il periodo perinatale l’informazione e le cure degli odontoiatri, degli igienisti dentali, dei medici ginecologi, delle ostetriche e dei pediatri possono avere un rilevante impatto sanitario, per l’influenza che hanno sullo stato di salute orale e sui comportamenti preventivi per la salute orale e generale della gestante e del suo bambino.
Nelle raccomandazioni vengono individuati quesiti clinico-scientifici specifici e rilevanti e ne viene formulata la risposta, in forma di raccomandazioni sanitarie, sulla base dei più recenti e rilevanti risultati della ricerca scientifica internazionale. ●

Antonella Polimeni
Sapienza Università di Roma, Professore Ordinario
Laura Strohmenger
Università degli Studi di
Milano, Professore Ordinario

Componenti Gruppo Tecnico in materia di odontoiatria del Ministero della Salute