Isolation and Characterization of Human Dental Pulp Stem Cells from Cryopreserved Pulp Tissues Obtained from Teeth with Irreversible Pulpitis

Malekfar A, Valli KS, Kanafi MM, Bhonde RR
Journal of Endodontics Online November 2015; 11

 

In evidenza
Dopo trattamento endodontico sono state isolate cellule staminali pulpari (DPSCs) derivate dalla polpa fresca e da polpa crioconservata.
Abbiamo caratterizzato DPSCs di questi 2 gruppi e li abbiamo confrontati con l’altro.
La crioconservazione di tessuti infiammati della polpa permetterebbe di recuperare cellule staminali senza perdere le normali proprietà delle DPSC.
I nostri dati preliminari potrebbero facilitare lo sviluppo delle attuali pratiche Tissue Regeneration (CGTP) per futuri protocolli.
Le cellule staminali umane derivate da polpa dental (DPSCs) stanno diventando un bersaglio attraente per scopi terapeutici, a causa della loro origine mesenchimale derivante dalla cresta neurale. Anche se le DPSCs possono essere crioconservate con successo, in letteratura non ci sono report su crioconservazione dei tessuti pulpari ottenuti da denti con diagnosi sintomatica di pulpite irreversibile prelevati durante il trattamento endodontico. Inoltre non esistono in letteratura studi su l’isolamento e la caratterizzazione di DPSC da polpa infiammata e crioconservata.
Lo scopo di questo studio è stato quello di criopreservare polpa infiammata per isolare e caratterizzare le cellule staminali in essa presenti.
Materiali e metodi
Un mezzo costituito da 90% di siero fetale bovino e 10% di dimetilsolfossido è stato utilizzato per la crioconservazione di tessuti pulpari. Le DPSCs sono state isolate da polpa fresca e crioconservata utilizzando un metodo enzimatico. La vitalità cellulare e la proliferazione sono stati determinati utilizzando il dosaggio MTT [3-(4,5-dimetiltiazol-2-il)-2,5-difeniltetrazolio bromuro]. Le caratteristiche mesenchimali delle DPSCs sono state verificate mediante analisi citofluorimetrica di marcatori cellulari CD di superficie. Il potenziale osteogenico ed adipogenico delle cellule staminali DPSC è stato mostrato mediante colorazione von Kossa, Red Oil ed esame della polimerasi.
Risultati
Non è stata evidenziata alcuna differenza significativa nell’espressione di marcatori cellulari di superficie CD, così come non vi sono differenze nel potenziale osteogenico e adipogenico di differenziazione delle DPSCs derivate da tessuti di polpa dentale fresca o crioconservata.
Conclusioni
Il nostro studio dimostra che la polpa dentale può essere con successo crioconservata senza perdere le caratteristiche staminali ed il potenziale di differenziazione delle DPSCs, rendendole così adatte per futuri scopi terapeutici. ●

A cura di: Filiberto Mastrangelo