MILANO – SARONNO
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n.4 luglio – agosto 2024
Artrosi deformante-riassorbimento condilare

Paziente di anni 30 affetta da artrosi deformante e riassorbimento condilare bilaterale. In anamnesi condilectomia alta nel 2020, osteotomia del mascellare superiore e genioplastica di avanzamento nel 2021 in altre sedi. Alla RMN dell’ATM, non riconoscibile la struttura articolare a destra per totale rimaneggiamento della stessa associata a deformità artrosica con riassorbimento condilare a sinistra. La paziente presentava una malocclusione con morso aperto anteriore (per perdita della dimensione verticale posteriore) con apertura orale limitata. Si è posta indicazione ad intervento chirurgico di sostituzione protesica totale bilaterale custom-made associata ad ostetomia di Le Fort I, previa preparazione ortodontica prechirurgica di decompensazione.Intervento chirurgico eseguito dal Dr D.Rossi e dal Dr A. Russillo presso l’U.O. di Chirurgia Maxillo facciale e Odontostomatologia dell’IRCCS Cà Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano diretta dal Prof. Aldo Bruno Giannì.
66 anni dopo la laurea si ritrovano per ricordare il professore
L’iniziativa si deve a una dozzina di allievi “laureati del ‘58” (così si definiscono), che si sono attivati affinché nella mattina dell’ 11 maggio venisse scoperta una targa in nome del loro ex stimatissimo professore, Rodolfo Amprino. Di quei “laureati del ‘58”, due in particolare si sono fatti parte diligente nell’organizzare un evento che ha richiamato all’Università autorità accademiche e cittadine. Il 90enne Damaso Caprioglio, già titolare di due cattedre universitarie, tra i maestri e pionieri della Ortognatodonzia Italiana, Autore di un corposo libro che circola anche nelle Università straniere e Annibale Crosignani, psichiatra insignito del “Sigillo civico della Città di Torino” e “Basagliano ante litteram”, essendosi ribellato alle condizioni miserande dei malati di mente una decina d’anni prima che venisse emanata la celeberrima Legge che ha cambiato la storia della malattia mentale (1979).“In quest’aula dal 1944 al 1953 tenne il corso di istologia il prof. Rodolfo Amprino eccezionale uomo di scienza e maestro di vita. Con gratitudine e affetto i laureati in medicina e chirurgia dell’anno 1958”. Questa lapide è stata collocata nell’aula storica di Anatomia dell’Università di Torino; tra i promotori il prof. Damaso Caprioglio, che per noi ricorda: “Il nostro gruppo laureati Torino in medicina 1958 era formato da circa 80 compagni che si legarono da profonda collaborazione e amicizia e stima e che stabilì ogni cinque anni di trovarsi con regolarità e siamo sempre riusciti a farlo festeggiando via via il 30º il 40º il 50º il 60º e naturalmente anche i multipli di cinque. siamo sempre rimasti molto grati al nostro grande professore di istologia del primo anno professor Rodolfo Amprino che fu per noi maestro di scienza di vita di etica. Lo abbiamo già ricordato per il 60º di laurea con la presenza della vedova e con una bella cerimonia. In questi mesi desideravamo poter applicare una targa ricordo nell’aula di anatomia,al nostro grande maestro, e siamo riusciti a convincere il professore emerito di anatomia diventato poi grande nostro amico professor Giacomo Giacobini e anche l’attuale professore di anatomia professor Alessandro Vercelli e con l’aiuto del mio amico e compagno di corso professor Annibale Crosignani , con un lavoro durato molti mesi, siamo riusciti a preparare questo evento…”.Caprioglio è stato oratore ufficiale alla cerimonia insieme al prof. Crosignani. Sintetizziamo l’inizio del suo intervento: “Iniziammo a frequentare l’Università degli Studi di Torino alla facoltà di medicina e chirurgia il 2 novembre 1952. Eravamo circa 140 studenti. Buona parte venivano da tante località piemontesi, qualcuno arrivò anche da lontano, Trieste, Vicenza ,dal Sud. Molti di noi avevano pochissimi mezzi, qualcuno riuscì a vincere il concorso per la casa dello studente, ove poteva avere vitto ed alloggio purché mantenesse sempre la media superiore ai 27 trentesimi di votazione. E infine c’era il gruppo di studenti che già abitavano a Torino e avevano frequentato i licei in città. Erano anni duri difficili per tutti, anni postbellici ed il miracolo economico doveva ancora iniziare…. Uno dei docenti che divenne per noi un Maestro indimenticabile fu il primo professore che incontrammo all’inizio del novembre del 1952.Frequentando il corso di istologia, sapevamo già, parlando con gli studenti degli anni più avanti che vi era uno straordinario professore, rigoroso e preciso che svolgeva delle lezioni memorabili. Incontrammo così nei primi giorni di novembre il professor Rodolfo Amprino. Lo ricordo ancora con viva commozione ed emozione in quell’anno indimenticabile. Entrava in camice bianco, proprio in quest’aula, puntualissimo all’ora stabilita, alle prime ore del mattino complimentandosi con noi per la puntualità. Era un giovane di bell’aspetto, alto, asciutto, con lo sguardo attento, severo, rigoroso . Iniziò un ciclo di lezioni memorabili parlando dell’importanza dell’istologia, dei suoi maestri e ricordando il grande mitico professor Giuseppe Levi”.
A cura di Damaso Caprioglio

L’obiettivo principale di un trattamento ortodontico è di raggiungere un adeguato equilibrio funzionale che può essere ottenuto facendo ricorso a terapie cliniche e procedure biomeccaniche; in ogni caso queste spesso si rilevano complesse e possono talvolta avere un effetto insidioso sull’integrità dento-parodontale. Il riassorbimento radicolare è uno degli effetti dei trattamenti ortodontici (particolarmente quelli fissi) che inizialmente sono limitati alla zona periapicale, ma che possono condurre ad accorciamento reale della radice.In questo lavoro gli AA analizzano i fattori principali che contribuiscono al riassorbimento radicolare, considerando i dati embriologici, caratteristiche fisiologiche e anatomiche della dentizione permanente, nonchè i principi biomeccanici alla base dei movimenti ortodontici.Essi esplorano anche alcune ipotesi eziopatogenetiche alla luce dei dati epidemiologici.Nelle conclusioni si sottolinea come l’identificazione e il controllo dei fattori eziologici coinvolti nella patogenesi del riassorbimento radicolare siano il miglior mezzo di prevenzione.E. Barbato, D. Proietti, D. Camorin, B. ConflittiMondo Ortodontico. 1999; 2 117-133
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lunedì 14 ottobre 2024 – ore 20.30
Dr Fabio Gorni Dr Francesca Nucci
Traumatologia dentale: dalla prevenzione ortodontica al trattamento endodontico degli elementi ad apice immaturo
Info: Sirio tel. 02.2047610