Estetica e funzione col composito. Restauro diretto in grossa e complessa IV classe

Fig. 1 Foto iniziale del sorriso in frontale.
Fig. 1 Foto iniziale del sorriso in frontale.

INTRODUZIONE

Una giovane paziente di 25 anni si presenta in studio per risolvere un problema estetico che la attanaglia da quando aveva subito un trauma dentale 4 anni prima. Insoddisfatta della forma e del colore del restauro, chiede se sia possibile eseguire un trattamento che rispetti da una parte la biologia e il sacrificio biologico dentale, dall’altra che possa comunque garantire funzione ed estetica. Confermata tale possibilità per una serie di considerazione cliniche (elemento dentario vitale, in assenza di discromie e con un cercine di smalto periferico in tutta la sua interezza), si eseguirà il caso con una semplice sostituzione della quarta classe previo uno studio di forma attraverso una ceratura diagnostica e funzionale.

MATERIALI E METODI

Casi come questo non si presentano tutti i giorni, soprattutto se la paziente ha alte aspettative estetiche, ma in ogni caso, confermata la diagnosi ed eseguito il test di vitalità sugli elementi dentari, si procede come di consueto con un’impronta che, una volta colata in gesso, verrà cerata con le forme finali e ciò permetterà di costruire una mascherina in silicone che risulterà indispensabile per la creazione delle corrette forme e per la corretta stratificazione tridimensionale delle masse di composito. La difficoltà dell’elemento dentario è data da una parte dalle elevate richieste estetiche della paziente, dall’altra dalla difficoltà in termini di colore (elevate trasparenze incisali intervallate ad opacità importanti) e di forma (l’elemento fratturato infatti non è perfettamente in linea con il contro-laterale ma presenta una lieve inclinazione mesiale mista a vestibolarizzazione).

Durante la seduta operativa, dopo avere eseguito l’anestesia locale, si procede con isolamento operatorio con diga di gomma da premolare a premolare al fine di poter operare in ambiente asciutto e controllato.

Si procede ad eseguire un bisello a 45° che coinvolge solo lo smalto vestibolare attraverso una fresa diamantata a football a granulometria ridotta (rossa). Questo ha il significato di aumentare la quantità di smalto, orientare i prismi in modo più favorevole all’adesione ed agevolare la transizione cromatica dente-restauro.

A cavità terminata si prosegue con la mordenzatura attraverso acido ortofosforico al 37% per 15 secondi su smalto, per proseguire con riasciacquo importante, asciugatura e successiva doppia applicazione di adesivo di tipo self etch (in modalità universale).

Si prosegue quindi con la polimerizzazione e successivamente con la creazione della parete palatina “marcata” sulla finish-line che consente di stratificare la parete palatina in mano per poi alloggiarla in sede nella corretta posizione e polimerizzarla. Essa dovrà essere il più sottile possibile soprattutto nel terzo incisale al fine di avere spazio a sufficienza per potere stratificare la dentina e caratterizzarla lasciando un sottile spazio per gli incisivi e lo smalto vestibolare.

Si completa subito la forma finale con l’esecuzione della parete inter-prossimale sfruttando l’inclinazione delle pareti residue restanti e la scelta delle corrette matrici.

Si procede quindi con le masse dentinali che sfioreranno il bisello vestibolare precedentemente creato ed arriveranno a disegnare il contorno incisale lasciando un sufficiente spazio per i trasparenti e per l’effetto bianco opaco incisale; il tutto viene coperto da masse di smalto composito, avendo l’accortezza di deporlo e di farlo polimerizzare tutto in un unico momento.

A questo punto si entra nella fase prima di rifinitura e poi di lucidatura, avendo l’accortezza di consegnare superfici lucide e, considerato l’aspetto del giovane dente, che presentino le corrette caratteristiche di macro-tessitura e micro-tessitura, indispensabili per alzare il valore del restauro e renderlo più luminoso.

CASO CLINICO

Fig. 1 Foto iniziale del sorriso in frontale.
Fig. 1 Foto iniziale del sorriso in frontale.
Fig. 2 Foto iniziale del sorriso visione laterale sinistra.
Fig. 2 Foto iniziale del sorriso visione laterale sinistra.
Fig. 3 Foto iniziale del sorriso visione laterale destra.
Fig. 3 Foto iniziale del sorriso visione laterale destra.
Fig. 4 Foto iniziale frontale in MIP.
Fig. 4 Foto iniziale frontale in MIP.
Fig. 5 Foto iniziale frontale posizione di protrusiva.
Fig. 5 Foto iniziale frontale posizione di protrusiva.
Fig. 6 Foto frontale del dettaglio del sorriso.
Fig. 6 Foto frontale del dettaglio del sorriso.
Fig. 7 Foto laterale destra del dettaglio del sorriso.
Fig. 7 Foto laterale destra del dettaglio del sorriso.
Fig. 8 Foto laterale sinistra del dettaglio del sorriso.
Fig. 8 Foto laterale sinistra del dettaglio del sorriso.
Fig. 9 Ceratura diagnostica visione frontale.
Fig. 9 Ceratura diagnostica visione frontale.
Fig. 10 Ceratura diagnostica visione occlusale.
Fig. 10 Ceratura diagnostica visione occlusale.
Fig. 11 Ceratura diagnostica visione laterale.
Fig. 11 Ceratura diagnostica visione laterale.
Fig. 12 Ceratura diagnostica visione laterale.
Fig. 12 Ceratura diagnostica visione laterale.
Fig. 13 Ceratura diagnostica visione palatina.
Fig. 13 Ceratura diagnostica visione palatina.
Fig. 14 Isolamento con diga di gomma ed eliminazione del vecchio restauro incongruo.
Fig. 14 Isolamento con diga di gomma ed eliminazione del vecchio restauro incongruo.
Fig. 15 Isolamento con diga di gomma ed eliminazione del vecchio restauro incongruo.
Fig. 15 Isolamento con diga di gomma ed eliminazione del vecchio restauro incongruo.
Fig. 16 Isolamento con diga di gomma ed eliminazione del vecchio restauro incongruo.
Fig. 16 Isolamento con diga di gomma ed eliminazione del vecchio restauro incongruo.
Fig. 17 Mordenzatura con acido fosforico.
Fig. 17 Mordenzatura con acido fosforico.
Fig. 18 Creazione del bisello vestibolare in solo smalto.
Fig. 18 Creazione del bisello vestibolare in solo smalto.
Fig. 19 Creazione della parete palatina ed inserimento della matrice.
Fig. 19 Creazione della parete palatina ed inserimento della matrice.
Fig. 20 Creazione della parete palatina ed inserimento della matrice, dettaglio laterale.
Fig. 20 Creazione della parete palatina ed inserimento della matrice, dettaglio laterale.
Fig. 21 Creazione delle pareti interprossimali.
Fig. 21 Creazione delle pareti interprossimali.
Fig. 22 Creazione delle pareti interprossimali visione laterale.
Fig. 22 Creazione delle pareti interprossimali visione laterale.
Fig. 23 Creazione delle pareti interprossimali visione laterale.
Fig. 23 Creazione delle pareti interprossimali visione laterale.
Fig. 24 Primo stato di massa dentinale A2 che lambisce il bisello corto vestibolare.
Fig. 24 Primo stato di massa dentinale A2 che lambisce il bisello corto vestibolare.
Fig. 25 Seconda massa dentinale A1 che disegna i mammelloni dentinali.
Fig. 25 Seconda massa dentinale A1 che disegna i mammelloni dentinali.
Fig. 26 Seconda massa dentinale A1 che disegna i mammelloni dentinali, lateralità destra.
Fig. 26 Seconda massa dentinale A1 che disegna i mammelloni dentinali, lateralità destra.
Fig. 27 Seconda massa dentinale A1 che disegna i mammelloni dentinali, lateralità destra.
Fig. 27 Seconda massa dentinale A1 che disegna i mammelloni dentinali, lateralità destra.
Fig. 28 Applicazione dell’intensivo incisale bianco opaco.
Fig. 28 Applicazione dell’intensivo incisale bianco opaco.
Fig. 29 Applicazione dell’intensivo incisale bianco opaco, aspetto laterale.
Fig. 29 Applicazione dell’intensivo incisale bianco opaco, aspetto laterale.
Fig. 30 Applicazione di intensivi opachi bianchi.
Fig. 30 Applicazione di intensivi opachi bianchi.
Fig. 31 Applicazione di intensivi opachi bianchi, aspetto laterale.
Fig. 31 Applicazione di intensivi opachi bianchi, aspetto laterale.
Fig. 32 Applicazione di intensivi opachi bianchi, aspetto laterale.
Fig. 32 Applicazione di intensivi opachi bianchi, aspetto laterale.
Fig. 33 Studio della macrotessitura e delle linee di transizione corrette.
Fig. 33 Studio della macrotessitura e delle linee di transizione corrette.
Fig. 34 Aspetto del restauro frontale rifinito e lucidato.
Fig. 34 Aspetto del restauro frontale rifinito e lucidato.
Fig. 35 Aspetto del restauro laterale rifinito e lucidato.
Fig. 35 Aspetto del restauro laterale rifinito e lucidato.
Fig. 36 Aspetto del restauro laterale rifinito e lucidato.
Fig. 36 Aspetto del restauro laterale rifinito e lucidato.
Fig. 37 Aspetto del restauro appena rimossa la diga.
Fig. 37 Aspetto del restauro appena rimossa la diga.
Fig. 38 Aspetto del restauro appena rimossa la diga, visione laterale destra.
Fig. 38 Aspetto del restauro appena rimossa la diga, visione laterale destra.
Fig. 39 Aspetto del restauro appena rimossa la diga, visione laterale sinistra.
Fig. 39 Aspetto del restauro appena rimossa la diga, visione laterale sinistra.
Fig. 40 Controllo a 6 mesi foto del sorriso frontale.
Fig. 40 Controllo a 6 mesi foto del sorriso frontale.
Fig. 41 Controllo a 6 mesi foto del sorriso in lateralità destra.
Fig. 41 Controllo a 6 mesi foto del sorriso in lateralità destra.
Fig. 42 Controllo a 6 mesi foto del sorriso lateralità sinistra.
Fig. 42 Controllo a 6 mesi foto del sorriso lateralità sinistra.
Fig. 43 Foto palatina a 6 mesi.
Fig. 43 Foto palatina a 6 mesi.
Fig. 44 Foto occlusale a 6 mesi.
Fig. 44 Foto occlusale a 6 mesi.
Fig. 45 Foto ad ore 12 a 6 mesi.
Fig. 45 Foto ad ore 12 a 6 mesi.
Fig. 46 Foto del sestante anteriore superiore con contrastatore.
Fig. 46 Foto del sestante anteriore superiore con contrastatore.
Fig. 47 Foto del sestante anteriore superiore con contrastatore.
Fig. 47 Foto del sestante anteriore superiore con contrastatore.
Fig. 48 Foto del sestante anteriore con contrastatore (lateralità destra).
Fig. 48 Foto del sestante anteriore con contrastatore (lateralità destra).

RISULTATI

Si rivede il paziente per un controllo a distanza di una settimana e successivamente a 6 mesi. Si evidenzia, in tale occasione, una perfetta integrazione cromatica e di forme che rispecchiano ampiamente quelle che avrebbero potuto essere prima del trauma

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