Cure odontoiatriche: quali e quante spese?

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In Italia, le cure odontoiatriche sono tra le spese mediche più costose (il cui saldo è spesso procrastinato), rivelando però un alto tasso di fedeltà del paziente rispetto al professionista. Questi sono i trend per il 2023 evidenziati nell’ultimo speciale dell’ Osservatorio Compass sulle spese per le cure odontoiatriche.

Un sorriso d’oro
Le famiglie italiane riconoscono l’importanza delle cure dentali, malgrado gli importanti oneri economici di spesa, di media 600€ annui per nucleo. E proprio per questo motivo, sempre più persone ricorrono al Buy Now Pay Later (BNPL), come riferito dal 23%.
Se per il 79% degli intervistati le cure odontoiatriche sono troppo costose, 7 italiani su 10 ritiene comunque il sorriso fondamentale, non badando quindi a spese pur di sentirsi a proprio agio e sicuri della propria salute orale. Il dato si consolida nell’odontoiatria pediatrica: l’81% dei genitori pretende le migliori cure orali per i propri figli.
Pagare sì, ma senza assilli
Il dentista viene percepito sempre più come imprenditore, oltre che professionista sanitario. Di fatto, 1 persona su 2 si aspetta di trovare dal proprio dentista dei pacchetti di cure a prezzo concordato. Questo comporta maggiore facilità nella scelta delle terapie da parte del paziente, ma agevola anche il flusso di lavoro del professionista.
Sulle modalità di pagamento gli italiani rimangono divisi. Se il 44% degli intervistati si aspetta di poter finanziare la spesa, il 37% preferirebbe ricorrere a una rateizzazione.
Per quanto riguarda i mezzi di pagamento, le famiglie italiane rispecchiano l’avanzamento tecnologico in corso nel campo finanziario. Il 67% paga con carta di debito o tramite altre soluzioni digitali. Una vera impennata considerando il 48% precedentemente registrato nel 2018, anche grazie all’introduzione del tracciamento dei pagamenti ai fini della detraibilità fiscale.  Di conseguenza, l’ Osservatorio registra un drastico calo nell’utilizzo del contante: solo il 22% nel 2022 rispetto al 47% del 2018.

Un dentista è per sempre

Nonostante i costi, il paziente in Italia non cambia specialista alla continua ricerca del miglior prezzo. Il rapporto tra professionista e paziente va oltre l’onere economico e perdura grazie al rapporto di fiducia. Il 74% è fedele al proprio specialista, il 7% “delega” questa scelta alle convenzioni aziendali e il 6% sceglie tramite la consultazione dei canali digitali.

Rimane salda anche la predilezione del paziente  per gli studi privati (75%), malgrado l’aumento registrato nei centri appartenenti a catene (11%, rispetto al 6% del 2018) e negli studi all’interno di poliambulatori (10%).

Il forte trend in crescita riguardante le catene potrebbe trovare risposta nelle opinioni degli intervistati, secondo i quali, le suddette catene presentano un’offerta più completa in termini di servizi (aperture e orari più flessibili), oltre che la possibilità di rateizzare/finanziare il piano di cure.

Per meglio approfondire il report dell’Osservatorio Compass: https://www.compass.it/share/pdfs/Osservatorio_Compass_Gennaio2023.pdf