Le indicazioni dell’ANDI sul 730 precompilato

730 ANDI
730 ANDI

La scadenza del 31 gennaio è ormai imminente e ciascun professionista si trova alle prese con dubbi e incertezze.

In tema di 730 precompilato, l'Associazione nazionale dentisti italiani (ANDI) ha inteso fornire un ulteriore contributo nella direzione di una maggiore comprensione degli obblighi e delle scadenze che riguardano anche gli odontoiatri.

Di seguito è riportata la comunicazioni a firma dell'ANDI.

 

Nonostante prosegua l’intensa attività sindacale di ANDI, in attesa della risposta al ricorso al TAR contro la norma, è stato confermato l’obbligo, entro il 31 gennaio 2016, per medici ed odontoiatri di trasmettere attraverso il Sistema Tessera Sanitaria i dati relativi alle spese sanitarie del 2015 necessarie per il 730 precompilato.

Azione sindacale che ha permesso, comunque, l’esonero dall’invio dei dati fiscali attraverso lo spesometro e la sospensione delle sanzioni per errori formali.

ANDI sta ancora tentando di ottenere una proroga della scadenza anche se, nei giorni scorsi, l’Agenzia delle Entrate ha confermato nel 31 gennaio la data ultima per l’invio dei dati del 2015. Proroga richiesta già nel settembre scorso al Sottosegretario al MEF On. Pierpaolo Baretta e ribadita nei mesi successivi nei tanti incontri formali ed informali svolti per cercare di convincere la politica a modificare la norma.

 

Chi è esentato per il 2015

Sono esentate per il 2015 solo le società, in qualunque forma giuridica che erogano prestazioni sanitarie, autorizzate dalla Regione e non accreditate con il SSN.

Dato che vanno inviate solo le fatture intestate a pazienti / persone fisiche, i dentisti liberi professionisti che fatturano esclusivamente prestazioni di collaborazione ad altri studi odontoiatrici e non direttamente ai pazienti non devono inviare i dati.

 

Primo passo iscriversi al Sistema Tessera Sanitaria

Gli iscritti all’Albo che emettono fattura devono registrarsi al Sistema Tessera Sanitaria. La registrazione permette di inserire nel sistema le proprie fatture oppure di delegare un intermediario fiscale (commercialista).

Per quanto riguarda gli studi associati sarà l’iscritto all’Albo indicato in fase di costituzione dell’associazione come “rappresentante” a dover fare la registrazione al STS ed inviare i dati.

Nel caso l’iscritto invii telematicamente i certificati di malattia, può utilizzare le stesse credenziali che usate per accedere al portale INPS.

In tutti gli altri casi, per ottenere le credenziali, si può procedere in uno dei seguenti modi:

  • Registrazione on line sul sito STS. Per procedere con questo tipo di registrazione è necessario avere un indirizzo PEC che sia stato comunicato all’Ordine dei Medici e Odontoiatri, collegarsi al portale del STS e seguire le istruzioni.
  • Se non si possiede una Pec ci si deve recare al proprio Ordine Provinciale e richiedere i dati di accesso. Terminata la procedura di registrazione si otterranno i codici per poter accedere alla propria area riservata a cominciare ad inviare i dati.
  • Per chi è in possesso della Carta Nazionale dei Servizi, la smart card per accedere ai servizi online della Pubblica Amministrazione, è possibile utilizzarla per accedere al servizio.

 

Invio dei dati

Le possibili modalità di invio dei dati sono quattro:

  • Utilizzare l’area riservata del STS. E’ possibile utilizzare le pagine predisposte nell’area riservata del STS per inserire, cancellare o modificare i documenti fiscali contenenti le spese sostenute dai vostri pazienti (vedi istruzioni).
  • Delegare un professionista abilitato. E’ possibile delegare l’invio dei dati al proprio commercialista abilitato (o ad un CAF). Per delegarlo si deve entrare nella propria area riservata sul sito STS e seguire la procedura per effettuare la delega. In questo caso l’invio sarà fatto per conto vostro dal professionista. Anche gli studi associati possono delegare un professionista per l’invio ma, in questo caso, anche il “rappresentante” dello studio dovrà delegare, per la trasmissione delle eventuali fatture emesse come libero professionista (quindi con una partita IVA diversa da quello dello studio associato) lo stesso professionista.
  • Utilizzare il servizio legato al proprio software gestionale. Molte aziende che producono software gestionali per gli studi odontoiatrici hanno attivato un servizio che permette di inviare i dati direttamente dal proprio programma gestionale. Se quindi avete già un gestionale, chiedete informazioni o spiegazioni all’azienda che lo produce o che lo distribuisce, su come utilizzarlo per l’invio dei dati.
  • Software ANDI.Per agevolare i soci nell’invio, evitando le inutili ripetizioni richieste a chi trasmette i dati attraverso la pagina predisposta nell’area riservata del STS, ANDI ha predisposto un servizio esclusivo per l’invio dei dati. Si tratta di un software utilizzabile via web che ANDI mette a disposizione gratuitamente solo ai propri Soci. L’applicativo sarà in grado di colloquiare direttamente con il Sistema TS inviando il file XML per vostro conto e a vostro nome. Per accedere al software ANDI, i Soci potranno accedere con le credenziali dell’area riservata e dei siti ANDI.

Se l’iscritto all’Albo ha una partita IVA come libero professionista, è direttore sanitario di un qualche centro odontoiatrico o è il rappresentante delegato in uno studio associato potrà inviare i dati per tutte queste strutture con le stesse credenziali di accesso al STS, facendo attenzione di inserire nel campo “partita IVA” quella del soggetto fiscale che ha emesso la fattura.

Questi i dati che vanno inviati

Devono essere inviati i dati relativi a tutte le prestazioni sanitarie pagate dai pazienti nell’anno 2015. Quindi se la fattura è datata 2014 ma l’incasso è stato effettuato nel 2015, i dati di quella fattura devono essere inviati anche se la data di emissione della fattura è nell’anno 2014.

Devono essere inviati anche i dati di eventuali rimborsi emessi ai pazienti nel 2015.

Non sono da inviare i dati di fatture emesse che non riguardano prestazioni sanitarie (es. consulenze, compensi con IVA per prestazioni professionali verso enti o società, …).

 

Sanzioni

Per ogni fattura non inviata o per ogni importo inviato in modo errato è prevista una sanzione di 100 euro fino ad un massimo di 50 mila euro.

Grazie alle pressioni anche di ANDI, nella Stabilità 2016 è stata inserita una norma che prevede la non applicazione per il 2015 delle sanzioni per medici e dentisti che invieranno in ritardo, o con errori (a patto che non comportino una maggiore spesa da parte dell’Erario), attraverso il Sistema Tessera Sanitaria i dati delle spese sanitarie effettuate dai propri pazienti. Inoltre viene indicata come “sperimentale” questa prima fase di attivazione della norma.