Sabato 19 novembre si è tenuto a Saronno il tradizionale incontro 3D Day organizzato da Sirio presso lo Star Hotel.
Da anni Sirio allestisce eventi culturali per odontoiatri e medici specialisti interessati ad un continuo aggiornamento sull’evoluzione
della diagnostica odontostomatologica con l’introduzione delle moderne tecniche radiologiche e di imaging.
La scelta di Saronno, in particolare, cittadina incrocio del territorio varesino, comasco e dell’alto milanese, testimonia l’interesse del promotore nel creare un luogo dove le esperienze dei diversi clinici presenti sul territorio possono essere condivise e confrontate con le proposte provenienti dagli atenei dell’Insubria e di Milano, sempre alla ricerca quindi di uno scambio funzionale di vedute tra mondo accademico e libero professionale.
Nella prima sessione del convegno, il Professor Silvio Taschieri ha presentato una relazione, iconograficamente molto ricca, sui rischi anatomici nella chirurgia del seno mascellare.
In particolare, Taschieri ha voluto evidenziare come un intervento chirurgico nella zona del seno mascellare debba essere adeguatamente pianificato con l’analisi della TC volumetrica per individuare alcune delle strutture anatomiche più rischiose: da una parte l’arteria alveolo-antrale, ben conosciuta dalla letteratura scientifica, dall’altra la branca gengivale del plesso alveolare supero-posteriore, meno conosciuta e non individuabile nel contesto dei tessuti duri. Il Prof. Taschieri ha inoltre delineato la percentuale di rischio relativo intra-operatorio di sanguinamento in base al calibro del vaso incontrato e ha presentato diverse tecniche chirurgiche per isolare o, in alcuni casi, clampare e recidere il vaso interessato.
La seconda relazione, tenuta dal Dr. Grecchi e dal Dr. Gallo dell’Unità di chirurgia maxillo-facciale dell’Istituto ortopedico Galeazzi, si è concentrata sull’utilizzo degli impianti zigomatici nella riabilitazione dei mascellari superiori.
Gli impianti zigomatici sono ben conosciuti alla letteratura e ritenuti ormai superati.
Lo scopo della relazione, tuttavia, non è stato quello di riproporre un tipo di impianti obsoleti, ma di progettare una nuova tecnica chirurgica per la riabilitazione di creste alveolari superiori fortemente atrofiche o menomate da interventi di chirurgia oncologica o radioterapia.
Su questo tipo di osso, infatti, è noto che le tecniche di grande riabilitazione mediante blocchi di osso autologo prelevato da sedi extraorali si associa a significative percentuali di fallimento per una ridotta vascolarizzazione del sito ricevente.
La tecnica proposta dal Dr. Grecchi permette di bypassare il problema inserendo quattro impianti zigomatici con una ben precisa modalità e ottenere una corretta osteointegrazione nell’osso zigomatico, mantenendo invece la parte centrale dell’impianto alloggiata in una doccia ossea fra la parete del seno e la membrana sinusale.
Si evitano così sequele che si evidenziavano nei vecchi impianti zigomatici inseriti con tecnica transinusale.
Tuttavia, come ha evidenziato il Dr. Bianchi, Presidente dell’Istituto Stomatologico Italiano, questa tecnica deve rimanere di competenza del chirurgo maxillo-facciale e viene indicata nei casi limite descritti per ottenere buoni risultati funzionali senza grandi costi biologici ed economici.
In seguito il Dr. Bianchi ha posto l’accento sull’importanza della programmazione preoperatoria nell’avulsione degli elementi dentari inclusi. La relazione ha ripreso in primo luogo le patologie e le sequele associate alla presenza di un elemento dentario incluso, ripassando le classificazioni ufficiali didattiche dell’inclusione dei terzi molari; diversi casi clinici sono stati presentati dimostrando che una corretta programmazione attraverso l’analisi di ortopantomografia e TC possa essere spesso decisiva per evitare complicanze infettive, chirurgiche o neurologiche a danno del sito strattivo.
L’ultima relazione della giornata è stata tenuta dal Dr. Rossi. Nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza del Web nella professione odontoiatrica e le nuove possibilità di sviluppo legate all’introduzione di nuove tecnologie digitale. Iniziando con una video-intervista al Prof. Antonio Pelliccia, è stato poi evidenziato il cambiamento comunicativo che è avvenuto grazie al web 2.0 e che si sta preparando per la versione 3.0. L’uso degli smartphone e dei tablet, infatti, ha cambiato radicalmente il metodo comunicativo; l’odontoiatra deve quindi essere al passo coi tempi e aggiornare le sue strategie di marketing al presente. Il Dr. Rossi ha quindi esposto una serie di possibilità di crescita in un mondo che chiede sempre di più al titolare dello studio odontoiatrico di non essere solo un medico ma anche un manager. ●