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MILANO – SARONNO

segreteria@sirioradiologiadentale.it

n. 1 gennaio 2024

MEMORIAL GIOVANNI LOIACONI

Il primo incontro culturale in memoria del Prof. G. Loiaconi si tenne nel 1987; Giovanni, laureatosi a Milano alla fine degli Anni ’70, cominciò a frequentare la Clinica Odontoiatrica di via Commenda prima come specializzando in Odontoiatria e Protesi Dentaria, poi, come specialista frequentatore, indi Assistente Universitario, divenendo, infine, il più giovane Professore Associato (1982).

Proprio in quell’anno si ebbe il cambiamento epocale dell’Odontoiatria Italiana, perché l’istituzione del Corso di Laurea in Odontoiatria e Protesi Dentaria, introdusse ben nove insegnamenti di derivazione odontoiatrica con materie ben precise e strettamente attinenti di durata semestrale, annuale e biennale. Giovanni contribuì in modo determinante nelle scelte della commissione per la programmazione didattica ma, sospratutto, per l’individuazione dei docenti sia per la didattica frontale che per la parte tutoriale.
Il Professor Loiaconi è stato un appassionato ricercatore, un puntuale e valido docente, ma, soprattutto, un nostro carissimo amico dal carattere incomparabile; purtroppo in seguito ad una grave malattia ci ha prematuramente lasciato nel 1985, creando un vuoto incolmabile sia nella Sua grande Famiglia che nel nostro Corpo Docente.

Quest’anno avrebbe compiuto 80 anni e noi abbiamo pensato di ricordarlo con questo incontro culturale (Memorial), coinvolgendo nel programma esclusivamente amici, colleghi, Suoi allievi della Scuola di Specializzazione e del CLOPD.

Antonino Salvato, Franco Santoro

Che cos’è l’acufene?

Roberto Cornalba

L’acufene, noto anche come “tinnito“, è un disturbo a carico dell’orecchio che si manifesta con una percezione sonora per lo più a tonalità acuta, simile a un fischio, a un ronzio o a uno scampanellio, in assenza di rumori esterni.

Le cause all’origine di questo disturbo possono riguardare direttamente l’orecchio, oppure possono dipendere da fattori esterni all’orecchio.
Tra le varie cause si possono includere:

  • Malattie dell’orecchio (cerume, otiti, corpi estranei, ipoacusia, neurinoma acustico-vestibolare
  • Esposizione a suoni di elevato volume
  • Stress emotivo
  • Alcuni farmaci (acufene ototossico)
  • Problemi dell’articolazione temporomandibolare
  • Contratture muscolari
  • Problemi cardiovascolari
  • Conflitto neurovascolare
  • Danni neurologici

La diagnosi si basa sulla visita otorinolaringoiatrica comprensiva di esame audiometrico per capire le possibili cause ed escludere un problema otologico. In seguito, si potranno eseguire ulteriori accertamenti mirati a verificare la presenza di altre patologie. Non infrequentemente la causa può risiedere in disturbi e/o disfunzioni delle articolazioni temporo mandibolari, ATM,  spesso conseguenti a problemi legati alla mancanza di denti o alla presenza di protesi non più congrue.

In questi casi, una volta escluse con certezza possibili altre cause mediche, il trattamento può essere di competenza della Gnatologia e dello Gnatologo, specifica branca dell’Odontostomatologia , che si occupa di diagnosi e terapia delle patologie e  disfunzioni delle ATM.  In caso soffriate di acufene di cui non siete riusciti a risalire a cause di origine strettamente  medica ed otologica, una accurata visita dal Vs. Dentista di fiducia, può essere determinante per poter risolvere questa fastidiosa e nei casi più gravi invalidante patologia.

XXI Congresso Nazionale
Accademia Italiana Ortodonzia

Milano 7-9 marzo 2024
Olgiate Olona – tel. 351 730 2292

Ortodonzia 50 anni
Dai dispositivi rimovibili
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Vanni Giovanni
Ghedini Editore
info@libraioghedini.it – www.libraioghedini.it

L’Ortodonzia è una branca della Medicina sempre in evoluzione.
La ricerca, l’esperienza clinica e l’osservazione di ogni fattore etiologico della malocclusione ampliano la conoscenza di questa imperfezione. L’Autore, oltre che descrivere mirabilmente numerose metodiche, ha saputo porre l’accento su questo concetto, a mio avviso, indispensabile per il la riuscita del trattamento ortodontico.
L’organismo comunica con sé stesso attraverso tutti gli organi, distretti e apparati, quindi ogni suo elemento riceve e invia segnali, il che lo rende un tutto unico.
Ecco quindi la necessità di un inquadramento diagnostico e terapeutico olistico e talvolta multidisciplinare: per questo, oggi più di ieri il medico volge la sua attenzione all’equilibrio globale del corpo.
Tempo addietro, per molti operatori il trattamento ortodontico era deputato alla correzione della malocclusione, soprattutto nell’intento di creare nel soggetto una corretta estetica, partendo da una norma ideale piuttosto che individuale.
Grazie ad alcuni studiosi, si è giunti alla concezione dell’interdipendenza tra occlusione e il resto dell’organismo.
Da qui la necessità di considerare come la diagnosi non possa risultare attendibile se non è conosciuto il fattore etiologico dei disordini dell’occlusione. Si è cercato quindi di dirigere l’osservazione soprattutto sulla funzione dell’apparato stomatognatico, integrandovi quindi la postura del soggetto, la deambulazione, respirazione e così via; ed è soprattutto qui che Nicola Lambini ha accentrato l’osservazione nella stesura di questo suo mirabile lavoro, e prendendo in considerazione molte Scuole e Filosofie ha dato vita a questo libro che considero un vero trattato in cui vediamo incluse, sia la parte tecnica che la parte clinica.
Un connubio quindi di Clinica, Biomeccanica e diciamo anche di artigianato, visto che per alcuni apparecchi è richiesta anche la parte artistica dell’operatore, ma la cosa che più meraviglia è la capacità con cui questo Autore riesce a comunicare nozioni di non facile comprensione con semplicità e sintesi, cosa che difficilmente ho potuto notare in testi e pubblicazioni anche di celebrati didatti.
La completezza dell’opera, proposta con stile semplice, coinvolgente e sicuramente accessibile a tutti, è una delle tante caratteristiche che va sottolineata e che denota la versatilità e l’apertura dell’Autore verso metodiche e ideologie di diverse Scuole.
La professione non s’impara solo dai libri ma questi contribuiscono a formare l’operatore e talvolta ad aprirgli la mente. Alcune Scuole che si ritengono depositarie della scienza ortodontica hanno contribuito a creare in molti operatori la ritrosia guardare oltre: ritengo che con questo libro Nicola Lambini abbia finalmente esteso le conoscenze e integrato alle varie metodiche alcuni elementi diagnostici e terapeutici, un tempo non sempre sufficientemente osservati.
Qualcuno ha inteso definire l’Ortodonzia un’arte: un individuo non nasce artista, per questo occorre che abbia una guida, altrimenti resterà artista solo allo stato potenziale.
Un operatore che possegga il lato artistico della professione dovrà avere avuto la fortuna di incontrare un buon maestro capace di trasmettere la scienza e possibilmente anche qualcosa di suo, vale a dire, un’esperienza vissuta, ed è con quest’opera che l’Autore ha saputo trasmettere il suo entusiasmo e la serietà che impone il lavoro di ogni ortodontista, inteso a risolvere i problemi dell’occlusione, non tanto per finalità estetiche, quanto per la corretta funzione dell’apparato stomatognatico e dei vari distretti ad esso connessi.
Raccomandare la lettura di questo libro potrebbe apparire pleonastico, tanto evidente è il suo valore, voglio comunque sperare che questo susciti il successo che merita e che stimoli i giovani ad arricchirsi, approfondendo la conoscenza e impadronendosi di concetti di non facile apprendimento e finora non del tutto conosciuti.
Ho assistito ad alcune esibizioni di Nicola Lambini artista, quindi, nessuna meraviglia per la sua capacità di creare un’opera così entusiasmante e gli sono grato per avermi dato l’opportunità di curarne la prefazione.

Giovanni Vanni

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