Il 2019 è un anno speciale per UNIDI, che compie 50 anni, ma anche per Expodental, che è nata insieme all’associazione come espressione dell’eccellenza italiana in ambito dentale.

Complice questo importante anniversario, Expodental Meeting 2019 è il momento adatto per tirare le fila di un discorso sul settore dentale che va oltre la fiera in sé e l’associazione che se ne fa promotrice.

Partiamo proprio dalla fiera, pronta ad aprire i battenti dal 16 al 18 maggio: le aspettative per questa edizione sono molto alte, visto l’andamento degli ultimi tre anni.

Dal momento dello spostamento a Rimini del format di Expodental, la ripresa dell’evento è stata velocissima e tangibile, sia in termini di visitatori che in termini di aziende espositrici: mediamente, la crescita nei tre anni è stata rispettivamente del 17% per i professionisti che hanno visitato i padiglioni e frequentato i corsi, e del 20% per le imprese che hanno deciso di esporre.

Da sottolineare anche il dato dell’internazionalizzazione: i visitatori stranieri sono cresciuti del 31% nel 2017 rispetto al 2016, e nel 2018 abbiamo rilevato un aumento esponenziale dei visitatori stranieri “autonomi”, esclusi quindi i buyers che fanno parte del progetto di incoming che UNIDI porta avanti con la collaborazione e il contributo attivo di ICE.

Contestualmente alla fiera, a crescere è stata anche l’associazione, che dal 2016 ha rinnovato il suo Consiglio Direttivo aprendo un nuovo capitolo della storia di UNIDI.

Il che non significa rinnegare quanto fatto in precedenza, anzi: il principio è stato quello di una sostanziale continuità con le idee e le iniziative precedenti, con l’intento di calarle nel presente sfruttando i cambiamenti che interessano il settore come un’opportunità.

Prendiamo ad esempio il ruolo di rappresentatività e di supporto per le aziende italiane, che con l’avvento del nuovo Regolamento Europeo sui Dispositivi Medici ha significato la messa in campo di una serie di iniziative ben strutturate sia di tutela degli interessi dell’industria presso gli enti di riferimento, sia di supporto pratico come l’organizzazione di corsi ad hoc.

Per non parlare delle sempre più intense attività a supporto dell’internazionalizzazione e delle iniziative per promuovere il made in Italy nel mondo, che ha visto ad esempio una presenza molto rilevante a Colonia.

In questi anni il nostro settore sta vivendo dei cambiamenti epocali, che stanno rivoluzionando il modo di lavorare di tutti. Senza entrare nel merito dei tecnicismi del digital workflow (per quello, ci sono i molti esperti che interverranno nella sala EXPO3D dal 16 al 18 maggio e durante i relativi tavoli tecnici), questa rivoluzione sta trasformando i ruoli e le relazioni: aziende, dentisti e odontotecnici sono portati ad interagire e collaborare tra loro molto più di prima.

In questo scenario, a emergere è chi capisce che la cosiddetta coopetition apre un mondo di possibilità. Per le aziende quindi, ma anche per i professionisti, si tratta di fare sistema e cambiare prospettiva, guardando tanto al cliente quanto al concorrente come ad un potenziale partner che può farci crescere.

Questa la forma mentis necessaria, ma per tradurre in realtà queste teorie bisogna investire in formazione, per essere preparati e acquisire il know how pratico, e in comunicazione, per essere in grado di valorizzarlo e farlo conoscere.

In generale, la formazione è sempre più importante, sia per le aziende che per i professionisti. E la forza di un’associazione come UNIDI e della sua manifestazione di riferimento consiste proprio nel poter dare un contributo al settore in questo senso.

Da qui, lo sviluppo negli ultimi tre anni di un programma scientifico Expodental completo, capace di intercettare le esigenze dei professionisti e di proporre un’offerta variegata di argomenti, che vanno dal clinico (sono una quindicina i corsi ECM di questa edizione 2019, suddivisi secondo le principali specializzazioni odontoiatriche) al culturale (marketing, comunicazione e gestione dello studio); senza dimenticare giornate dedicate all’andamento del mercato e alle novità in ambito normativo.

Un’attenzione speciale viene data alla formazione in campo digitale con il programma scientifico e di tavoli clinici del già citato EXPO3D; ma anche alla figura dell’odontotecnico, una professione che proprio con l’avvento del digitale sta diventando sempre più importante e sta subendo grossi cambiamenti: per questo, UNIDI ha deciso di incrementare gli eventi scientifici rivolti all’odontotecnico e di facilitare il suo percorso in fiera usando il logo TECNODENTAL per tutte le iniziative dedicate.

Mettere in evidenza la centralità dell’odontotecnica ad Expodental serve anzitutto a sfatare il mito che la kermesse riminese sia “la fiera per gli odontoiatri”: già nelle edizioni scorse la presenza degli odontotecnici ha avuto un’impennata notevole, andando quasi ad eguagliare il numero di medici.

Ma soprattutto, gli ultimi sviluppi tecnologici rendono obsoleta la netta divisione tra odontoiatra e odontotecnico: le due figure sono sempre più complementari e legate fra loro, e non può esserci una fiera odontoiatrica che non sia altrettanto d’interesse per l’odontotecnico.

Expodental Meeting si conferma quindi come specchio vivente di un settore in fermento, appuntamento immancabile per comprendere e verificare le tendenze del settore, prevedendone le evoluzioni.

dati expodental

confronto 2016-2018

+17%

aumento dei visitatori

+20%

aumento espositori

+30%

aumento visitatori stranieri