Non solo denti ma anche passione

Il dottor Speroni (al centro) con il campione Vincenzo Nibali (a destra).
Il dottor Speroni (al centro) con il campione Vincenzo Nibali (a destra).

“Non tutti i mali vengono per nuocere”, lo possiamo proprio dire!

Se vogliamo cogliere il significato etimologico del detto, alcune volte, davanti a delle difficoltà, si trovano soluzioni che si rivelano valide, trasformando così un problema in un’opportunità. Inoltre, nelle situazioni negative c’è spesso un risvolto positivo.

È quello che è accaduto negli anni alla mia “carriera” sportiva. Per tutta la vita ho inseguito la passione per il calcio, tramandatami da mio padre, ex calciatore e grandissimo appassionato di questo sport.

Sin dall’età scolare, intorno ai sei anni, ho iniziato a muovere i primi passi giocando le mie prime partite tesserato per una società, sino ad arrivare al periodo universitario in cui la mia carriera era da considerarsi ricca di soddisfazioni, rasentando il semi-professionismo.

Quando tutto sembrava proseguire per il meglio, anche dal punto di vista dello studio – infatti la laurea in odontoiatria stava per essere conseguita -, un brutto infortunio fisico troncò brutalmente la mia carriera calcistica.

Ebbene, dopo l’intervento di ernia al disco e una sequela post-operatoria difficile, il neurochirurgo mi disse di iniziare il mio periodo di rieducazione con una bicicletta.

Il dottor Speroni in assistenza durante la gara alla maglia ciclamino per un sanguinamento al labbro.
Il dottor Speroni in assistenza durante la gara alla maglia ciclamino per un sanguinamento al labbro.

Il tutto mi sembrava strano in quanto non pensavo ad altro che al calcio, ma da quel momento sbocciò un nuovo amore, una nuova passione che riuscì a placare il dispiacere per la perdita del mio primo amore sportivo.

Nuovo amore che tuttora pratico a livello amatoriale con immenso piacere e che, non nascondo, mi ha aperto un’altra porta che collega direttamente la mia passione alla mia professione, che amo dal primo giorno del mio percorso universitario.

Circa sei anni fa, infatti, un incontro con l’amico Paolo Bellino, amministratore delegato di RCS sport, fece sbocciare l’idea di proporre la presenza di un dentista al seguito del Giro d’Italia, la manifestazione rosa che tanto appassiona gli amanti di questa disciplina.

Immediatamente l’idea venne condivisa con il direttore del Giro d’Italia, Mauro Vegni, che mi affidò alle cure del glorioso professor Tredici, chief medical officier (CMO) della corsa rosa.

Tanto per capirci stiamo parlando di un personaggio che ha dato tantissimo alle manifestazioni ciclistiche, partendo da un palmares di tutto rispetto che lo condusse già alla ribalta nel lontano 1984, quando fu il responsabile medico che portò al trionfo Francesco Moser con il record dell’ora a Città del Messico, infrangendo il muro dei 50 Km in un’ora.

Il punto fu quello di capire come poter offrire supporto dal punto di vista delle cure odontoiatriche, non avendo a disposizione una clinica mobile (poltrona mobile itinerante).

Da lì nacque l’idea di creare una rete mirabile di professionisti odontoiatri che mettessero a disposizione i loro studi odontoiatrici nella città di arrivo di ciascuna tappa della corsa rosa, e in questo modo il progetto emergenze odontoiatriche prese il volo.

Il dottor Speroni presso uno studio partner durante il Giro d’Italia 2021.
Il dottor Speroni presso uno studio partner durante il Giro d’Italia 2021.

Da cinque anni ormai il progetto prosegue con orgoglio, attestati di stima arrivano ai piani alti dell’organizzazione, infatti, è anche capitato in passato, curando atleti francesi, che gli stessi ammettessero che un servizio del genere non lo possiede neanche il Tour de France.

Quali sono state le mie preoccupazioni sin dall’inizio? Soprattutto quella di non entrare in crisi o essere di troppo in un’organizzazione medica così professionalmente organizzata dal professor Tredici da circa 40 anni.

Per ogni tappa sono dislocate in corsa, al seguito dei corridori, 6 ambulanze, due macchine mediche e in alcuni casi due motociclette, oltre al soccorso alpino nelle tappe in montagna; in totale un gruppo di circa 11 medici, 13 paramedici e 2 autisti.

Un’organizzazione così perfetta in grado di risolvere sempre nel migliore dei modi qualsiasi tipo di problema, inerente cadute e infortuni che possono accadere durante le tre settimane della manifestazione sportiva.

Il dottor Speroni in assistenza al campione del mondo Evenepol.
Il dottor Speroni in assistenza al campione del mondo Evenepol.

Penso che la domanda di tutti sia: a cosa può servire un odontoiatra al giro?

Il primo giorno della mia comparsa al Giro, cinque anni fa, mi ricordo ancora quando, alla partenza da Bologna alla prima tappa, arrivai in città per conoscere tutti i miei nuovi colleghi, con tutte le titubanze appena descritte, ma mentre ero ancora sull’ascensore per raggiungere la mia stanza, il professor Tredici mi disse: “C’è un’urgenza per te”.

La mia risposta fu: “Professore, mi stai prendendo in giro? La corsa non è ancora cominciata!”.

Invece un corridore di una squadra francese si presentò per farsi curare una manifestazione ascessuale che gli dava fastidio da qualche giorno. Dunque, lo portai a Bologna nello studio dentistico partner di quel giorno e risolsi il problema.

Da quel momento, tutto è andato meravigliosamente fino ad oggi, e siamo arrivati al quinto anno, con mediamente 8/10 interventi odontoiatrici per anno al Giro d’Italia, prestazioni in linea statistica con gli altri interventi effettuati da ortopedici, rianimatori e altri medici al seguito.

Per quanto riguarda i ringraziamenti, sicuramente un grazie particolare alle mie assistenti di studio che mal sopportano questa mia assenza per tre settimane, non sapendo come spiegarlo ai pazienti, i quali poi sorridendo, ne capiscono l’esigenza e sono sempre incuriositi.

Al magnifico rettore dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, il professor Enrico Gherlone, che mi concede questi giorni di “libertà’” essendo la Clinica odontoiatrica dell’Ospedale San Raffaele il centro in cui svolgo parte della mia attività e della quale lui ne è il direttore.

Dunque, a qualcosa serve anche il dentista al Giro d’Italia!

E ricordiamoci sempre che non tutti i mali vengono per nuocere…