Diagnosi
Studio
Trattamento
Controllo
Il caso presentato riguarda un paziente maschio di 57 anni che giunge in visita presso il Dipartimento di Odontoiatria IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano poiché dall’ortopantomografia si rileva la presenza di una neoformazione osteolitica a livello della mandibola. Pertanto, si decide di intraprendere una terapia chirurgica volta in prima istanza a curare il paziente e successivamente a riabilitarlo.
Procedure chirurgiche
Viste le carasteristiche radiografiche benigne alla tomografia computerizzata, si decide di eseguire una enucleazione della cisti e contestuale avulsione dell’elemento 4.6.
Dall’esame istologico la diagnosi risulta essere cisti odontogena radicolare, quindi a 3 mesi dalla escissione si è proceduto con una riabilitazione implantoprotesica con posizionamento di fixture implantare (CSR, Sweden & Martina, Padova, Italy) di dimensioni 4.2 x 13 mm.
A 3 mesi dall’inserimento dell’impianto, constatata la corretta osteointegrazione radiografica della fixture, si è riaperto il sito chirurgico per procedere alla protesizzazione provvisoria con corona in resina composita avvitata.
A 6 mesi si è sostituita la corona provvisoria dell’elemento 4.6 con una corona definitiva in metallo-ceramica feldspatica cementata.
I risultati a 2 anni di follow-up hanno mostrato l’ottima condizione dei tessuti molli peri-implantari.
L’esame radiologico finale rileva il mantenimento dell’osso marginale attorno alla fixture implantare con assenza di riassorbimento osseo.
I risultati sono in linea con quanto già presente in letteratura in merito alla sistematica implantare utlizzata: connessione a doppia conometria (assenza di permeabilità batterica) ed allo stesso tempo macro e micromorfologia favorevole anche in situazioni ossee non ottimali, come una guarigione del processo alveolare dopo la rimozione della cisti.
