Gengivectomia pre-protesica in area estetica con impiego di laser a diodo

Pre-prosthetic gingivectomy in aesthetic area with diode laser

Fig. 3 Attivazione della fibra ottica da 300 micron.
Fig. 3 Attivazione della fibra ottica da 300 micron.
Scopo del lavoro:

L’obiettivo di questo caso è descrivere la procedura dell’intervento di gengivectomia pre-protesica in area estetica mediante l’uso di laser a diodo ed evidenziare i vantaggi di questa tecnica in alternativa alla tecnica chirurgica tradizionale.

Materiali e metodi:

Un paziente maschio di 66 anni, non fumatore, in buone condizioni di salute generale e anche di igiene dentale, si presenta in prima visita presso il Dipartimento di Odontoiatria dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano per eseguire una riabilitazione estetico-funzionale protesica del settore frontale inferiore, da elemento 3.2 a 4.2. È stato necessario eseguire una gengivectomia estetica correttiva della disarmonia gengivale riscontrando all’esame obiettivo un margine coronale alla CEJ, ottenendo così un armonico allineamento delle parabole e una riduzione del solco gengivale. In questo specifico caso l’intervento è stato eseguito contestualmente alla provvisorizzazione degli elementi dentali in questione, che sono stati sostituiti da corone definitive in zirconia dopo 3 mesi.

Conclusioni:

Grazie all’impiego del laser a diodo è stato possibile controllare in maniera ottimale l’emostasi durante l’intervento e permettere la riepitelizzazione del tessuto con una rapida guarigione e un miglior controllo del dolore post-operatorio. I vantaggi clinici ottenuti coadiuvati ai benefici tecnico-professionali dell’operatore rendono la tecnica laser assistita il gold standard per la chirurgia gengivale estetica in odontoiatria.

La tecnologia laser ha conosciuto largo utilizzo nel campo medico. In odontoiatria il laser viene utilizzato secondo diverse modalità a seconda dei protocolli da effettuare. Nell’operatività legata alla chirurgia del tessuto molle, viene utilizzato laser a diodo, che sfrutta la selettività con la molecola di emoglobina, per effettuare operazioni con taglio esangue sfruttando allo stesso tempo il potere biostimolante della luce laser.

I vantaggi riportati d’allutilizzo della tecnologia laser sono: riduzione dei traumi ai tessuti, capacità selettiva di taglio, sterilizzazione della zona oggetto di trattamento, riduzione dei tempi di lavoro, limitato sanguinamento gengivale grazie alla coagulazione dei vasi sanguigni e riduzione del dolore intra e post-operatorio.

Tramite la presentazione di un singolo caso clinico, tale lavoro ha l’obiettivo di mostrare l’applicabilità del laser a diodo in un intervento di gengivectomia in area estetica.

L’indicazione alla gengivectomia deriva dalla presenza di una disarmonia gengivale con margine gengivale coronale alla CEJ.

La quantità e qualità dei tessuti molli sovracrestali presenti prima dell’intervento garantisce, dopo l’intervento, una misura adeguata di gengiva cheratinizzata.

La procedura chirurgica consente un miglioramento dell’armonia gengivale e un allineamento delle parabole gengivali. L’utilizzo sapiente delle caratteristiche e dei parametri che regolano l’emissione della luce ha permesso al laser di divenire sempre più il gold standard per molte terapie.

Fig. 1 Caso clinico iniziale, visione occlusale.
Fig. 1 Caso clinico iniziale, visione occlusale.

L’emissione è nell’ambito dell’infrarosso e ha una lunghezza d’onda di 810 o 980 nm, e le potenze utilizzate in odontoiatria vanno da 0,1 a 2/3 Watt, specifiche per i tessuti molli. Il suo utilizzo in casi di gengivectomia permette una rapida guarigione dei tessuti e un migliore controllo del dolore post-operatorio e quindi maggiore comfort per il paziente.

Il laser trova ampia applicazione in numerosi trattamenti odontoiatrici e permette di affrontare e trattare con efficacia varie patologie del cavo orale con sedute più brevi e non stressanti per il paziente.

Caso clinico

Presso il Dipartimento di Odontoiatria dell’IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano si presenta un paziente per eseguire una riabilitazione estetico-funzionale protesica del settore frontale inferiore, da elemento 3.2 a 4.2.

Fig. 2 Caso clinico iniziale.
Fig. 2 Caso clinico iniziale.

È stata eseguita una gengivectomia dopo aver riscontrando all’esame obiettivo una disarmonia gengivale, ottenendo così un armonico allineamento delle parabole.

In questo specifico caso l’intervento è stato eseguito contestualmente alla fase provvisoria.

Fig. 3 Attivazione della fibra ottica da 300 micron.
Fig. 3 Attivazione della fibra ottica da 300 micron.

Dopo aver eseguito un’anestesia locale senza vasocostrittore e aver attivato il laser a diodo 980 nm con fibra di 320 nm a 2 Watt di potenza di modalità continua, si procede con la gengivectomia.

L’intervento viene eseguito attivando la fibra ottica del laser che viene posizionata tangente alla mucosa cheratinizzata in eccesso da rimuovere, pulendo spesso l’estremità della fibra ottica da residui gengivali durante le fasi di lavorazione, così da ottimizzare la capacità di taglio del laser.

Fig. 4 Gengivectomia laser assistita.
Fig. 4 Gengivectomia laser assistita.

Successivamente alla chirurgia resettiva laser del tessuto gengivale, viene posizionato il provvisorio estetico da 3.2 a 4.2.

La fase di protesizzazione definitiva avviene a tre mesi dalla provvisorizzazione e il manufatto definitivo verrà realizzato con materiale estetico: la zirconia.

Fig. 5 Preparazione dentale post gengivectomia.
Fig. 5 Preparazione dentale post gengivectomia.
Fig. 6 Guarigione a 7 giorni.
Fig. 6 Guarigione a 7 giorni.
Fig. 7 Fase provvisoria, guarigione a 7 giorni.
Fig. 7 Fase provvisoria, guarigione a 7 giorni.

DISCUSSIONE

I vantaggi riportati dall’utilizzo della tecnologia laser sono molteplici, tra cui: riduzione del trauma ai tessuti, capacità selettiva di taglio, sterilizzazione della zona oggetto di trattamento, riduzione dei tempi di lavoro, limitato sanguinamento gengivale grazie alla coagulazione dei vasi sanguigni e riduzione del dolore intra e post-operatorio.

Nei trattamenti estetici soprattutto nel mascellare dove la posizione del margine gengivale è fondamentale per un sorriso ideale, il laser trova un ottimo utilizzo con risultati più predicibili.

Le ferite dovute al laser hanno un grado minimo di contrazione che permette una migliore funzione post-operatoria, in particolare modo ai tessuti dinamici.

La tecnica laser assistita inoltre offre un ottimo approccio psicologico con il paziente che permette una miglior compliance.

Il laser a diodo può essere utilizzato in vari trattamenti del cavo orale, prevalentemente nell’ambito dei tessuti molli: gengivectomie, frenulectomie, trattamento resettivo estetico-gengivale.

Il laser a diodo mostra ottime capacità di taglio e coagulo, facilitando l’emostasi immediata.

La guarigione è più rapida rispetto alle tecniche tradizionali e il potenziale di infezione è ridotto.

CONCLUSIONI

I vantaggi clinici ottenuti coadiuvati ai benefici tecnico-professionali dell’operatore rendono la tecnica laser assistita il gold standard per la chirurgia gengivale in odontoiatria.

L’impiego del laser a diodo per interventi di gengivectomia risulta essere ad oggi l’opzione di elezione nella scelta clinica nelle modalità di intervento.

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  13. F. Cattoni, G. Gastaldi, B. Rebba. Applicabilità del laser a diodi in protesi: impieghi clinici
Materials and methods:

A 66-year-old male patient, non-smoker, in good general health and good dental hygiene, presented for a first visit to the Department of Dentistry of the IRCCS San Raffaele Hospital in Milan to perform an aesthetic-functional prosthetic rehabilitation of the lower frontal area, from element 3.2 to 4.2. It was necessary to perform an aesthetic corrective gingivectomy of the gingival disharmony by finding on the objective examination a coronal margin at the CEJ, thus obtaining a harmonious alignment of the parabolas and a reduction of the gingival sulcus. In this specific case, the operation was carried out at the same time as the provisioning of the dental elements in question, which were replaced by definitive zirconia crowns after 3 months.

Aim of the work:

The aim of this case is to describe the procedure of pre-prosthetic gingivectomy in the aesthetic area using diode lasers and to highlight the advantages of this technique as an alternative to the traditional surgical technique.

Conclusion:

Thanks to the use of the diode laser, it was possible to optimally control haemostasis during surgery and allow re-epithelialisation of the tissue with rapid healing and better post-operative pain control. The clinical advantages obtained coupled with the operator’s technical and professional benefits make the laser-assisted technique the gold standard for aesthetic gingival surgery in dentistry.