La nuova generazione di riuniti sarà sempre connessa

2016 Finlandia, inverno.

Siamo alle prese con un ingegnere clinico che gestisce il parco macchine di un’importante clinica odontoiatrica che offre servizi multi-specialistici in mezza Finlandia. Il nostro interlocutore ci parla della sua necessità di garantire la continuità di servizio di tutte le poltrone dentistiche sparse per il paese e ci appare visibilmente provato: l’elettronica dei riuniti talvolta sembra avere moti imperscrutabili che lo costringono a lunghe corse attraverso interminabili foreste di betulle, con l’incubo di un fermo macchina ed una sala d’attesa piena di pazienti impazienti.

Il sogno (e il bisogno) del nostro amico era quello di avere tutti i dispositivi medici sotto controllo e a portata di tablet o laptop: un click per poter accedere alla poltrona come se fosse ad un metro di distanza anche se questa in realtà si trova all’altezza del circolo polare artico.

Stesso anno, in una zona artigianale del nord est italiano, un giovane imprenditore ci mostra tutto orgoglioso il suo nuovo software: una sorta di assistente digitale che controlla il funzionamento di tutte le sue macchine utensili, una per una, e gli fornisce una selezione accurata di preziose informazioni. Il suo orgoglio nasce dal fatto che ora lui può permettersi di gestire al meglio i carichi di lavoro della sua officina e più in generale può prendersi cura dell’efficienza della sua attività economica.

Questi incontri capitavano mentre un’azienda del settore dentale, per cui lavoro, investiva mezzi e risorse per sviluppare una nuova generazione di riuniti, destinati a supportare la professione odontoiatrica nel decennio che ci apprestiamo ad affrontare e che sarà inevitabilmente il decennio della rivoluzione digitale e in particolare dell’internet delle cose, alias IoT.

Ci apprestiamo cioè a vivere un’epoca in cui gli oggetti (le “cose”) acquisiscono intelligenza e diventano capaci di comunicare dati su sé stessi e accedere ad informazioni da parte di altri; è il web (“internet”) la piattaforma che funge da abilitatore, permettendo lo scambio dei dati e, dunque, delle informazioni tra un oggetto smart e un sistema di gestione smart.

Quindi ci siamo chiesti: se i nostri clienti lavoreranno in un mondo in cui la sveglia suona prima in caso di traffico, le scarpe da ginnastica trasmettono tempi, velocità e distanza, le confezioni delle medicine avvisano che è ora di prendere il farmaco e persino il frigorifero avvisa che il latte ancora all’interno è scaduto, vorranno pure che la poltrona odontoiatrica non sia totalmente muta e sia in grado di rendersi riconoscibile e raccontare di sé qualcosa di interessante, o meglio, di utile.

Ci siamo mossi quindi nella direzione di mettere intelligenza nel riunito e renderlo in grado di comunicare per due fondamentali finalità. Innanzitutto per promuovere un servizio di assistenza tecnica da remoto: una rivoluzione nell’ambito del service finalizzata a ridurre gli interventi sul campo e velocizzare quindi la risoluzione dei problemi.

In secondo luogo per dare vita ad un assistente virtuale che monitora le prestazioni dei dispositivi medici per ottimizzare il workflow dello studio odontoiatrico e migliorarne l’efficienza. Portati a termine i progetti che ci eravamo prefissati, in questi mesi abbiamo lanciato su tutti i mercati i nuovi riuniti che rappresentano la combinazione migliore tra affidabilità, ergonomia e prestazioni, ma soprattutto con un contenuto innovativo di sicuro valore: la connettività al web che fa del riunito un oggetto smart.

Abbiamo quindi sviluppato un servizio cloud-based a disposizione dei centri di assistenza tecnica: il tecnico di Milano, con qualunque personal computer o tablet, può connettersi, ovunque si trovi, al riunito di nuova generazione installato a Como e dalla sua postazione può fare molto:

  • può riconoscere il riunito e la sua configurazione;
  • può fare diagnosi, analizzando il traffico dati delle schede elettroniche e le eventuali anomalie;
  • può eseguire operazioni di aggiornamento del firmware; 
  • può suggerire azioni necessarie per superare l’eventuale emergenza tecnica e può pianificare l’intervento sul posto conoscendo già problema e soluzione.
  • In pratica il tecnico dispone di uno strumento che gli permette di controllare via web il riunito in tempo reale e senza necessità di spostamenti.

I riuniti “smart” di nuova generazione hanno poi qualcosa da dire non solo a chi fa manutenzione ma anche e soprattutto a chi li usa e li gestisce.

Tramite un portale web, cui si può accedere tramite qualunque dispositivo (PC, laptop o tablet), ciascun riunito può raccontare tutto di sé:

  • quando è stato acceso;
  • quanto tempo ha lavorato la lampada;
  • quali strumenti sono stati usati e in che modalità;
  • quali e quanti cicli di igiene sono stati effettuati oltre che riprodurre tutorial che ne spieghino il corretto utilizzo.

Trattandosi di un servizio web-based, il portale sarà sempre aggiornato (non ci sono software da installare) e i dati e parametri di funzionamento stanno al sicuro sulla nuvola e riservati esclusivamente agli utenti autorizzati.

A questi dati si può accedere tramite diversi profili: ad esempio l’amministratore della clinica potrà visionare i dati di tutte le macchine, mentre il capo reparto potrà esaminare esclusivamente i riuniti di propria competenza. Tutte queste informazioni aiuteranno l’amministratore a monitorare il carico di lavoro reale di tutto il parco macchine della clinica, dando la possibilità di gestirne al meglio l’utilizzo, di effettuare quindi gli acquisti effettivamente necessari per l’attività e di avere dispositivi sempre efficienti e correttamente utilizzati.

In sostanza nel riunito di nuova generazione abbiamo fatto entrare internet delle cose ed abbiamo prodotto nuovi servizi digitali che saranno sempre più indispensabili per rendere efficiente l’attività professionale, e garantire alla poltrona una vita lunga e serena.

E non ne saranno felici soltanto i nostri clienti in Finlandia!