Lo scorso 25 maggio, in occasione dello Spring Meeting SIOI a Sesto Fiorentino, è stato presentato il volume “L’Ortodonzia Pediatrica o delle prime due dentature con poco… tanto”, l’ultimo nato in casa Ariesdue.

Gli autori sono Roberto Ferro (direttore della UOC di Odontostomatologia dell’Azienda USL 6 Euganea, nonché past president SIOI), Giuseppe Marzo (direttore della scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia dell’Università dell’Aquila, anch’egli past president SIOI) e Vincenzo Quinzi (professore a contratto presso la scuola di Specializzazione in Ortognatodonzia dell’Università dell’Aquila), i quali hanno saputo esprimere le rispettive esperienze e abilità per mostrare quali alti risultati è possibile raggiungere quando odontoiatra infantile e ortodontista intrecciano le proprie capacità e competenze in una collaborazione efficace.

Ed efficace è stata anche la presentazione del volume da parte del presidente SIOI, Luigi Paglia, e degli stessi autori, che, dopo essere stati protagonisti delle relazioni scientifiche, hanno cercato di sintetizzare i concetti che sottendono la loro visione di ortodonzia pediatrica, ma anche i momenti che hanno scandito le fasi di questo lavoro a sei mani.

Come sottolineato dal professor Damaso Caprioglio nella presentazione del volume, la scelta del titolo non è causale ed è il segno tangibile di una nuova branca, l’ortodonzia pediatrica, che si sta sempre più affermando nell’ambito dell’ortognatodonzia.

Il risultato è un volume corposo di oltre 340 pagine arricchite da una iconografia imponente, che ha subito riscosso il consenso del folto pubblico presente a Sesto Fiorentino, presso il Centro formazione Leone che ha ospitato l’evento.

LE OPINIONI

Questo libro nasce da una visione unitaria dell’odontoiatria pediatrica tesa a promuovere la salute orale piuttosto che a curare i danni di stili di vita non adeguati.

Damaso Caprioglio

Luigi Paglia

Luigi Paglia
Presidente SIOI

In questo testo il processo di formazione parte dalla casistica clinica per giungere, attraverso la dottrina, alle soluzioni più efficaci e spiegare come rendere efficienti i trattamenti, ovvero stabilire il timing, selezionare il tipo di apparecchio da applicare, prevedere il risultato, definire i costi e comprendere quale sostenibilità è possibile dare, anche in senso più generale e sociale, a un processo di proposizione terapeutica.

Da tempo l’efficienza del trattamento in odontoiatria infantile è un tema importante, ma doveva acquisire una sostanza e una testimonianza reale sul campo che in questo testo hanno trovato la giusta espressione.

Giuseppe Marzo

Giuseppe Marzo
Direttore Scuola di specializzazione in Ortognatodonzia dell’Università dell’Aquila

L’ortodonzia mi ha sempre affascinato perché mi piace definirla la disciplina del cambiamento, è la branca dell’odontoiatria in cui, invece di ripristinare una situazione orale, si va a cambiare, per rendere migliore almeno dal punto di vista ortodontico, la condizione di partenza.

Il mio maestro, il professor Gallusi, che considero il padre dell’odontoiatria infantile italiana, mi ha trasmesso il significato di lavorare con i bambini, tanto che da sempre oltre il 90% dei miei pazienti sono nell’età evolutiva. Mi piace ricordare che per molti anni mi sono spesso confrontato con chi sosteneva che i trattamenti ortodontici nei bambini fossero destinati alla recidiva, considerandoli overtreatment.

Oggi questi concetti, che come autori condividiamo da tanti anni, si sono concretizzati in un libro che sintetizza le nostre diverse realtà, l’esperienza clinica, la pratica ospedaliera e la competenza universitaria, in cui tutte le opportunità e mentalità che ne scaturiscono sono unite dall’onestà intellettuale.

roberto Ferro

Roberto Ferro
Direttore UOC di Odontostomatologia dell’Azienda USL 6 Euganea

L’ultimo testo sull’ortodonzia intercettiva, risalente a una ventina di anni fa, è del professor Caprioglio, il quale ha saputo cogliere il messaggio che abbiamo cercato di portare in questo nostro nuovo libro.

Prima di tutto ha rilevato la novità del temine ortodonzia pediatrica e poi l’approccio alla materia, che vede una prima parte volta a introdurre i concetti di base che sottendono la successiva seconda parte, in cui viene spiegato come diagnosticare precocemente una malocclusione, che cosa si verifica negli anni e come avviene la crescita, per poi descrivere cosa sono e come si trattano le varie entità, e non classi, quali il morso aperto, il morso crociato, quello inverso e le abitudini orali.

Abbiamo poi deciso di puntare sull’iconografia perché in questa materia più che mai le immagini permettono di chiarire concetti che non sempre le formule lessicali riescono a circoscrivere.

Vincenzo Quinzi

Vincenzo Quinzi
Professore a contratto Università dell’Aquila

Ciò che più mi affascina dell’ortodonzia è la possibilità di seguire a 360 gradi la salute orale del bambino, vederlo crescere e aiutarlo a diventare un adulto consapevole dell’importanza della salute della propria bocca.

E in effetti, l’esame obiettivo nei bambini sin da primi anni di vita è fondamentale per una diagnosi precoce di malocclusioni dentoscheletriche che in molti casi si palesano già a tre o quattro anni.

In sintesi, in questo libro viene sottolineato che è più semplice correggere una malocclusione in un bambino grazie al grande potenziale offerto dalla crescita dentoscheletrica e, soprattutto, perché spesso è possibile realizzare trattamenti efficaci in tempi più brevi.

E questo si traduce in due principali vantaggi: prima di tutto la collaborazione dei bambini, fondamentale per la riuscita del trattamento, e poi il minor dispendio per la famiglia.