Indagine epidemiologica nazionale sulle condizioni di salute orale nei bambini di 4 e 12 anni in Italia 2017

    Dati preliminari sulla prevalenza della patologia cariosa


    Centro di Collaborazione OMS per l’Epidemiologia e l’Odontoiatria di Comunità, Università degli Studi di Milano.

    In tutto il mondo occidentale, negli ultimi 30 anni, vi è stato un grande miglioramento della salute orale in età pediatrica grazie all’educazione sanitaria promossa dalla medicina di comunità, dai mass-media e grazie anche all’applicazione di protocolli preventivi evidence-based.

    Ancora oggi però la carie rimane una patologia a elevata diffusione all’interno della popolazione generale, ma soprattutto all’interno di gruppi di popolazione più “deboli” sotto il profilo socio-economico (1, 2).

    Al fine di monitorare l’andamento epidemiologico delle condizioni orali della popolazione pediatrica italiana, il Centro di Collaborazione per l’Epidemiologia e l’Odontoiatria di Comunità dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) con sede a Milano ha promosso il 5° Rilevamento epidemiologico nazionale, in collaborazione con alcune Cliniche Odontoiatriche universitarie sparse sul territorio italiano e il supporto di alcune Aziende Sanitarie Locali.

    L’analisi sulla fascia dei bambini di 4 anni consentirà di fornire ai sanitari di riferimento, i pediatri, gli strumenti necessari per mettere in atto interventi educativi e preventivi al fine di migliorare le condizioni orali di questa fascia di popolazione che ancora oggi non arriva all’odontoiatra se non in caso di dolore.

    L’analisi dei dati rilevati sulla fascia dei ragazzi di 12 anni da un lato permetterà di ottenere un indicatore da confrontare con quello rilevato in altri paesi industrializzati, europei ed extra-europei, dall’altro fornirà gli strumenti per proporre interventi di comunità a livello scolastico, aventi come obiettivo la promozione della salute orale.

    Nazione Italia - Anni 4

    • Caries free
    • malati

    Nazione Italia - Anni 12

    • Caries free
    • malati

    Al fine di selezionare un campione rappresentativo della popolazione pediatrica italiana, sono stati selezionati, nelle diverse aree ISTAT del territorio nazionale (Nord-est, Nord-ovest, Centro, Sud e Isole), dei gruppi di bambini delle due fasce di età (4 e 12 anni) rappresentativi per caratteristiche ambientali e socio-economiche dell’intera popolazione.

    L’eziopatogenesi della carie è complessa e multifattoriale, tuttavia è ormai chiaro quali siano i fattori di rischio che concorrono a determinare il livello di salute e che pertanto rappresentano i cardini della prevenzione orale (3,4).

    La correzione di questi fattori può avvenire solo attraverso regolari campagne di educazione sanitaria congiuntamente al monitoraggio della prevalenza della patologia al fine di controllare l’andamento della stessa specie nelle fasce deboli di popolazione come bambini, anziani, portatori di disabilità (5,6).

    Poiché i dati scientifici evidenziano come nei primi anni di vita la promozione della salute orale consenta l’instaurarsi di abitudini preventive personali adeguate e durature nel tempo, e poiché buone condizioni del cavo orale nei primi anni di vita sono il miglior investimento per il mantenimento delle stessa in età adulta, interventi a carattere educativo/preventivo in età pediatrica sono fortemente raccomandati (12).

    Classi di etàPrevalenza lesioni cariose anno 2005esenti da carieObiettivi OMS di prevenzione orale per l’anno 2020esenti da carie
    4 anniDMFT=0,8179,39%DMFT= 0,480%
    12 anniDMFT=1,0957,71%DMFT= 0,580%
    Tab. 1

    Obiettivi OMS 2020

    In ambito europeo l’obiettivo dell’OMS entro il 2020 è ottenere un valore di caries-free del 80% sia nei bambini di 4 anni sia in quelli di 12 anni, motivo per il quale l’OMS punta sulla prevenzione come primo intervento comunitario.

    si conferma che i soggetti caries-free e gli indici di carie sono stabili rispetto al 2005 per i bambini di 4 anni, mentre si è registrato un marcato miglioramento nella fascia di età di 12 anni rispetto ai dati delle precedenti valutazioni epidemiologiche.

    Evitare lo sviluppo delle malattie del cavo orale nei primi anni di vita è un obiettivo raggiungibile attraverso lo sviluppo di programmi di educazione e prevenzione (10).

    MATERIALI E METODI

    Il rilevamento, attuato tra i mesi di ottobre 2016 e maggio 2017 secondo le direttive dell’OMS, ha avuto lo scopo di valutare la prevalenza della patologia cariosa attraverso gli indici DMFT e dmft in campioni rappresentativi della popolazione italiana di 4 e 12 anni.

    L’indagine epidemiologica è stata attuata secondo un protocollo organizzativo raccomandato dall’OMS e utilizzando la metodologia di rilevamento consigliata dallo stesso ente internazionale per le indagini di comunità. Le visite sono state compiute nei locali scolastici dopo ottenimento di un consenso informato da parte di genitore e allievi e svolte da un operatore calibrato con il supporto di un questionario somministrato alla famiglia, inerente le abitudini alimentari e di igiene orale.

    Campione esaminato

    Sono stati visitati complessivamente 2.141 bambini, rispettivamente 1.111 di 4 anni e 1.030 di 12 anni.

    A tutti i bambini sono state inoltre insegnate tecniche appropriate d’igiene orale e i bambini sono stati motivati a prendersi cura della propria salute orale.

    Le sedi scelte per le visite sono state le seguenti: Ancona, Catanzaro, Merano, Milano, Palermo, Roma, Teramo, Trento, Udine, in relazione alla suddivisione ISTAT citata in precedenza.

    L’operatore, calibrato secondo le direttive OMS, si è servito dei seguenti strumenti: specchietti monouso, sonde/specilli monouso, sonda parodontale OMS, guanti e mascherine, lampade a luce bianca.

    Si è scelto di impiegare materiale monouso per alcuni vantaggi tra i quali: minimo ingombro, peso ridotto, assenza del processo di sterilizzazione (dover sterilizzare materiale comporta difficoltà, prima delle quali doversi appoggiare ad altre strutture e affidare a queste il proprio materiale).

    Le visite sono state effettuate con il supporto di un’apposita scheda OMS, sulla quale l’esaminatore annotava i dati.

    Nella prima fase dell’indagine si è reso necessario un corso di addestramento e calibratura del rilevatore, che si è tenuto presso il Centro di Collaborazione OMS per l’Epidemiologia e l’Odontoiatria di Comunità di Milano e che ha comportato l’apprendimento del metodo epidemiologico, la verifica clinica dell’indice utilizzato e la calibratura dell’esaminatore per ridurre la variabilità intra-examiner, come espressamente richiesto dall’OMS.

    Durante tale incontro si sono anche stabilite le procedure organizzative nelle scuole e si è ipotizzato un calendario degli interventi.

    I risultati presentati in questo lavoro derivano dalla parziale rielaborazione informatica dei dati rilevati e dalla loro analisi per singole località, indagate per tutta l’Italia.

    Città Milano - Anni 4

    • Caries free
    • malati

    Città Ancona - Anni 4

    • Caries free
    • malati

    Città Merano - Anni 4

    • Caries free
    • malati

    Città Milano - Anni 12

    • Caries free
    • malati

    Città Ancona - Anni 12

    • Caries free
    • malati

    città merano - Anni 12

    • Caries free
    • malati

    Città Palermo - Anni 4

    • Caries free
    • malati

    Città Teramo - Anni 4

    • Caries free
    • malati

    Città Trento - Anni 4

    • Caries free
    • malati

    Città Palermo - Anni 12

    • Caries free
    • malati

    Città Teramo - Anni 12

    • Caries free
    • malati

    città Trento - Anni 12

    • Caries free
    • malati

    Città Udine - Anni 4

    • Caries free
    • malati

    Città Roma - Anni 4

    • Caries free
    • malati

    Città Catanzaro - Anni 4

    • Caries free
    • malati

    Città Udine - Anni 12

    • Caries free
    • malati

    Città Roma - Anni 12

    • Caries free
    • malati

    città Catranzaro - Anni 12

    • Caries free
    • malati

    RISULTATI

    Sul totale del campione esaminato gli esenti da carie (caries-free) sono pari a: 80.2% nei bambini di 4 anni e 76.2% in quelli di 12 anni.
    Nelle tabelle e nei grafici di cui è corredato il report sono illustrati i valori di prevalenza e di DMFT/dmft delle diverse sedi indagate.

    DISCUSSIONE E CONCLUSIONI

    Lo scopo di questo lavoro è stato quello di verificare la prevalenza di carie nella popolazione scolastica italiana di 4 e 12 anni e valutare le variabili socio-economiche, alimentari e di igiene orale associate, di cui questo report non fornisce i risultati perché ancora in fase di analisi.

    I risultati della presente indagine vengono qui di seguito confrontati con quelli rilevati nell’ultima indagine nazionale effettuata nel 2005. Da una prima analisi dei dati emerge che la popolazione scolastica italiana attualmente presenta un buono stato di salute orale; si conferma che i soggetti caries-free e gli indici di carie sono stabili rispetto al 2005 per i bambini di 4 anni, mentre si è registrato un marcato miglioramento nella fascia di età di 12 anni rispetto ai dati delle precedenti valutazioni epidemiologiche.

    Confrontando il dato attuale dei bambini di 4 anni con quello del 2005 si evince che siamo ancora lontani dal raggiungere l’obiettivo prefissato dall’OMS di un dmft=0,4; si evince da ciò che interventi di prevenzione e informazione sono ancora oggi necessari già durante i corsi pre-parto e che il supporto dei pediatri di famiglia è essenziale per garantire un miglioramento del livello di salute orale.

    La carie è una patologia fortemente legata ai comportamenti individuali di tipo igienico/alimentare e tali comportamenti sono strettamente riconducibili allo stato socio-economico del soggetto (grado di scolarizzazione, occupazione etc).

    Alla luce dei dati di prevalenza raccolti, si propone quindi un’iniziativa formativa e informativa degli operatori sanitari pediatrici presenti sul territorio, dei medici scolastici, degli odontoiatri pediatrici e degli odontoiatri delle istituzioni.

    Illustrando i presenti risultati e definendo gli obiettivi di prevenzione delle patologie orali in campo pediatrico, dovrebbero essere consigliate strategie preventive da erogare sui soggetti a rischio di ammalare.

    E’ quindi auspicabile un nuovo modello educativo mirato rispetto ai fattori di malattia che coinvolga il personale del Sistema Sanitario Nazionale.

    Tale proposta consentirebbe di attivare l’odontoiatria pediatrica su un percorso preventivo già attuato dalla medicina scolastica di comunità, aumentando quindi l’effetto preventivo che questa indagine consente di rilevare come risultato attuale.

    Ringraziamo il personale delle scuole per la disponibilità e il grande interesse dimostrato nei confronti del progetto.

    La salute orale deve essere una priorità per tutti, come qualche anno fa riportava un editoriale della prestigiosa rivista The Lancet (11) e la scuola con l’aiuto delle famiglie sicuramente sarà in grado di farsene carico.

    Ringraziamenti

    Si ringraziano coloro che hanno consentito, con la loro collaborazione, di rendere operativo questo progetto:
    Dott.ssa R. Anfossi, Prof.ssa M. Arpesella, Prof. M. Bossù, Prof.ssa M. Cadenaro, Dott. P. Di Emidio, Prof. R. Di Lenarda, Prof.ssa G. Giuliana, Dott. C. Greco, Dott. T. Nespoli, Prof. G. Pizzo, Dott.ssa J. Pizzocri, Prof.ssa A. Polimeni, Prof. M. Procaccini, Prof. F. Sampalmieri, Dott.ssa F. Sinni, Prof.ssa S. Zampogna.
    Un particolare ringraziamento alla dott.ssa Cynthia Lara Capi.

    Bibliografia:
    1. Petersen PE. The World Oral Health Report 2003: continuous improvement of oral health in the 21st century — the approach of the WHO Global Oral Health Programme. Community Dent Oral Epidemiol. 2003; 31:3-24.
    2. Technical Report. Strohmenger et al. 2006. Doctor OS 2006 Ott; 17 (8): 853.
    3. Petersen PE, Bourgeois D, Ogawa H, Estupinan-Day S, Ndiaye C. The global burden of oral diseases and risks to oral health. Bull World Health Organ. 2005; 83:661-9.
    4. Jenkins WM, Papapanou PN. Epidemiology of periodontal disease in children and adolescents. Periodontol 2000. 2001;26:16-32.
    5. Widström E, Eaton KA. Oral health care systems in the extended European Union. Oral Health Prev Dent. 2004; 2:155-94.
    6. Petersen PE. Sociobehavioural risk factors in dental caries — an International perspective. Community Dent Oral Epidemiol. 2005; 3:274-9.
    7. Vogel G, Strohmenger L, Barozzi G, Malerba A. Dental and periodontal epidemiology of the school population in three Italian regions. Minerva Stomatologica. 1986; 35:565-570.
    8. Nobile CG, Pavia M, Fortunato L, Angelillo IF. Prevalence and factors related to malocclusion and orthodontic treatment need in children and adolescents in Italy. Eur J Public Health. 2007 Dec;17(6):637-41.
    9. Nobile CG, Fortunato L, Bianco A, Pileggi C, Pavia M. Pattern and severity of early childhood caries in Southern Italy: a preschool-based cross-sectional study. BMC Public Health. 2014 Feb 27;14:206.
    10. Hobdell M, Petersen PE, Clarkson J, Johnson N. Global goals for oral health 2020. Int Dent J. 2003 Oct;53(5):285-8.
    11. The Lancet. Vol 373 No. 9657 Jan 03, 2009 p. 1
    12. Linee guida ministeriali di Prevenzione e Promozione della salute orale in età evolutiva (aggiornamento 2013)https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_2073_allegato.pdf