Lo scanner intraorale: oggetto del desiderio del dentista 2.0

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Lo scanner intraorale è un partner perfetto per tutti i sistemi di produzione Cad Cam sia in studio che in laboratorio

Negli ultimi due anni lo scanner intraorale è diventato sempre più prepotentemente l’oggetto del desiderio degli odontoiatri che vogliono distinguersi e iniziare un nuovo percorso completamente digitale. Tutto ciò è stato favorito dalla grandissima diffusione presso i laboratori odontotecnici di fresatori per materiali morbidi e duri, e di software per la progettazione di manufatti con tecnica digitale.

Agli albori gli scanner intraorali erano strumenti legati ai sistemi di fresatura di blocchetti presso lo studio odontoiatrico e venivano utilizzati per creare un’impronta digitale di pochi elementi dentali sui quali, tramite un software Cad, venivano realizzate corone singole e intarsi. Con l’enorme sviluppo di software che interagiscono con i file Stl, Ply o Obj esportabili dai programmi di acquisizione, gli scanner hanno iniziato a divenire strumenti sempre più utilizzati non solo per l’acquisizione del singolo dente ma per la ripresa delle intere arcate dentali.

Ma come funzionano gli scanner intraorali?
La tendenza attuale degli scanner intraorali è di utilizzare la luce strutturata, la quale consiste nel proiettare sulla superficie del dente una griglia e una serie di telecamere ad alta risoluzione ne legge la distorsione. La distorsione rilevata viene elaborata da un microprocessore il quale trasforma questi dati in un oggetto dimensionalmente perfetto, visualizzabile direttamente nel software di acquisizione.

Le sempre più accurate strategie di acquisizione stanno permettendo agli odontoiatri di acquisire zone sempre più estese con un fattore di distorsione più che accettabile.

Quali sono le possibili interazioni tra lo scanner intraorale e i vari software/hardware?
Come anticipato poche righe sopra, lo scanner intraorale è un partner perfetto per tutti i sistemi di produzione Cad Cam sia in studio che in laboratorio.

In questi casi il vantaggio consiste nella possibilità di controllare sin da subito il livello di precisione dei bordi di chiusura e i sottosquadri delle preparazioni, in maniera da poter riprendere le stesse con il paziente ancora in poltrona.

Altro grande vantaggio è la possibilità di analisi dei rapporti occlusali tra le arcate, così da definire se la distanza occlusale è idonea per la realizzazione di manufatti Cad Cam con specifici materiali. Acquisiti i dati, essi vengono letti dai software Cad e da qui parte la modellazione virtuale per poi venire inviati a fresatori.

In ortodonzia lo scanner intraorale ha avuto un vero boom in quanto la sempre maggior richiesta di allineatori invisibili ne ha reso quasi indispensabile il loro utilizzo

Ulteriore utilizzo sempre più diffuso è legato all’implantologia, in cui al posto di posizionare i transfer vengono utilizzati degli scan body.

Tali manufatti hanno una forma geometrica specifica che viene letta dai software Cad, i quali riposizionano gli impianti nella posizione precisa per poter progettare monconi individuali, barre e corone.

Questo sistema risulta estremamente preciso ed accurato poiché non soffre di tutte le distorsioni dovute alla presa dell’impronta tradizionale dei transfer. In ortodonzia lo scanner intraorale ha avuto un vero boom in quanto la sempre maggior richiesta di allineatori invisibili ne ha reso quasi indispensabile il loro utilizzo.

In questo tipo di applicazioni lo specialista acquisisce le arcate dentarie nella loro interezza per poi inviarle a service provider che pensano alla progettazione della serie di mascherine per risolvere il problema dentale del paziente.

La semplificazione dei programmi e la presenza sempre più capillare di stampanti 3d negli studi odontoiatrici stanno spingendo un numero crescente di medici a rendersi indipendenti nella filiera realizzativa dei manufatti per contenere i costi e velocizzare la produzione degli stessi. Altra applicazione dello scanner intraorale consiste nella realizzazione di faccette estetiche e mock up.

Si acquisiscono le arcate dentali e una serie di foto del volto e sorriso del paziente e, tramite un software di Smile Design, si ridisegna l’estetica dei settori frontali. In questa maniera si ha la possibilità di confrontarsi con il paziente e decidere con lui l’estetica del restauro.

La maggior precisione nell’acquisizione dell’intera arcata ne ha permesso l’utilizzo, in abbinamento ai dati Dicom derivanti da CBCT, per una diagnosi ancora più accurata con la presenza dei tessuti molli e per la realizzazione di dime chirurgiche. In questo caso, tramite appositi software, si vanno a scegliere delle zone in comune tra il file Stl derivante da acquisizione intraorale e file Dicom da Cbct.

L’intelligenza artificiale dei software va a sovrapporre i due oggetti, fondendoli perfettamente. Lo specialista posiziona in sito gli impianti e provvede a disegnare la dima chirurgica a suo piacimento, per poi provvedere alla sua realizzazione tramite stampante 3D. In ultimo, lo scanner intraorale permette di acquisire nel corso della prima visita la situazione dentale e i rapporti occlusali del paziente, per poter discutere in maniera interattiva il preventivo e memorizzare tutte queste informazioni per motivi medico-legali.

Lo scanner intraorale sta rivoluzionando il modo di lavorare di tutti gli odontoiatri che vogliono analizzare con maggiore accuratezza e precisione il paziente e proporre cure sempre meno invasive, con tempi di realizzazione dei manufatti brevi e con materiali sempre più biocompatibili.

Tale nuova tecnologia non sostituirà mai l’impronta classica ma con il miglioramento dell’hardware e dei software sarà sempre più una valida alternativa.