Estrazione minimamente invasiva di terzo molare incluso in un paziente HIV positivo

    Fig. 1 All’analisi della ortopantomografia, l’elemento 48 risulta in inclusione ossea parziale, in posizione orizzontale, e localizzato non completamente posteriore al margine anteriore della branca montante della mandibola (Classe IIb di Pell & Gregory, Classe c secondo Winter).

    L’estrazione dei terzi molari inclusi è una delle pratiche chirurgiche più frequenti in odontoiatria.

    La loro estrazione è giustificata quando vi è una chiara indicazione e ci si aspetta un beneficio a lungo termine per il paziente.

    Tale pratica chirurgica è comunemente svolta anche nei pazienti infettati dal virus dell’immunodeficienza umana (HIV), che potenzialmente presentano un rischio maggiore di complicanze post operatorie.

    In questo caso clinico, il paziente presentava alterazione dei valori sierologici.
    Nello specifico, i linfociti CD4 erano pari a 235 cell/µl e l’HIV rna nel sangue pari a 14.007 copie/ml, il paziente era perciò infettato dal virus HIV ed in terapia antiretrovirale (Prezista, Norvir), ma non rispondente per quanto riguarda i linfociti CD4.

    Il paziente presentava dolore spontaneo nella regione corrispondente al dente 48 in semiinclusione ossea, esacerbato durante la masticazione, riferiva inoltre episodi ricorrenti di pericoronite con limitazione della normale apertura del cavo orale.

    Si è ritenuto pertanto opportuno procedere alla estrazione di tale elemento.

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