Il sonno è un processo biologico complesso che aiuta l’organismo a elaborare nuove informazioni e rimanere in buona salute.

Una buona notte di sonno è composta da cinque fasi e ognuna di esse è importante per assicurare un efficace riposo per mente e corpo.

Il sonno influisce sulle prestazioni quotidiane, sull’umore e sulla salute nei seguenti modi:

  • Prestazione. Ridurre il riposo necessario può rendere più difficile concentrarsi e può rallentare il tempo di reazione e contribuire ad aumentare la probabilità di prendere decisioni sbagliate.
  • Umore. Il sonno influisce sullo stato d’animo dell’individuo e un riposo insufficiente può causare irritabilità, con conseguenti problemi con le relazioni sociali. Aumenta inoltre il rischio di insorgenza di depressione.
  • Salute. Il sonno è importante per mantenersi in buona salute; la carenza di sonno, oppure un riposo di cattiva qualità, aumenta il rischio di sviluppare ipertensione, malattie cardiache e altre condizioni mediche. Poiché alcuni ormoni prodotti durante il sonno influenzano l’utilizzo dell’energia da parte del corpo, questa è probabilmente la spiegazione del nesso tra carenza di sonno e tendenza allo sviluppo di obesità e diabete.

Le apnee ostruttive del sonno

L’apnea ostruttiva del sonno è il disturbo respiratorio del sonno più comune. Chi soffre di questa condizione va incontro a interruzioni nella respirazione durante il sonno dovute all’ostruzione – totale o parziale – delle vie aeree superiori.

È nota anche come OSAS (Obstructive Sleep Apnea Syndrome), ovvero “sindrome delle apnee ostruttive nel sonno”.

Con la sindrome delle apnee ostruttive, il sonno del paziente è caratterizzato da frequenti risvegli, da agitazione, da continui cambiamenti di posizione, da forte e violento russamento interrotto da fasi di silenzio (apnee) in cui il soggetto non riesce a respirare e possono comparire “rantoli e boccheggiamenti”.

Le cadute fasiche dei valori di ossigenazione del sangue ed i continui microrisvegli che consentono al paziente di riattivare il flusso d’aria aumentano il rischio di infarto, ictus, ipertensione arteriosa e diabete e la cronica deprivazione di sonno che ne deriva può causare sonnolenza diurna, disturbi dell’umore, difficoltà di concentrazione e di apprendimento e calo della memoria e della libido (1).

La sonnolenza diurna, inoltre, incrementa il rischio di incidenti stradali, sul lavoro e può fortemente influire sulla qualità della giornata e sulla vita di relazione (2).

Diagnosi

La diagnosi di OSAS è di pertinenza del medico del sonno e richiede il monitoraggio del soggetto durante il riposo attraverso un esame chiamato polisonnografia. Si tratta di un esame non invasivo che consiste nella registrazione, durante una notte, di tutti i parametri cardiaci e respiratori, dello stato di ossigenazione del sangue, dell’attività cerebrale e del tono muscolare.

È possibile giungere ad una diagnosi di OSAS anche mediante l’esecuzione di indagini meno sofisticate (monitoraggio cardio-respiratorio o poligrafia ambulatoriale dinamica), che non prevedono l’applicazione di sensori elettroencefalografici per lo studio del sonno. La scelta della metodica più opportuna da utilizzare deve necessariamente essere fatta da un medico esperto in medicina del sonno.

Il monitoraggio cardio-respiratorio permette di fare una diagnosi certa, ma anche di conoscere la gravità del quadro.

Terapie

La scelta terapeutica più appropriata per il controllo delle apnee ostruttive durante il sonno deve tener conto di diversi fattori tra cui l’entità del disturbo respiratorio in sonno, la gravità dei sintomi associati, la coesistenza di altre condizioni morbose, l’aderenza del paziente alla terapia proposta.

La terapia dell’OSAS comprende diverse possibilità terapeutiche:

  • l’utilizzo di ventilatori CPAP, ossia di un dispositivo capace di generare un flusso di aria continuo in grado di impedire meccanicamente il collasso delle pareti nelle vie aeree superiori. Tale terapia rappresenta la prima scelta nel trattamento dell’OSAS, specie nelle forme moderate e severe;
  • la terapia chirurgica otorinolaringoiatrica che aumenta lo spazio respiratorio attraverso la disostruzione e la stabilizzazione delle vie aeree nelle sedi responsabili delle apnee, o quella maxillo-facciale mediante l’avanzamento bimascellare;
  • gli apparecchi odontoiatrici di avanzamento mandibolare.

Ovviamente molto utile può risultare seguire un cambiamento dello stile di vita: evitare l’assunzione di alcolici soprattutto se nelle ore serali o l’utilizzo di sedativi prima di andare a dormire; praticare un regolare esercizio fisico; smettere di fumare; ridurre il peso corporeo.

Ogni paziente deve essere valutato individualmente con lo scopo di identificare la terapia “ideale” per il suo singolo caso, che spesso può essere congiunta.

Dispositivo di avanzamento
Esempio dispositivo di avanzamento

Per questo motivo è fondamentale che entri in un percorso multidisciplinare, che gli garantisca una diagnosi completa ed un trattamento studiato appositamente per lui.

Trattamenti più efficaci

Anche il dentista è parte integrante del team multidisciplinare che si occupa quotidianamente di medicina del sonno: egli ha un duplice ruolo, quello di “sentinella diagnostica” nel riconoscimento di un paziente che può essere a rischio di OSAS e quello di cura provvedendo, quando c’è l’indicazione, all’applicazione di specifici dispositivi medici intraorali.

La terapia con OA rappresenta la metodica per il trattamento dell’OSAS che ha avuto il maggior sviluppo negli ultimi anni e l’efficacia clinica è stata dimostrata da un elevato numero di ricerche cliniche e strumentali (3).

La scelta terapeutica più appropriata per il controllo delle apnee ostruttive durante il sonno deve tener conto di diversi fattori tra cui l’entità del disturbo respiratorio in sonno, la gravità dei sintomi associati, la coesistenza di altre condizioni morbose, l’aderenza del paziente alla terapia proposta

Malgrado l’efficacia della terapia ventilatoria con CPAP sia maggiore nel ridurre gli indici di ostruzione respiratoria, gli OA sono, in generale, meglio tollerati dal paziente (4).

Esempi dispositivo di avanzamento
Esempi dispositivo di avanzamento.

Dal 2014 anche le linee guida ministeriali italiane per la prevenzione ed il trattamento odontoiatrico della sindrome delle apnee ostruttive del sonno affermano che le indicazioni di prima scelta per applicare un OA sono: pazienti affetti da OSAS lieve o moderata, quando questi preferiscono l’uso degli OA rispetto alla CPAP o quando non sono candidati ideali alla CPAP o quando si è verificato il fallimento del trattamento con CPAP o con misure comportamentali, come perdita di peso o terapia posizionale.

Gli apparecchi di avanzamento mandibolare (MAD) mantengono la pervietà delle vie aeree posteriori alla lingua, perché spostando in avanti la mandibola si viene ad avere un avanzamento della lingua, un aumento della tensione delle pareti faringee, la protrazione dell’osso ioide e la stabilizzazione dell’epiglottide.

La scelta dell’OA da applicare è condizionata da vari fattori come comfort, facilità d’uso, modificabilità dell’avanzamento mandibolare e capacità di movimento mandibolare. A parità di caratteristiche, la scelta del dispositivo può esser demandata al paziente. La consensus conference del 2013 (5) ha definito le seguenti come le caratteristiche ideali che dovrebbe avere un OA: essere assolutamente individuale, realizzato con materiale biocompatibile, doppio, consentire incrementi di 1mm per un minimo di 5mm, ed avere un avanzamento reversibile e quantificabile.

In futuro il controllo dell’avanzamento e della disclusione potrà essere pianificato a partire da una tomografia volumetrica del paziente.

Data la rilevanza della patologia, va sottolineata la formazione specifica in tema di diagnosi e cura che gli odontoiatri devono compiere per diventare esperti. È altamente auspicabile, infatti, che i pazienti si rivolgano a figure specifiche che sappiano scegliere le migliori indicazioni per ogni tipo di apparecchio e risolvere eventuali effetti collaterali della terapia.

Bibliografia:
  1. Attanasio R, Bailey DR. Dental Management of Sleep Disorders. International Classification of Sleep Disorders: Diagnostic and Coding Manual. Revised. 2nd ed. Westchester, IL: American Aca- demy of Sleep Medicine; 2005.
  2. Garbarino S, Durando P, Guglielmi O, Dini G, Bersi F, Fornarino S, Toletone A, Chiorri C, Magnavita N. Sleep Apnea, Sleep Debt and Daytime Sleepiness Are Independently Associated with Road Accidents. A Cross-Sectional Study on Truck Drivers. PLoS One. 2016 Nov 30;11(11)
  3. Ramar K, Dort LC, Katz SG, Lettieri CJ, Harrod CG, Thomas SM, Chervin RD. Clinical Practice Guideline for the Treatment of Obstructive Sleep Apnea and Snoring with Oral Appliance Therapy: An Update for 2015. J Clin Sleep Med. 2015 Jul 15;11(7):773-827
  4. Linee Guida Nazionali Per La Prevenzione Ed Il Trattamento Odontoiatrico Della Sindrome Delle Apnee Ostruttive Nel Sonno (Osas). 2014
  5. Scherr SC, Dort LC, ALmeida FR, Bennet KM, Blumenstock NT, Demko BG, Essick GK, Katz SG, McLornan PM, Phillips KS, Prehn RS, Rogers RR, Schell TG, Sheats RD, Sreshta FP. Definition of an effective oral appliance for the treatment of obstructive sleep apnea and snoring. J Dent Sleep Med 2014;1:51.