Atteggiamento del paziente nei confronti del monitoraggio dentale remoto. Uno studio globale a cura di DentalMonitoring

Risultati di un’indagine su 2248 pazienti in 12 Paesi.

DentalMonitoring
Scopo Lo scopo di questo studio è di analizzare l’atteggiamento dei pazienti ortodontici di diverse età e in diversi Paesi nei confronti di una soluzione di monitoraggio remoto con intelligenza artificiale, DentalMonitoringTM (DM), che consiste in una dashboard per il medico, un’applicazione per smartphone per il paziente e algoritmi brevettati per analizzare le situazioni cliniche e automatizzare il processo di comunicazione. Diciassette ortodontisti di dieci Paesi (USA, Australia, Francia, Irlanda, Regno Unito, Polonia, Ungheria, Spagna, Italia e Germania) sono stati coinvolti in questo studio trasversale basato sull’attività privata. La stragrande maggioranza dei pazienti ha manifestato un atteggiamento estremamente positivo nei confronti dei diversi aspetti dell’esperienza di monitoraggio a distanza.
Risultati L’86% si è dichiarato complessivamente soddisfatto della propria esperienza, l’89% ha sostenuto quanto sia stato vantaggioso poter comunicare con il proprio ortodontista tramite l’applicazione DentalMonitoringTM, l’86% si è sentito maggiormente tutelato e l’88% l’ha ritenuta di facile utilizzo. Inoltre, la maggior parte dei pazienti (76%) si è sentita più coinvolta e attenta, con un impatto più positivo sull’igiene. Alla domanda su quale fosse l’aspetto preferito della loro esperienza, i vantaggi più menzionati sono stati “maggiore comodità grazie al minor numero di visite”, “migliore comunicazione” e “rassicurazione”.
Conclusioni I pazienti di questo studio hanno mostrato un atteggiamento molto positivo nei confronti di tutti gli aspetti della loro esperienza di monitoraggio remoto, indipendentemente dall’età e dalla posizione geografica. La maggior parte dei pazienti ha trovato questo approccio al trattamento molto pratico. Abbiamo inoltre riscontrato un impatto positivo sulla compliance e sull’igiene. Questo studio dimostra che il monitoraggio remoto alimentato dall’intelligenza artificiale può fornire agli ortodontisti un grande balzo in avanti verso la costruzione di una pratica realmente incentrata sul paziente, che si tradurrà in pazienti più soddisfatti, collaborativi e fedeli.
INTRODUZIONE
Le tecnologie avanzate stanno creando un cambiamento di paradigma nell’esperienza del cliente e nella gestione delle relazioni nell’ambiente aziendale. Il settore sanitario non fa eccezione. Quella che un tempo era una professione incentrata sul medico sta ora diventando una professione incentrata sul paziente, per garantire la creazione di un ecosistema ottimizzato per la cura dell’individuo, in cui i pazienti sono più coinvolti, motivati e collaborativi. La pandemia ha accelerato questo cambiamento. La popolarità della telemedicina è aumentata in modo significativo, con un aumento del 38% rispetto alla situazione pre-pandemica, indicando lo sviluppo di una nuova normalità [1]. I pazienti di oggi sono più esigenti nei confronti dei canali di comunicazione digitale, al fine di interagire con i loro operatori sanitari e comprendere meglio la progressione dei loro trattamenti [2]. Un’indagine condotta su oltre 2.000 pazienti ha dimostrato che i pazienti più giovani, i Millennials e la Generazione Z, hanno maggiori probabilità di essere insoddisfatti dello status quo e sono più disposti a provare servizi non tradizionali come il monitoraggio remoto [3]. L’ortodonzia è una branca odontoiatrica che potrebbe trarre vantaggio da questo approccio, considerato che i trattamenti sono spesso di lunga durata e che, a maggior ragione, gli effetti collaterali indesiderati si manifestano senza essere immediatamente riconosciuti a causa della mancanza di tracciabilità tra un appuntamento e l’altro [4]. Allo stesso modo, il monitoraggio remoto può aiutare gli ortodontisti ad avere un maggiore controllo sulla progressione del trattamento, evitando complicazioni inattese e intervenendo tempestivamente quando queste si verificano, con il risultato di un trattamento più efficiente [5]. Tuttavia, la domanda che sorge spontanea a questo punto è come venga percepito questo approccio al trattamento in ortodonzia dai pazienti. A tal proposito, ci si potrebbe chiedere se contribuisca a favorire un approccio centrato sul paziente piuttosto che sull’ortodontista. La limitata letteratura esistente mostra un atteggiamento positivo dei pazienti nei confronti di questa tecnologia. Da uno studio è emerso che il 97,5% dei pazienti ha giudicato positivamente il monitoraggio remoto dopo aver utilizzato DentalMonitoringTM(DM) per un mese, e l’81,25% ha ritenuto che si tratti di un trattamento ad elevata tecnologia, esprimendo il proprio interesse a ridurre il numero di appuntamenti fisici [6]. Un altro studio ha riscontrato un modello simile, in cui i pazienti hanno valutato l’uso di DentalMonitoringTM con un punteggio di 4,25 su una scala Likert a 5 punti e hanno indicato come principali elementi a loro favore una migliore comunicazione, un minor numero di appuntamenti e una maggiore praticità [7]. Lo scopo di questo studio è stato quello di analizzare la percezione del DentalMonitoringTM da parte dei pazienti in modo più approfondito e su scala più ampia, includendo tutte le età e le fasi di trattamento in vari Paesi, attraverso la compilazione di un sondaggio.
Partecipazione allo studio e analisi statistica
Diciassette ortodontisti provenienti da dieci Paesi (USA, Australia, Francia, Irlanda, Regno Unito, Polonia, Ungheria, Spagna, Italia e Germania) sono stati coinvolti in questo studio trasversale basato su studi privati. I criteri di inclusione per i dentisti comprendevano: specialisti in ortodonzia che esercitavano in studi privati, il cui studio aveva adottato la tecnologia Dental Monitoring e la utilizzava da più di un anno. I sondaggi sono stati somministrati a 10.601 pazienti tra agosto e ottobre 2022 tramite la funzione di chat del DentalMonitoringTM. Hanno risposto 2.248 pazienti, pari a un tasso di risposta del 21%. Lo studio ha incluso pazienti di tutte le età (Tabella 1) sottoposti a vari trattamenti ortodontici, come allineatori, apparecchi, trattamenti di fase 1 e persino monitoraggio della ritenzione (Tab. 1).
RISULTATI
Risultati Generali (fig. 1-10)
I pazienti coinvolti in questo studio erano per lo più Gen Z (42,1%) e Millennials (29,9%), seguiti dalla Gen X (13,8%), dai bambini (13,7%) e infine dai Baby Boomers che rappresentano una porzione molto piccola (0,5%) (Fig. 1). La distribuzione dei pazienti in base alla loro posizione geografica (Fig. 2) è stata la seguente: Regno Unito (24,2%), Francia (17,4%), Australia (12,6%), Irlanda (11,1%), Stati Uniti (10,9%), Italia (10,9%), Polonia (4,4%), Germania (3%), Spagna (2,8%) e Ungheria (2,7%).
La stragrande maggioranza degli intervistati ha espresso un’esperienza positiva nei confronti del monitoraggio remoto, con l’86% che si è dichiarato soddisfatto o molto soddisfatto e solo il 4% ha avuto un’esperienza negativa (Fig. 3).
Gli intervistati hanno valutato la loro esperienza con un punteggio di 8,57 su una scala da 1 a 10, dove i Millenials e i Gen X hanno dato i voti più alti (Fig. 9). Le risposte a questa domanda sono state utilizzate anche per calcolare il Net Promoter Score (NPS) di DM – NPS è una metrica ampiamente utilizzata nelle ricerche di mercato per misurare la fedeltà dei clienti a un prodotto o a un servizio [8]. Si tratta di una singola domanda che chiede ai rispondenti di valutare la probabilità di raccomandare un’azienda, un prodotto o un servizio a un amico o a un collega (su una scala da 1 a 10).
Gli intervistati sono divisi in 3 categorie: “promotori” che forniscono valutazioni di 9 o 10, “passivi” che forniscono valutazioni di 7 o 8 e “detrattori” che forniscono valutazioni di 6 o inferiori. Si applica quindi un calcolo che prevede la sottrazione della percentuale di detrattori dalla percentuale di promotori raccolta dal sondaggio (Fig. 10).
In questo studio DentalMonitoringTM ha ottenuto un NPS pari a 51,5. Secondo Bain & co [12], la fonte del sistema NPS, qualsiasi punteggio NPS superiore a 0 è “buono”, superiore a 20 è “favorevole” e superiore a 50 è “eccellente”. Ciò conferma la soddisfazione dei pazienti per l’esperienza di monitoraggio remoto con DentalMonitoringTM. Per mettere ulteriormente in prospettiva questo dato, secondo recenti indagini, l’NPS medio degli studi dentistici è oggi pari a 1 e quello della sanità a 27. [12] [13] Abbiamo anche potuto notare che i Millennials e la Gen X hanno valutato l’uso del DentalMonitoringTM in modo leggermente superiore rispetto alle generazioni più giovani o ai Baby Boomers. Alla domanda “qual è stato l’aspetto preferito della tua esperienza di monitoraggio remoto”, i vantaggi più citati sono stati i seguenti (dal più al meno citato): “ Comodità/meno visite in studio”, “Facilità d’uso”, “Visualizzazione dei progressi attraverso l’app”, “Rassicurazione”, “Facilità di comunicazione attraverso l’app” e “Feedback personalizzato”. D’altra parte, alla domanda “qual è stata l’aspetto che meno hai preferito della tua esperienza di monitoraggio remoto”, alcune delle risposte più comuni sono state le seguenti: “Dimenticarsi di fare le scansioni”, “ Frequenza delle scansioni”, “Sentirsi più responsabili” e “Problemi di connessione rendono difficile caricare le scansioni”.
DISCUSSIONE
Gli studi esistenti trovati in letteratura su questo argomento erano limitati in termini di dimensioni del campione, stadio del trattamento, tipo di trattamento, fascia d’età e distribuzione geografica. Il campione di questo studio è il più ampio finora e il più rappresentativo della popolazione di pazienti ortodontici su scala globale per quanto riguarda il loro atteggiamento nei confronti del monitoraggio remoto, riducendo al minimo i potenziali pregiudizi. I risultati di questo studio sono in linea con quelli di altri studi presenti nella letteratura sanitaria e ortodontica, che mostrano un livello di accettazione molto elevato nei confronti della teleassistenza e della teleortodonzia. I pazienti sembrano apprezzare particolarmente la comodità che questa tecnologia può offrire, dato che il beneficio più citato in questo studio è stato “meno visite inutili in studio”. Ad esempio, Hansa I et al. hanno rilevato nel loro studio che l’88% dei pazienti preferiva il minor numero possibile di visite, anche quando vivevano vicino allo studio. Dalessandri D et al. hanno riscontrato uno scenario simile: l’82,5% dei rispondenti ha dichiarato di preferire un minor numero di visite in studio, indipendentemente dalla fascia d’età. Un’altra osservazione emersa in termini di convenienza è la possibilità di comunicare con l’ortodontista tramite l’applicazione per smartphone, il che conferma i dati trovati da Nayak P et al. sulla percezione dei pazienti nei confronti dell’assistenza sanitaria digitale interattiva. Uno dei motivi principali per cui i pazienti apprezzano questo canale di comunicazione digitale è che, oltre alla convenienza, fornisce una garanzia. Un altro vantaggio della comunicazione digitale è l’aumento della motivazione e il miglioramento delle abitudini di igiene orale, soprattutto in ortodonzia, dato che la maggior parte degli ortodontisti spesso ha difficoltà a fornire ai propri pazienti istruzioni adeguate ed efficaci per l’igiene orale [10]. Un’indagine in odontoiatria ha rilevato che l’89% dei pazienti odontoiatrici concorda pienamente sul fatto che l’assistenza sanitaria interattiva attraverso un’app può migliorare la loro salute orale [11]. In particolare, in ortodonzia, un altro studio ha rilevato che le app per smartphone, in quanto motivatrici e sollecitatrici, possono contribuire notevolmente a migliorare la partecipazione all’igiene orale dei pazienti ortodontici, soprattutto negli adolescenti [12]. L’ultima cosa che possiamo osservare è che, anche se esistono differenze statisticamente significative quando si mettono in relazione le risposte con le diverse generazioni, sono comunque tutte molto positive, il che indica che questo approccio è adatto a tutti.
CONCLUSIONE
I pazienti di questo studio hanno mostrato un atteggiamento molto positivo nei confronti di tutti gli aspetti dell’esperienza di monitoraggio remoto, indipendentemente dall’età e dalla posizione geografica. La maggior parte dei pazienti ha trovato questo approccio al trattamento molto conveniente. Abbiamo anche riscontrato un impatto positivo sulla compliance e sull’igiene. Questo studio dimostra che il monitoraggio remoto alimentato dall’intelligenza artificiale può fornire agli ortodontisti un importante contributo verso la costruzione di una vera e propria pratica paziente-centrica, che si tradurrà in pazienti più soddisfatti, collaborativi e fedeli.
BIBLIOGRAFIA
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