Il 18 giugno, nella cornice dell’NH Hotel Milano 2, si è tenuta la diciannovesima edizione dello Studio di Settore UNIDI, a cura di Key-Stone. Lo studio rappresenta un’importante analisi annuale sull’andamento del comparto dentale italiano, e raccoglie dati e tendenze relativi a consumi, produzione ed export del settore. La presentazione è stata affidata al Dott. Simone Gala, Head of Business Development in Key-Stone.
Nel 2024 il settore dentale ha mantenuto la stabilità già raggiunta nel 2023, confermando un quadro positivo, a livelli di gran lunga superiori a quelli del 2019. Il mercato ha saputo consolidarsi, dimostrando una buona tenuta e un equilibrio che rappresentano un segnale di maturità e solidità per l’intero comparto. È quanto emerge dalla diciannovesima edizione dello Studio di Settore UNIDI, a cura di Key-Stone, presentato il 18 giugno a Milano.
Il valore degli acquisti da parte di studi e laboratori è rimasto stabile, attestandosi per il quarto anno consecutivo a 1,7 miliardi di euro. Tengono i consumabili, mentre rallentano gli investimenti in tecnologie, con una flessione del -24% nel comparto della radiologia. Crescono gli allineatori, si stabilizza l’implantologia, sostenuta dalla maggiore attenzione alla salute orale, in particolare tra la popolazione più anziana.
Nonostante la contrazione del manifatturiero italiano, la produzione industriale dentale cresce dell’1%, superando 1,3 miliardi di euro. Dal 2011 il comparto registra un CAGR stabile del +5% e mantiene un livello di attività superiore di oltre il 30% rispetto al 2019. “Il 2024 è stato il primo vero anno di ‘nuova normalità’”, commenta Roberto Rosso, Presidente Key-Stone.
Anche l’export segna un risultato positivo: oltre 900 milioni di euro, +2% rispetto all’anno precedente. Il 55% delle esportazioni riguarda il segmento tecnologico, ma anche il comparto chimico-farmaceutico contribuisce in modo significativo. Fabio Velotti, Presidente UNIDI, sottolinea: “È un chiaro segno di maturità e capacità di adattamento. Dobbiamo continuare su questa strada, valorizzando le eccellenze del Made in Italy”.