Intervista a Margherita Costa di Geistlich Biomaterials Italia

La redazione di Doctor Os ha incontrato Margherita Costa, amministratore delegato di Geistlich Biomaterials Italia, per conoscere meglio questa azienda che da anni propone, con professionalità e competenza, biomateriali di riferimento in chirurgia rigenerativa.

 

Geistlich nasce più di un secolo fa come realtà svizzera diventata nel tempo una multinazionale: qual è oggi la fisionomia dell’azienda?
«Geistlich Pharma, pur essendo presente in oltre 90 paesi nel mondo con 10 filiali dirette nei mercati principali, è ancora di proprietà della famiglia Geistlich. Questo le permette di scegliere di investire nella ricerca anche di lungo periodo senza subire pressioni dagli investitori, che possono talvolta influenzare l’uscita dei nuovi prodotti. Geistlich continua la propria tradizionale vocazione per la ricerca e sviluppo, aumentando gli investimenti e proponendo sempre prodotti davvero innovativi.

Qual è il ruolo della sede italiana di Geistlich in questo contesto?
«Geistlich Biomaterials Italia è una filiale diretta di Geistlich Pharma e ha come mission primaria non semplicemente vendere, ma anche garantire che la qualità dei prodotti rimanga inalterata dalla produzione alla consegna. L’attività principale è comunque offrire agli utilizzatori un servizio all’altezza di tale qualità. A tal fine sia la casa madre sia tutte le filiali sono certificate ISO 9001, quindi il dentista sa di poter avere sempre il produttore al proprio fianco e al proprio servizio nella propria pratica quotidiana. Inoltre, ci facciamo portavoce, presso la casa madre, delle esigenze degli odontoiatri italiani e collaboriamo ai protocolli di ricerca con i nostri opinion leader. In questo modo contribuiamo allo sviluppo di prodotti innovativi e stabiliamo uno scambio delle conoscenze valorizzando le non poche eccellenze in odontoiatria del nostro Paese. Infatti, Geistlich Pharma gestisce in toto la produzione e la ricerca e sviluppo, mentre la ricerca clinica viene condotta in collaborazione con le figure di riferimento nelle varie realtà nazionali».

I vostri biomateriali Bio-Oss e Bio-Gide sono da anni molto diffusi presso gli operatori di un settore in continua evoluzione: quali sono le ragioni di questo successo?
«Chiaramente la chiave del successo è il fatto che funzionano e funzionano nel lungo periodo. Nel 2016 festeggiamo i 50 anni di Bio-Oss e Bio-Gide: il primo sul mercato da trent’anni e la seconda da 20, vantando oltre mille pubblicazioni ma soprattutto l’esperienza clinica di migliaia e migliaia di dentisti in tutto il mondo che riportano quotidianamente i risultati. Ogni 18 secondi viene utilizzato un biomateriale Geistlich in una chirurgia e questo non può essere un risultato solo del marketing, ma è proprio il successo clinico dei biomateriali a renderli prodotti di elezione».

Quanto è importante l’attività formativa per Geistlich?
«È fondamentale. Noi vogliamo essere veramente al fianco degli odontoiatri nella loro crescita professionale. Nel campo della chirurgia rigenerativa si utilizzano tecniche complesse e c’è sempre tanto da imparare. In Italia organizziamo una media di 140 corsi l’anno, praticamente un corso ogni due giorni, spaziando dalla parodontologia alla chirurgia avanzata, da incontri teorici a corsi con dissezioni anatomiche: l’obiettivo è offrire non solo un supporto per il migliore utilizzo dei nostri biomateriali, ma appunto contribuire alla crescita professionale dei nostri clienti».

“Linking science with practice” è il motto di Osteology Foundation, la fondazione scientifica sostenuta da Geistlich: vuole spiegare brevemente ai nostri lettori quali attività propone?
«La Fondazione Osteology è nata dal desiderio di un gruppo di ricercatori insieme a Peter Geistlich, il fondatore di Geistlich Biomaterials, di creare un legame diretto tra la ricerca clinica e universitaria e la pratica operativa, instaurando anche un contatto diretto con chi dopo può portare le innovazioni sul mercato, cioè l’azienda. Il motto della Fondazione Osteology, appunto linking science with practice, parte dalla ricerca pratica per arrivare alle esigenze dei clinici e sviluppare prodotti di reale utilità per l’odontoiatra. Il Consiglio della Fondazione è formato da tre comitati: formazione, scienza e comunicazione. Per la Fondazione è molto importante formare nuovi ricercatori, che rappresentano il futuro della ricerca, quindi ogni anno vengono concesse tre sovvenzioni per giovani ricercatori e anche per scienza e ricerca su protocolli di ricerca innovativi e idee originali che con questi finanziamenti possono arrivare a dei risultati. Vengono organizzati corsi a moduli per apprendere come organizzare un protocollo di ricerca o effettuare una ricerca clinica. Infine vi è la parte di comunicazione, come i simposi internazionali, di cui il prossimo si terrà dal 21 al 23 aprile a Montecarlo. Si tratta di un evento importante che richiama sempre molti partecipanti data la qualità dei relatori e l’interesse dei contenuti».

Quali sono le prospettive future di Geistlich?
«In Italia in particolare stiamo lavorando molto per offrire ai nostri clienti nuovi strumenti per la comunicazione col paziente. Spesso, infatti, l’odontoiatra ha difficoltà a spiegare l’importanza di effettuare una rigenerazione ossea e quanto questa possa influire nel lungo periodo sul risultato della terapia implantare o parodontale. Abbiamo perciò attivato collaborazioni per corsi di formazione e strumenti di comunicazione per supportare il dentista in questa delicata fase del rapporto con il paziente in modo da riuscire a fargli comprendere l’importanza della chirurgia rigenerativa».

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