Radiodiagnostica differenziata (tomografia)

Gordon J. Christensen
CR Clinicians Reports
Sept 2015; 8 (9)

Un apparecchio a fascio conico 3D (tomografia) può essere usato comunemente in ambulatorio, con risultati sorprendenti.
È indicato usare la radiodiagnostica a fascio conico quando quella a 2D non dà informazioni sufficienti, adeguate al piano di trattamento.
Non sostituisce l’apparecchio radiografico 2D, che continua ad essere utile per le bitewing, per le periapicali, per le panoramiche, ma provvede a fornire altre e diverse prospettive e ricostruzioni anatomiche 3D.
Il maggior investimento per qualche dentista è una possibilità e un potenziale riferimento per altri colleghi sprovvisti dello strumento.
In molti casi la tomografia ha una precisa indicazione:

  • pianificazione di impianti;
  • terapia endodontica, in conservativa;
  • ritenzione di cibo;
  • denti inclusi;
  • localizzazione del nervo mandibolare inferiore;
  • localizzazione di lesione odontogena;
  • patologie caratteristiche;
  • localizzazione del seno;
  • ricostruzione chirurgica;
  • valutazione trauma;
  • valutazione ATM.

Le difficoltà nell’interpretazione delle immagini sono solo iniziali, così come la capacità di produrre immagini di buona qualità, sono superabili con un minimo di esperienza.

Conclusioni
Tutti i dentisti hanno bisogno di tomografie o radiografie 3D.
Le radiografie a fascio conico 3D hanno indicazione precisa, quando necessitano più informazioni per attuare la pianificazione di una terapia articolata.
Le radiografie a 2D restano utili in molte situazioni e precedono quelle a 3D.
Con accreditati corsi di educazione continua e selezionando qualificati radiologi si possono affinare le interpretazioni delle nostre radiografie 3D. ●

A cura di: Alessandro Canton