Nel trasmettere al mio commercialista le parcelle emesse di piccolo importo mi richiede sempre di precisare se sono incassate totalmente. Ma cambia qualcosa?

La richiesta nasce da esigenze di doverosa precisione. Se si utilizza ai fini delle imposte dirette, in regime di contabilità semplificata (regime ordinario in assenza di opzioni e di regimi agevolati), il registro degli incassi e dei pagamenti, occorre annotare cronologicamente sia le spese inerenti la professione che gli incassi indicando gli estremi del documento e le generalità del soggetto che ha ricevuto/effettuato il pagamento oltre una serie di altre specifiche indicazioni. L’utilizzo alternativo dei registri IVA sostituisce lo stesso registro attraverso una separata indicazione degli incassi e dei pagamenti. Per le fatture attive (anche parcelle) e passive sotto i 300 Euro è permessa una registrazione cumulativa. Tale possibilità agevola la registrazione ma può essere fatta, come specifica anche una Risoluzione dell’Agenzia delle Entrate (n. 80/E del 24/07/2012), solo se l’importo in fattura è integralmente pagato/incassato, altrimenti si deve procedere ad una registrazione singola. Il documento riepilogativo mensile che viene registrato avrà la data dell’ultima fattura e conterrà, appunto, tutte le fatture/parcelle riepilogate. Se il pagamento è parziale occorre procedere a annotazione separata della parcella. Le comunicazioni recentemente introdotte al sistema della tessera sanitaria, se affidate al proprio commercialista, determinano l’insorgere di un ulteriore esigenza. È infatti necessario conoscere il cliente che ha sostenuto la spesa (per esempio per i figli minorenni) e se è stato pagato per poter procedere a corrette comunicazioni. ●

A cura di: Carlo Pasquali