L’
obiettivo di questo caso clinico è quello di descrivere una tecnica chirurgica che permette l’avulsione dell’ elemento fratturato e il contestuale posizionamento di un impianto.
MATERIALI E METODI
La paziente si presenta in urgenza per la frattura dell’elemento 1.2 con segmento radicolare in sede. I tessuti sono in stato di salute e gli elementi residui presentano sondaggio fisiologico e buon attacco parodontale. D’accordo con la paziente si decide di effettuare un impianto post-estrattivo in posizione 1.2.
FASE OPERATIVA
In una prima fase si esegue un’incisione ai fini di allestire un lembo per accedere alla cresta ossea e si procede con l’estrazione del resto radicolare dell’elemento 2.1. A questo punto si inizia la preparazione dell’alveolo implantare eseguendo il passaggio della fresa lanceolata e della fresa pilota a 13 mm di profondità sulla cresta ossea. Successivamente si verifica il parallelismo e si procede con il passaggio delle frese di Ø 3.30 e Ø 3.75 a 13 mm di profondità. Al termine della preparazione dell’alveolo implantare si procede con l’inserimento dell’impianto. Dopo aver posizionato il tappo di chiusura, utilizziamo granuli di innesto osseo sintetico per ricoprire il deficit vestibolare, posizioniamo una membrana riassorbibile e suturiamo. In sede chirurgica si decide di dilazionare il carico e di posizionare, momentaneamente un provvisorio di tipo Maryland.
A distanza di sei mesi eseguiamo una radiografia endorale che mostra un ottimo livello di cresta ossea, senza segni di riassorbimento. A questo punto procediamo alla scopertura dell’impianto per applicare un provvisorio avvitato. Dopo quindici giorni il laboratorio odontotecnico ci consegna una struttura in metallo che, dopo la prova e la scelta del colore, viene rivestita in ceramica e consegnata alla paziente.
RISULTATI
Dopo un follow-up di 2 anni si nota un’ottima stabilità dei tessuti molli e dall’esame radiografico di controllo si apprezza un eccellente mantenimento dei livelli ossei perimplantari.
CONCLUSIONI
Da questo case report si può evincere che il posizionamento di impianti post-estrattivi è una valida soluzione nei casi di fratture dentali. Questa tecnica è indicata in assenza infezione acuta a carico dell’alveolo post-estrattivo.










