La formazione, strumento fondamentale per il tuo successo personale e professionale

Mi ricordo che all’università, duranti gli anni di studio “matto e disperatissimo” come definito dal Leopardi, pensavo sempre dentro di me: “Non appena mi laureo, basta! Non studio più. Non aprirò mai più un libro in vita mia, sono sazio di letture, ho dato tutto!”

Ripensandoci ora, tutto questo mi sembra irreale. Questo è il sentimento di chi considera lo studio come unico fine per superare degli step: passare un esame, poi l’altro, poi l’esame di laurea, infine quello di abilitazione. Spesso chi studia così lo fa soltanto per ricompensare i sacrifici dei genitori che ci mantengono all’università, per renderli fieri dei risultati che raggiungiamo, e dell’elevazione sociale che questi portano, a noi, e a loro. Per mio conto, da quando ho intrapreso la libera professione, nel 1988, ho iniziato a ragionare in maniera diversa. Ho scoperto un nuovo mondo, meraviglioso e complesso allo stesso tempo, che negli anni di studio non avevo mai pensato esistesse, e al quale nessuno mi aveva preparato. È stato in quel momento che ho capito che era venuto veramente il momento di cambiare mentalità!

Nei primi anni dopo la laurea ho dedicato l’impegno dello studio solo ed esclusivamente al lato professionale della odontoiatria: dalla conservativa alla endodonzia, dalla chirurgia alla protesi, dalla cultura della gnatologia all’ortodonzia e tanto altro ancora.

Essere preparati alle inevitabili evoluzioni della vita significa continuare a studiare per diventare più forti come esseri umani e come professionisti, significa osservare con attenzione ciò che succede nel mondo e cambiare di conseguenza, ed essere in grado di vivere con consapevolezza e determinazione la propria vita personale e professionale

Era un mondo sconfinato, affascinante, da scoprire in tutte le sfaccettature. Materie per il cui apprendimento era assolutamente necessario armarsi di coraggio e pazienza e riprendere a studiare. Mi son trovato ad acquistare libri di 300/400 pagine, e leggerli tutti d’un fiato, insaziabilmente, e questo senza dover fare come durante gli anni dell’università un esame finale durante il quale il professore di turno mi avrebbe valutato, ma con il solo fine di acquisire le conoscenze necessarie per continuare a migliorarmi nella mia professione. In quei momenti l’unico pensiero che si affacciava continuamente nella mia mente era: “Se non continui a studiare per migliorarti, non potrai mai diventare bravo in niente”.

Ho avuto la fortuna di sperimentare gli effetti di tutto questo sulla mia vita, professionale e privata. Ho scoperto che la formazione continua è uno dei pilasti della vita di successo di ognuno di noi.  Più andavo avanti con gli studi e più la mia sete di sapere cresceva. Ma ho anche capito che la scuola, l’università, i corsi post-laurea, quelli professionalizzanti, i master e tutto ciò che in qualche modo gira attorno al mondo odontoiatrico non bastavano a fare di me un professionista affermato. I canonici percorsi di aggiornamento, che comunque tutti dobbiamo fare durante l’anno per ottenere gli ECM e mantenere valida l’iscrizione all’Ordine, non sono ciò che io intendo ora, dopo trentacinque anni di professione, con ‘formazione’.  La ‘mia formazione’, quella che ho scelto di seguire sia per me che per i miei collaboratori, è un percorso diverso che avvolge una sfera molto vasta, ricca di materie utili, non solo alla istruzione professionale odontoiatrica, ma comprende competenze avanzate di amministrazione e fiscalità del budget dello studio, di management aziendale, di gestione del personale e del marketing, e molto altro. Infatti, la formazione che mi piace continuare negli anni, abbraccia anche molti aspetti atti al miglioramento delle nostre caratteristiche di esseri umani, meglio definita come: “crescita personale”.

Come dice Linus di Peanuts: “A volte non basta cambiare pagina, bisogna proprio cambiare libro!”. Il primo a intraprendere un simile percorso formativo, all’interno del mio studio, sono stato io. 

Ho iniziato a frequentare corsi diversi, a studiare materie che non conoscevo. Ho modificato il modo di concepire la mia vita e la mia professione imparando a pensarmi non più solo come medico e odontoiatra, o come titolare di studio, ma anche come uomo che vive nel mondo insieme ad altre persone. Non l’ho fatto da solo, ho stimolato i miei collaboratori a fare altrettanto e ho ottenuto risultati superiori alle più rosee aspettative. E come leader del nostro staff ho dovuto “dare il buon esempio”. 

Ho dimostrato attraverso le mie azioni e il mio modello di vita quanto fosse importante mettere in pratica quanto studiato nei percorsi formativi di crescita personale. La mia evoluzione positiva, il mio processo di auto miglioramento sono diventati così la molla che ha spinto i componenti dello staff a fare altrettanto. Naturalmente i corsi frequentati da me sono stati solo in parte gli stessi frequentati dai miei collaboratori. Questo perché ognuno di noi è diverso dall’altro, con le proprie caratteristiche personali e il proprio vissuto. Per ognuno di loro ho individuato dei percorsi di studio ad hoc, volti egualmente a favorire una crescita continua e costante, che li portasse ad essere sempre persone straordinarie, capaci di mettersi in discussione e trasformare quegli aspetti di sé che apparentemente sono di ostacolo, in prove da superare per la completa realizzazione personale.  Ognuno di noi ha delle specifiche aree nelle quali presenta delle insufficienze, delle mancanze, e queste sono diverse da uno all’altro. I percorsi di studio devono necessariamente essere diversi per ogni persona, per far sì che ognuno di noi lavori e si migliori negli specifici ambiti in cui ha delle carenze. Gli anni di studio mi hanno portato a una importante conclusione: non esiste per nessuno di noi un momento nel quale poter dire “sono perfetto e capace di affrontare tutto quello che la vita mi porrà dinanzi”. L’evoluzione della vita stessa, il suo essere in continuo mutamento fa sì che, come sosteneva il filosofo presocratico Eraclito, “non ci immergiamo mai due volte nello stesso fiume”, intendendo con quest’assunto che noi non siamo mai gli stessi e che non sono le stesse nemmeno le acque del fiume che scorre. 

Essere preparati alle inevitabili evoluzioni della vita significa continuare a studiare per diventare più forti come esseri umani e come professionisti, significa osservare con attenzione ciò che succede nel mondo e cambiare di conseguenza, ed essere in grado di vivere con consapevolezza e determinazione la propria vita personale e professionale.  Alla formazione, mia e dei miei collaboratori, riconosco l’ineguagliabile merito di averci resi professionisti di successo, capaci di affrontare le sfide sempre diverse che in questi difficili anni ci stiamo trovando ad affrontare.