Il desiderio di riunirsi nuovamente in presenza dopo due anni difficili condizionati dalla pandemia da Covid-19, un programma scientifico di altissimo livello, una sede universitaria prestigiosa, una location nel pieno centro di Bologna, accogliente e facile da raggiungere, l’entusiasmo trascinante dei giovani sono stati gli ingredienti che hanno portato 2400 presenti al 29° Congresso nazionale del Collegio dei Docenti Universitari di discipline Odontostomatologiche.

Questo dato, unito ai 704 poster presentati e alla rappresentanza di tutte le scuole odontoiatriche italiane, certificano una edizione da record sotto tutti i punti di vista. Ma ancora più significativo è stato il clima che, a detta di tutti, si è respirato: freschezza ed entusiasmo dei giovani, serenità generalizzata, collaborazione e condivisione di problemi e soluzioni, capacità di confronto pacato e costruttivo. Oggettivamente non si poteva sperare di meglio.

Le eccellenze dell’odontoiatria italiana esistono da sempre, ma oggi è sempre più tutto il comparto che sta crescendo in termini di qualità, affidabilità, impegno e risultati. E questo ci viene ampiamente riconosciuto anche dall’esterno.

L’elemento accademicamente più rilevante è stato senza dubbio la presentazione della nuova laurea abilitante in odontoiatria e protesi dentaria, corso che esiste da 42 anni e con un livello di preparazione teorica ottimo in tutte le sedi universitarie italiane.

Ora siamo tutti fortemente motivati a non perdere questa occasione storica per il definitivo salto di qualità della formazione pratica. A partire dal prossimo anno accademico, ogni sede universitaria si impegnerà a garantire e certificare, al massimo tra 5 anni, la possibilità di far svolgere il tirocinio, come primo operatore (30 CFU del cosiddetto tirocinio pratico valutativo), per almeno 600 ore a ciascuno studente.

Un corso di laurea con 50 iscritti dovrà quindi garantire almeno 30.000 ore/anno di tirocinio per il solo sesto anno di odontoiatria: ciò significa che, pur nella variabilità delle ore giornaliere di utilizzo dei riuniti, saranno ragionevolmente necessari almeno 20 riuniti che lavorano a tempo pieno solo con gli studenti del 6 anno.

Finalmente, avremo la certezza che tutti i neolaureati avranno la possibilità (e l’obbligo) di completare un’adeguata preparazione pratica, garanzia di sicurezza e qualità di cure.
Una grande sfida ma anche una grande opportunità.

Relativamente agli altri corsi di studio, il professor Sileri e il professor Gherlone hanno aggiornato la comunità accademica su come stiano proseguendo speditamente le attività per ottenere l’accreditamento delle scuole di specializzazione di area odontoiatrica, mentre una riflessione è stata fatta sulla numerosità degli iscrivibili ai corsi di laurea in igiene dentale.

Il numero di igienisti dentali in servizio è sottodimensionato rispetto alle esigenze. Ciononostante, in alcuni casi, gli ordini professionali ne chiedono la ulteriore riduzione. Mi pare di rivedere il miope atteggiamento di quando discutevamo degli iscrivibili a medicina e chirurgia, infermieristica o alle scuole di specializzazione di area medica, salvo poi piangere dopo pochi anni, lacrime amare per la carenza di professionisti.

Dobbiamo programmare sulla base dei dati e delle esperienze, non di piccoli calcoli di breve respiro.

L’accademia odontoiatrica italiana è coesa e fortemente motivata a raggiungere gli obiettivi di qualità che si è posta e il 29° Congresso nazionale del Collegio dei Docenti lo ha pienamente dimostrato.