Ci si potrebbe chiedere il motivo per il quale ad un’igienista dentale sia stato richiesto di redigere un editoriale relativo all’attuale momento pandemico.
Da oltre un anno, la pandemia da infezione SARS-CoV-2 è presente a livello globale, portando profondi mutamenti, politici, sociali economici e di conseguenza professionali.

Tutto il comparto odontoiatrico, nessuno escluso, è stato chiamato a rispondere prontamente ai cambiamenti richiesti dall’evoluzione del periodo pandemico.
Un ruolo centrale è stato svolto dal Comitato tecnico scientifico centrale del ministero della Salute, il quale ha validato le indicazioni operative redatte dal tavolo satellite sul comparto odontoiatrico.

Tali indicazioni si sono dimostrate pienamente efficaci, infatti si sono registrati solo l’uno per cento dei contagi tra gli odontoiatri e lo 0,25% tra gli igienisti dentali, dati confortanti se supportati anche dal rapporto INAIL che evidenzia nessun caso di contagio tra le assistenti alla poltrona.

Il 5 novembre 2020, il capo di gabinetto del ministero della Salute ha emanato il decreto per istituire il nuovo tavolo tecnico sull’odontoiatria, un ulteriore passo per allinearsi al veloce cambiamento. I massimi esponenti in rappresentanza di SUMAI, ANSOC, CSS sono stati cooptati ad allargare il tavolo precedente, insieme al presidente dell’albo degli igienisti dentali al fine di occuparsi di tematiche di odontoiatria sociale.

Non c’è ricordo di un periodo storico come quello attuale in cui lo Stato e i ministeri chiedono a tutto il comparto indistintamente uno sforzo comune, volto ad un unico obiettivo.

Uno sforzo che dapprima ci ha visti coesi a contrastare la diffusione del nuovo SARS-CoV-2 all’interno degli ambulatori per la tutela della salute dei nostri pazienti attraverso l’adozione dei protocolli di sicurezza contenuti nelle indicazioni operative ministeriali. Ad esempio, nelle realtà complesse dal punto di vista cautelativo della sicurezza, come la Dental School dell’Ospedale San Raffaele di Milano, viene effettuato un doppio triage, si ricorre a DPI specifici, vengono rispettati i distanziamenti nella sala d’attesa e negli spazi comuni e viene applicata la rimodulazione del flusso di lavoro e delle attività operative e di sanificazione.

Con la promulgazione del DGR 3777 della Regione Lombardia è stato chiesto ai professionisti del settore dentale, nessuno escluso, di essere parte attiva del “contact tracing”, chiedendo a odontoiatri e igienisti di eseguire test antigenici rapidi per arginare l’avanzamento del virus.

All’interno del dipartimento di odontoiatria del San Raffaele, l’istituzione della “COVID SAFE AREA” ha permesso di registrare su più di 3000 tamponi eseguiti ad oggi lo 0,3% di casi di positività. Un dato che ci ha consentito di riprendere le attività in serenità e sicurezza per docenti, operatori, studenti under e post-graduate e personale sanitario che gravitano all’interno della struttura.

Einstein diceva: “da ogni difficoltà nasce un’opportunità”; l’attuale situazione difficile sicuramente ha cambiato la percezione dell’importanza della professione medica, da un lato nell’adottare tutti i cambiamenti imposti dalla pandemia (telemedicina, adozione di DPI e percorsi specifici per i pazienti), che resteranno e richiederanno competenze sempre più specifiche, e dall’altro nell’essere parte attiva di questa battaglia contro il SARS-CoV-2.
Presso il nostro ospedale San Raffaele è stato istituito un ambulatorio multidisciplinare per seguire nel loro percorso di riabilitazione i pazienti precedentemente ricoverati per il Covid-19 e poi dimessi, a cui gli igienisti del centro di igiene orale del dipartimento di odontoiatria, accompagnati da un’odontoiatra, hanno partecipato per effettuare un esame obiettivo extra e intra orale. È stato poi istituito per i pazienti “post-Covid” un percorso dedicato all’interno di un protocollo sociale presso la Dental Clinic del dipartimento di odontoiatria per provvedere a 360° alla loro salute orale.

Questo progetto sociale ha conferito un’attenzione clinica per la salute orale dei pazienti definiti post-Covid evidentemente influenzata dall’infiammazione prolungata sistemica e ha permesso al team odontoiatrico di lavorare a contatto stretto con i nostri medici, impegnati senza sosta nella battaglia contro il virus da ormai un anno.

Non per ultimo ha apportato nuove conoscenze scientifiche nel settore odontoiatrico riguardo alle conseguenze a livello del cavo orale della patologia Covid-19, principalmente riscontrate a carico delle ghiandole salivari e in termini di infiammazione. Questi dati importanti hanno permesso di creare dei protocolli specifici di cura per i pazienti post-Covid al fine di avere un miglioramento della salute orale e quindi della salute sistemica, come riporta la letteratura scientifica ad oggi.

L’ultima chiamata per il settore odontoiatrico tutto, non di minor importanza, è quella per il supporto alla campagna vaccinale. Gli odontoiatri e gli igienisti dentali sono stati precettati dall’ospedale San Raffaele del Gruppo San Donato in accordo con la Regione Lombardia per contribuire alla campagna vaccinale presso la struttura di Novegro a Milano.

Questi piccoli “pezzi” di un anno difficile di pandemia sono parte di un puzzle costruito con impegno, pronta risposta e instancabile fatica da parte di tutte le componenti del mondo odontoiatrico. ●