Terapia protesica: il ruolo dell’AIOP nella diffusione della cultura scientifica

La redazione di Doctor Os intervista il dottor Carlo Poggio, Presidente Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica (AIOP)

Dottor Poggio, l’AIOP nel 2019 taglia il traguardo dei suoi quarant’anni dall’istituzione. Come intendete celebrare tale importante avvenimento?

Per l’occasione dei suoi quarant’anni l’Accademia Italiana di Odontoiatria Protesica ha deciso di impostare i consueti programmi scientifici con un’attenzione particolare alla sua storia, a quella della protesi, ed al successo a lungo termine dei trattamenti protesici.
In un momento di forte trasformazione del panorama protesico, con la costante introduzione da alcuni anni di nuove tecniche digitali e con il cambiamento progressivo e a volte repentino di procedure consolidate da decenni, crediamo come società scientifica di riferimento per la protesi che sia importante abbracciare queste innovazioni, forti della conoscenza dei fondamentali della terapia protesica.

A Riccione il 5 e 6 aprile tratteremo il tema del successo a lungo termine in due giorni in cui celebreremo il nostro 40° compleanno (7 aprile del 1979 è la data di fondazione dell’Accademia).

Oggi abbiamo molte nuove tecnologie disponibili in protesi sia dal lato clinico che da quello odontotecnico; ovviamente non abbiamo dati a lungo termine riferiti a queste nuove tecnologie, possiamo e dobbiamo guardare al nostro passato recente e meno recente per identificare quei parametri che hanno contribuito al successo a lungo termine con i metodi utilizzati.

Si tratta il più delle volte di parametri biologici, biomeccanici, di selezione del paziente e di impostazione dei piani di trattamento.

Pur cambiando tecnologie e flussi di lavoro il rispetto di alcuni principi di base, vere e proprie regole fondamentali della terapia protesica, è certamente alla base di una previsione di successo anche con le nuove tecnologie.

Sempre a Riccione, in una giornata innovativa, tre approcci differenti saranno messi a confronto nella risoluzione progettuale digitale dello stesso caso clinico nella sessione Digital Dentistry@AIOP, ormai da quasi dieci anni una costante dei nostri eventi.
Nel corso dell’anno affronteremo poi durante il Congresso internazionale di Bologna, il 21-23 novembre, il tema della terapia protesica in relazione alla salute generale.

A volte oggi si tende, soprattutto nei paesi in cui la prevenzione ha raggiunto gli obiettivi di limitare il danno delle patologie dentali e parodontali, a considerare la terapia protesica solo come un restauro estetico di problemi limitati alle usure dentali ed agli inestetismi.

La terapia protesica in senso ampio non è quasi mai puramente un trattamento estetico, un trattamento limitato al ripristino di piccole problematiche della bocca: molto spesso, infatti, si tratta di ripristinare vere proprie amputazioni dell’organo della masticazione.

In questo senso l’impatto sulla salute complessiva dell’individuo è assolutamente rilevante.

Abbiamo radunato un panel di esperti internazionali per trattare questo argomento che ci coinvolge in una relazione che va dai problemi di gestione del paziente più fragile (il portatore di protesi totale), ai problemi di percezione psicologica del sorriso (l’impatto delle terapie in un contesto culturalmente molto attento all’estetica).

Il congresso di Bologna sarà preceduto da un corso precongressuale con il ritorno di Gerard Chiche, un amico di AIOP da molti anni, che tratterà con la consueta maestria la gestione di trattamenti protesici con valenza estetica, illustrando come l’innovazione digitale possa consentire di raggiungere eccellenza estetica assieme a maggiore efficienza di flusso.

Il dottor Chiche sarà in coppia con un odontotecnico, come di consueto negli eventi AIOP, Aram Torosiam, molto competente in ambito di tecnologie digitali e materiali ceramici.

Oltre agli eventi di Riccione e di Bologna, l’Accademia riproporrà il consueto corso annuale, giunto alla sua ottava edizione, che tratta di un’impostazione razionale ampia al mondo del trattamento protesico per un pubblico di partecipanti esperti e meno esperti.

Nel corso del Closed Meeting di giugno riservato ai soci attivi affronteremo i nostri quarant’anni da un punto di vista di progettualità, di strategie di comunicazione e di cultura odontoiatrica protesica per i prossimi anni.

Al giorno d’oggi qual è, per un professionista, il valore aggiunto che deriva dall’iscrizione ad una società scientifica come l’AIOP?

Ebbene, le principali società scientifiche italiane sono nate tutte nello stesso periodo storico, un periodo molto diverso da quello attuale, in cui l’odontoiatria italiana fece un eccezionale sforzo in una situazione di offerta formativa molto limitata (non esistevano i corsi di laurea), producendo i presupposti per un livello qualitativo oggi impressionante.

Questo livello qualitativo tuttora fa sì che nel mondo intero l’odontoiatria italiana figuri costantemente tra le massime eccellenze in ogni disciplina, e la protesi non è certamente un’eccezione.

Oggi il panorama rispetto a quarant’anni fa è completamente cambiato, gli studenti ricevono una preparazione universitaria molto più attenta, molto più documentata nelle singole aree, inoltre al di fuori dell’università esistono numerose realtà che propongono formazione, quella che oramai chiamiamo continuing education.

Una società scientifica ha la capacità di garantire ai propri iscritti la qualità scientifica culturale e soprattutto clinica delle proprie manifestazioni; una società scientifica è gestita da colleghi che hanno dedicato parte del loro tempo ad approfondire la formazione in campi specifici, il risultato di questo lavoro è una formazione autorevole e indipendente.

In ogni società scientifica sono ovviamente partner fondamentali le aziende produttrici di materiali odontoiatrici, non potremmo lavorare senza questi materiali, non potremmo ad esempio pensare di fare formazione su nuove tecnologie senza collaborare pienamente con chi queste tecnologie sviluppa e produce. I consigli direttivi e le commissioni scientifiche rendono, poi, l’organizzazione istituzionalizzata e gestita secondo criteri di trasparenza e di rinnovamento, fornendo a qualsiasi clinico garanzia di autorevolezza ed indipendenza.

In questo senso iscriversi a una società scientifica non è solo pagare una quota che dà accesso ad eventi di assoluto valore (la quota annua AIOP fino a marzo, con 390 euro, dà accesso a due eventi congressuali completi più un corso precongressuale), ma vuole dire portare un contributo perché questa autorevolezza e indipendenza continui negli anni.

Significa entrare a far parte di una storia a cui progressivamente avvicinarsi come semplici spettatori, per poi poter pensare di dare il proprio individuale contributo. Abbiamo bisogno di tutti perché questo continui.

Abbiamo alle spalle quarant’anni in cui abbiamo, senza falsa modestia, scritto la storia dell’odontoiatria protesica italiana: partecipare oggi a questa storia equivale a contribuire a scrivere il futuro della protesi in Italia e nel mondo in un periodo di straordinari cambiamenti. ●

save the date

XI MEETING MEDITERRANEO
Riccione, 5 e 6 Aprile 2019

Il 5 e 6 aprile 2019 a Riccione ci incontreremo per il Meeting Mediterraneo in eccezionale concomitanza con la ricorrenza il 7 aprile dei quarant’anni di AIOP, 40 anni densi di cultura, professionalità, condivisione, amicizia. Se il tempo è una delle misure di un successo la storia dell’Accademia è certamente la storia di un successo lungo 40 anni.

Ma la storia clinica offre numerosi esempi di terapie con follow-up ultradecennali, 25, 30 e più anni, dai classici casi di Morton Amsterdam in poi, e abbiamo pensato che 40 anni sono anche l’ordine di grandezza di un ipotetico successo terapeutico a lunghissimo termine, un tempo ideale a cui tendere come durata di un lavoro protesico.

Da qui l’idea alla base del tema di questa edizione del Meeting Mediterraneo AIOP: “Il segreto del successo”.

Abbiamo chiesto ad alcuni relatori di condividere con i nostri soci i criteri che sono associati nella loro esperienza clinica al successo a lungo termine, criteri biologici, biomeccanici, progettuali.

Carlo Poggio
Presidente AIOP

Vincenzo Castellano
Dirigente AIOP