cambio di attività e richiesta bonus Decreto Sostegni

contributo a fondo perduto

Ho cessato la mia attività libero professionale in campo medico, per la quale usufruivo del regime forfettario, nel febbraio di questo anno, per prestare servizio come dipendente di una struttura sanitaria privata. Posso tuttavia richiedere il “bonus” previsto dal Decreto Sostegni e, poiché ho cambiato banca, indicare per l’accredito un conto del mio coniuge su cui sono delegata ad operare?

Il Decreto Sostegni, ovvero il D.L. 41/2021, prevede che l’Agenzia delle Entrate provveda all’erogazione di una cifra a fondo perduto a favore del contribuente, ovvero, per scelta irrevocabile del contribuente, di utilizzare l’importo del bonus quale credito di imposta.

Viene superato il vincolo dei precedenti decreti che riservava i contributi a fondo perduto a vantaggio di specifici codici ATECO. Ad oggi tra i beneficiari rientrano anche i professionisti e l’erogazione avviene in un conto corrente intestato o cointestato al contribuente (non anche se si è solo delegati ad operare).

Nel modulo di domanda si autorizza espressamente l’Agenzia delle Entrate a verificare che l’IBAN indicato per l’accredito delle somme sia intestato al contribuente. Essa vi provvede comunicandolo all’Istituto di credito/poste per ottenere una conferma di intestazione.

Presupposto per l’ottenimento del bonus è la perdita di almeno il 30% del fatturato medio nel 2020 rispetto a quello del 2019. Nella circolare dell’Agenzia delle Entrate (n.5/E del 14 maggio 2021 punto 3.1) si indica come calcolare la riduzione di tale fatturato per i soggetti che operano in regime forfettario.

Purtuttavia, nel caso prospettato, l’attività risulta cessata alla data di entrata in vigore del decreto in questione (23 marzo 2021), per cui non può essere richiesto il bonus a fondo perduto.

Del pari risulta precluso l’ottenimento a coloro che abbiano avviato l’attività dopo l’entrata in vigore del provvedimento normativo.