Professor Vescovi, lei si occupa da tanti anni di nuove tecnologie nel campo odontoiatrico e chirurgico. Con quali finalità nasce questo nuovo testo?
Spesso si parla comunemente di tecnica e di tecnologia come sinonimi, ma “nuove tecniche” e “nuove tecnologie” non sono la stessa cosa. Le prime nascono dal chirurgo o dal clinico, dalla sua esperienza e dalla sperimentazione clinica; le seconde, invece, spesso nascono al di fuori della medicina e chirurgia e poi vengono successivamente applicate ad essa in virtù di particolari intuizioni. La storia del laser è un esempio perfetto di come scienza e tecnologia riescano a scambiarsi conoscenza ed evolvere una grazie all’altra. Da quella che era considerata una pura speculazione teorica si è riusciti a progettare e realizzare una nuova sorgente di radiazione che a sua volta ha consentito di dar vita a nuove ricerche scientifiche che, come risultato, hanno portato all’esplorazione di fenomeni naturali di cui prima si ignorava addirittura l’esistenza. Convenzionalmente l’inizio della storia del laser risale ad oltre in secolo fa, nel 1916. Albert Einstein, nel suo lavoro “Zur Quantum Theories der Strahlung”, ne descrisse all’epoca il principio base dell’emissione stimolata. La teoria della relatività inseriva una variazione del concetto del trasferimento di energia: la luce può essere assorbita dalla materia e la materia eccitata può emettere luce. Il testo è stato realizzato grazie al prezioso apporto dei più grandi specialisti italiani del settore, riconosciuti opinion leaders in Italia e all’estero. Nell’opera abbiamo inteso condurre il lettore ideale che parte dalle origini storiche, mostrare il fascino di come idee e intuizioni astratte, nate centinaia di anni fa, abbiano portato alla realizzazione di apparecchiature reali con specifiche indicazioni cliniche e di quali siano ancora i potenziali sviluppi futuri della tecnologia laser.
A chi è diretto questo testo?
Il testo è diretto a tutti quei professionisti che sentono il desiderio di dirimere dubbi e incertezze sull’impiego di questa singolare tecnologia in uno specifico settore dell’odontostomatologia, ma anche per i neofiti che intendono capire realmente a cosa può servire un laser, o meglio “i laser”. Ho pensato ad un percorso estremamente schematico e didattico per soddisfare anche le esigenze di studenti del corso di laurea in odontoiatria e igiene dentale che sentono parlare del laser in qualche ambito specialistico, ma che non ricevono un’informazione globale e di tutti i colleghi che seguono i corsi di perfezionamento e master nelle nostre università. Il testo ha volutamente un taglio clinico-pratico: vengono riportati molti casi, nei diversi settori specialistici dell’odontostomatologia, proposti e risolti con l’ausilio del laser. In nessun capitolo si leggerà che il laser fa miracoli, ma piuttosto si scoprirà il perché si è utilizzato il laser al posto di altri strumenti. L’obiettivo di questa opera è di fornire informazioni preziose sulle migliori indicazioni di una lunghezza d’onda in una specifica condizione clinica.
Come è strutturato il libro?
In questo libro si vogliono illustrare i principi di funzionamento e di applicazione della tecnologia laser nei campi complessi dell’odontostomatologia, ma non solo. Abbiamo inserito le basi biofisiche del laser, elementi imprescindibili da una razionale scelta di lunghezze d’onda e parametri operativi. Si è dato ampio sviluppo ad un tema in fase di continuo studio ed aggiornamento: l’effetto fotobiomodulante che il laser è in grado di indurre nel distretto oro-maxillo-facciale. Si parte dagli effetti germicidi, passando per la riduzione del dolore e dei disagi post-operatori, alla promozione dei processi di riparazione, alla potenziale combinazione con emo-componenti e cellule staminali. Troverete capitoli interamente dedicati alle applicazioni del laser in odontoiatria conservativa e pediatrica, protesi, parodontologia, implantologia, ortodonzia, traumatologia ed estetica dentale e periorale, con specifici riferimenti a tecniche diagnostiche che utilizzano la luce nell’oncologia e chirurgia orale. Nel testo compaiono specifici riferimenti sui vantaggi della tecnologia laser negli special needs e in particolari nuovi campi di applicazione, come i disturbi del sonno e le roncopatie. L’odontoiatra si è trovato per il terzo anno ad operare nella pandemia da Covid-19: abbiamo sentito la necessità di inserire un capitolo sull’impiego razionale del laser in questo peculiare momento storico mondiale. Il percorso si conclude ponendo l’attenzione del lettore su aspetti sostanziali che il professionista dovrà necessariamente affrontare quando intenderà utilizzare queste apparecchiature: le norme di sicurezza, gli aspetti medico-legali e le implicazioni che l’inserimento di nuove tecniche operative comportano sull’organizzazione dell’attività libero-professionale, sulle dinamiche all’interno dello studio e sul rapporto medico-paziente. Ogni capitolo di questo libro intende affrontare in maniera “laica” i pregi, ma in certi casi anche i difetti, della tecnologia laser in ogni specifico campo dell’odontostomatologia, basandosi sull’analisi della letteratura scientifica e sulla personale esperienza di esperti specialisti del settore.
Quali sono i possibili vantaggi attuali e futuri dell’impiego del laser in odontostomatologia rispetto ad altre tecniche e tecnologie?
Il laser è diventato uno strumento importante (e per certi versi insostituibile) nell’attività odontoiatrica. In un suo famoso editoriale la grande studiosa di biomodulazione laser, Tina Karu, asseriva che è giunto il tempo di considerare la biomodulazione laser al pari delle altre forme di terapia medica, tali sono i risultati clinici e gli studi presenti in letteratura internazionale da oltre quarant’anni che confermano l’utilità di questa tecnologia. Il laser accelera la guarigione dopo intervento chirurgico e migliora il decorso postoperatorio riducendo dolore, gonfiore ed ecchimosi. Il laser possiede un’attività antibatterica e può rappresentare un valido aiuto nell’endodonzia e nella parodontologia. Alcune apparecchiature posseggono una spiccata azione emostatica e consentono di operare senza il minimo sanguinamento o permettono di trattare malformazioni vascolari che rappresentano un rischio emorragico o più semplicemente un fastidioso inestetismo. Alcune lunghezze d’onda permettono il trattamento della carie riducendo la necessità di anestesia e incrementando la processione dell’ablazione del tessuto malato. In molte situazioni il laser può arrivare a sostituire il tanto temuto trapano odontoiatrico eliminandone il fastidioso sibilo e le vibrazioni. Le applicazioni del laser in odontostomatologia si ampliano sempre di più in virtù delle innovazioni tecnologiche e dei risultati delle ricerche scientifiche: basti pensare al campo dell’estetica facciale e della medicina rigenerativa. Il futuro della terapia laser sarà nella rigenerazione tessutale. Già ora si possono coniugare con successo cellule staminali, fattori di crescita di derivazione ematica e biomodulazione laser per sostenere e migliorare i processi riparativi dei tessuti molli o delle ossa mascellari. Pensiamo in un futuro ad un’applicazione reale del laser nel sostegno alla rigenerazione di tessuti nervosi in malattia neoplastiche o degenerative. E proprio perché il laser è presente e futuro, mi piace sottolineare che i proventi dei diritti d’autore di questa opera saranno totalmente devoluti alla Società Italiana di Laser in Odontostomatologia (SILO), che mi onoro di avere presieduto, per finanziare una borsa di studio ad un giovane ricercatore nel settore del laser.