Raw e jpeg: scopriamo i formati dei file fotografici

Prima di iniziare a scattare fotografie con la fotocamera digitale, è necessario impostare sulla fotocamera stessa il tipo di formato del file da utilizzare. La scelta varia tra due formati raw oppure jpeg.

Fig. 1 Confronto prima e dopo lo sviluppo del file raw: se la foto è realizzata correttamente, lo sviluppo è molto rapido.

Sostanzialmente possiamo decidere quale tipo di formato utilizzare in base alle esigenze d’uso delle fotografie realizzate. I diversi formati di file si differenziano in base alla quantità di informazioni che desideriamo salvare nel file dell’immagine digitale.

Il concetto che è bene chiarire è che la qualità della fotografia viene gestita dal fotografo, per noi dall’odontoiatra o dall’operatore preposto alla documentazione fotografica. Non dipende dal formato del file, è innegabile però che il formato del file digitale ci può offrire, o meno, una notevole potenzialità di intervento sull’immagine realizzata.

È altrettanto importante precisare che “sviluppare” un file digitale non significa fare un’operazione di fotoritocco sulla fotografia, al contrario è un’operazione necessaria per conferire all’immagine le caratteristiche idonee ad esaltare la qualità dell’immagine stessa.

Come regola generale, la fotografia deve essere realizzata in modo perfetto nella fase di scatto, non esistono altre alternative per gestire un flusso di lavoro nel quotidiano. La realizzazione e la modifica di immagini, definibili “sbagliate”, non è mai una buona soluzione in fotografia se si desidera ottenere una buona qualità fotografica.

Questa regola vale doppio se si fotografa in ambito medico scientifico. In questo articolo parleremo dei formati dei file digitali più utilizzati, o utilizzabili, in fotografia odontoiatrica; il file raw e il jpeg.

Fig. 2 Immagine raw prima della conversione.
Fig. 3 Immagine raw sviluppata pronta per la conversione in jpeg oppure in tiff.

Raw una risorsa irrinunciabile

Il formato raw, in fotografia digitale viene definito “grezzo”, esattamente come dalla traduzione letteraria del termine in inglese.

Questo file, nella realtà, non è un’immagine come si potrebbe essere portati a pensare. Il file raw, di fatto, è un insieme di dati acquisiti dal sensore della fotocamera così come vengono letti, realmente, in base alla luce della scena.

Questo è un tipo di file che non può essere modificato, quindi la fotocamera su questi dati non può eseguire, direttamente, alcuna correzione. Ovviamente per consentire la visione di un’immagine realizzata in formato raw la tecnologia ci consente di vedere un’anteprima dell’immagine nel monitor della fotocamera.

Quest’immagine è una conversione del file raw in un file jpeg, sviluppato direttamente dal software della fotocamera stessa. Se vogliamo, possiamo paragonare il file raw al negativo della vecchia pellicola fotografica. Da un negativo possiamo realizzare un numero infinto di stampe fotografiche, senza danneggiarlo.

Tanto che il negativo è universalmente considerato “l’originale” da archiviare e conservare con cura, semplicemente perché è un esemplare unico. Lo stesso concetto vale per il file raw: per questo tipo di formato di file digitale si parla di conversione e di sviluppo digitale. La conversione rappresenta la fase di transizione tra il formato raw e gli altri tipi di file ottenibili, come jpeg oppure tiff (formato che in questo articolo non prenderemo in considerazione).

Il file raw rappresenta una sorta di garanzia di “originalità della fotografia”, non è modificabile se non da esperti informatici, con costi elevatissimi e poco accessibili.

Nella fase di sviluppo e conversione del file raw, invece, possiamo modificare molti parametri, tra i quali lo spazio colore, il bilanciamento del bianco, lo stile foto, il tono colore e molto altro. Il file raw, quindi, ha l’innegabile vantaggio di consentirci la modifica di molti parametri della nostra fotografia dopo averla realizzata.

Un vantaggio non indifferente se vogliamo ottenere il massimo della qualità dalle nostre immagini. Se dopo aver realizzato la nostra fotografia abbiamo qualche dubbio, ad esempio sul bilanciamento del bianco oppure sullo stile foto, lavorando in raw abbiamo un ampio margine di recupero.

Il bilanciamento del bianco (WB) si può modificare in post-produzione senza perdere nulla in termini di qualità. Attualmente il miglior sviluppo del file raw lo possiamo ottenere con i software proprietari, messi a disposizione gratuitamente dalle case produttrici di fotocamere (Canon, Nikon, Sony, eccetera). Questi software lavorano direttamente sugli algoritmi dei file originali e non su algoritmi, definibili universali, di terze parti.

Fig. 4 Confronto dell’immagine prima e dopo lo sviluppo del raw.

Le modifiche apportate in fase di sviluppo potranno essere salvate in diverse tipologie di file, a seconda del software utilizzato. I formati che interessano il settore odontoiatrico sono il jpeg e il tiff.

Fig. 5 Finestra di dialogo per la fase di conversione del file.
Fig. 6 Alcune delle cartelle delle modifiche applicabili al file raw in fase di sviluppo con Digital Photo Professional.

Il file raw rappresenta una sorta di garanzia di “originalità della fotografia”, non è modificabile se non da esperti informatici, con costi elevatissimi e poco accessibili. Questo file è da considerarsi quello più indicato per la tutela legale del proprio operato, proprio perché a differenza del formato jpeg non si può modificare facilmente.

Il formato raw, quindi, diventa il file d’elezione per le fotografie realizzate ai fini di tutela legale e in tutti i casi nei quali desideriamo ottenere la miglior qualità dalla nostra fotografia. Essendo un file grezzo, il raw, racchiude tutte le informazioni raccolte dal sensore; questo comporta un peso piuttosto importante del file in termini di dimensioni.

Quindi l’archiviazione necessita di più spazio rispetto al file jpeg che, essendo compresso a 8 bit, è molto più leggero. Il file in formato raw per essere utilizzato deve essere convertito in un formato jpeg oppure tiff, così come nasce non può essere utilizzato direttamente.

Fig. 7 Visione lineare del file raw, questo è quello che in realtà percepisce il sensore della fotocamera.

Jpg un’alternativa veloce

Il file jpeg è un formato digitale che ci fornisce immagini definibili “già pronte”. Quando selezioniamo sulla nostra fotocamera il formato jpeg la macchina, dopo lo scatto, esegue uno sviluppo immediato dell’immagine rendendola satura, contrastata e perfetta in base alle impostazioni applicate in fase di scatto.

Il file jpeg è un file compresso a 8 bit e quindi avrà un peso piuttosto leggero. Caratteristica che ne fa un file d’elezione per immagini da trasmettere velocemente via mail oppure in chat. Ad esempio può essere utilizzato per inviare al laboratorio informazioni sulla forma e la tessitura di un dente, oppure per un veloce consulto tra colleghi per valutare una patologia orale.

Fig. 8 Menù di selezione del formato del file su fotocamere Canon.

È un formato ideale per valutazioni immediate in odontoiatria estetica e in tutti i trattamenti estetici delle labbra e del viso. Il jpeg è un file universale e immediatamente leggibile da ogni tipo di device digitale, smartphone, tablet e computer, mentre il raw non è altrettanto leggibile.

Lo svantaggio principale del file jpeg è dato dall’impossibilità di elaborare l’immagine in fase di post-produzione senza arrecare un degradamento dell’immagine stessa. Ogni volta che apriamo un file jpeg lo modifichiamo e lo salviamo, paghiamo un degrado qualitativo della nostra fotografia. In questo caso sarà bene creare un archivio di jpeg originali e lavorare esclusivamente su copie dei file da utilizzare.

Fig. 9 Menù di selezione del formato del file su fotocamere Nikon

Le differenze tra i due formati sono piuttosto ampie, sarà quindi l’operatore a decidere quale formato utilizzare a seconda delle sue necessità.

Se inizialmente si è indecisi sul formato da usare è possibile impostare la fotocamera sulla registrazione simultanea di file raw e jpeg. In questo modo avremo sempre un file originale dell’immagine, il raw, e un file più leggero da utilizzare immediatamente, il file jpeg.