Secondo il punto di vista di un giovane parodontologo, quali sono i criteri minimali di una visita odontoiatrica in soggetto parodontale?

La definizione di malattia parodontale descrive una serie di condizioni patologiche infiammatorie che colpiscono il parodonto superficiale e quello profondo. Generalmente viene divisa in due condizioni patologiche: la gengivite e la parodontite. Quest’ultima è caratterizzata dal fatto che l’infiammazione si diffonde apicalmente provocando la distruzione dell’apparato di attacco connettivale e dell’osso alveolare di supporto.

I dati sulla prevalenza della parodontite evidenziano che circa il 5% - 20% della popolazione soffre di parodontite avanzata generalizzata, anche se la parodontopatia lieve e moderata colpisce gli adulti in una percentuale ancora piu alta.

Non c’è da sorprendersi, dunque, che gran parte dei nostri pazienti abbia la necessità di trattamento parodontale e che sottoporsi ad esso risulti fondamentale e preliminare alla realizzazione di altri tipi di trattamento odontoiatrico come quello protesico, implantare, ortodontico e conservativo.

Ritengo quindi che ancor prima di eseguire tutti gli esami diagnostici radiografici e clinici, nonché serie intraorale periapicale e scheda di sondaggio, sia necessario realizzare una corretta anamnesi, dialogare con il paziente e costruire le basi per instaurare una efficace relazione.

In occasione della prima visita su un paziente che presenta problemi parodontali è fondamentale inquadrare la situazione complessiva in cui si interviene, valutando la tipologia di paziente, collaboratore o no, e sopratutto individuando l’approccio migliore da tenere per renderlo consapevole della malattia in atto per poi motivarlo ed educarlo.
L’ABC di un primo incontro con un paziente parodontale è quindi individuabile in: sensibilizzazione, motivazione e istruzione all’igiene orale.

Spiegare al paziente in cosa consiste soffrire di malattia parodontale e quali siano le cause è il primo passo per aiutarlo a prendere piena consapevolezza della patologia e del suo possibile decorso. In questa fase ritengo sia molto importante non colpevolizzare il paziente, diversamente si rischia di indurre un atteggiamento di rifiuto. È dunque necessario fargli capire che la malattia parodontale è di natura multifattoriale ma che la causa eziologica, e l’unica sulla quale sia possibile intervenire, in quanto fattore modificabile, è la placca batterica. Altro fattore fondamentale da evidenziare al paziente è la cronicità della malattia che pertanto comporta un costante e periodico controllo dell’evoluzione della stessa; la fase di mantenimento parodontale riveste infatti fondamentale importanza.

La psicologia definisce la motivazione come “l’espressione dei motivi che inducono un individuo a compiere o tendere verso una determinata azione o meta”. Secondo questa concezione, ogni atto che viene compiuto senza motivazioni rischia di fallire.

Ogni bravo parodontologo ha quindi il compito di attivare, orientare e guidare i comportamenti specifici dei propri pazienti educandoli a una corretta tecnica di igiene orale e ad un assiduo controllo clinico.

Il paziente deve essere altamente motivato per impegnarsi a cambiare un’abitudine di igiene orale errata, ripetutasi per anni e mai corretta. L’apprendimento della tecnica, inoltre, deve essere costantemente valutato e ripreso mettendo in atto tecniche di rinforzo positivo.

Effettuare foto intraorali dei vari sestanti risulta essere utile sia come documento medico legale o dossier dei casi clinici, sia come mezzo di rinforzo positivo nella motivazione del paziente nelle fasi piu avanzate della terapia.

Gli atti di sensibilizzazione, motivazione ed educazione sono fondamentali per stabilire una efficace e positiva relazione medico-paziente. Questa “alleanza terapeutica”, come alcuni la definiscono, va instaurata fin dalla prima visita e costituisce la base fondamentale per avere successo nella terapia parodontale chirurgica, non chirurgica, rigenerativa, plastica mucogengivale e di supporto. ●

A cura di: Marco Lorenzo Scarpelli