Qual’è la cosa più importante che hai?
L’unica vera risorsa che non puoi comprare e che una volta usata non ti può essere restituita è il tuo tempo!
“Il nemico non è il tempo, ma l’uso che ne facciamo”, dice Richard Koch, scrittore di libri di successo su management, marketing e stili di vita.

Per riuscire a ottenere buoni risultati nel tuo studio, da titolare devi imparare a gestire il tuo tempo in modo diverso da come hai sempre fatto, e farlo in maniera più efficace. Ci sono infatti momenti, in cui avere la scorretta mentalità nelle logiche della gestione della nostra attività ci porta ad “essere prigionieri del nostro lavoro”, e ci impedisce di essere creativi e di dedicarci con profitto a quelle attività che:

  1. fanno una grande differenza per il futuro del nostro studio odontoiatrico
  2. ci divertono e ci motivano.

Quante volte, nell’arco della giornata, pensi a cose che dovresti fare, che sarebbe opportuno eseguire per migliorare il tuo studio, ma poi, seppur pieno di buoni propositi, le accantoni, e ti ritrovi assorbito dalle emergenze di ogni giorno? 

Quante volte hai pensato che avresti dovuto prestare maggiore attenzione ai tuoi collaboratori, motivarli, formarli, ma poi, pressato dalla quotidianità o dalle crisi, hai dovuto riconsiderare le tue priorità?

Fai questo esperimento: immagina di avere tutto il tempo del mondo. Identifica quelle due attività a cui ti vorresti dedicare perché farebbero finalmente una grande differenza per la gestione del tuo studio. 

A cosa ti dedicheresti? La maggior parte dei titolari di studio odontoiatrico che sono in difficoltà, in diverse occasioni formative nelle quali insegno, quando pongo questa domanda, mi risponde con tre argomenti:

  1. formazione e motivazione delle risorse umane
  2. marketing e comunicazione per far arrivare nuovi pazienti
  3. ricerca e sviluppo per migliorare la qualità delle prestazioni.

Eppure, ascoltando le risposte dei colleghi, mi rendo conto che molti di loro hanno anche idee brillanti. Quando espongono le loro idee, gli si illuminano gli occhi. Si rendono conto che, occupandosi di quelle attività che hanno identificato, sarebbero in grado di cambiare in meglio le prospettive di crescita e successo del loro studio.

A questo punto chiedo ancora che quantità di tempo dedichino in media alle attività che hanno individuato rispetto alla domanda iniziale. Quasi tutti mi rispondono che oscilla tra lo 0 e il 5% della loro quotidianità. Sembra un paradosso. Eppure, sanno che questo cambiamento di mentalità e l’impostazione delle nuove attività farebbero una enorme differenza per lo sviluppo in positivo del loro studio. Ciò nonostante, i titolari confessano di dedicare a questo una percentuale veramente esigua del proprio tempo.

Nei miei corsi di formazione uno dei punti su cui insisto maggiormente è proprio questo: se sino ad ora hai dedicato le otto ore che passi ogni giorno in studio esclusivamente all’operatività clinica, ora devi cambiare. Da domani, quando tornerai a casa organizza la tua agenda con sette ore di clinica e un’ora di extra clinica, ogni giorno, in cui sviluppare e applicare quanto stai studiando e sai che porterà una ventata di benessere e positività nello sviluppo futuro della tua carriera professionale e tanti cambiamenti in meglio nella tua sfera di vita personale.

Sono queste le attività che possono fare la differenza fra vincere nel mondo della nuova odontoiatria o perdere. Se non fai dei progressi strategici cambiando la gestione del tuo tempo perderai in ogni campo della tua attività. Non si cresce e si raggiungono risultati di valore a parole, o lavorando a testa bassa in poltrona tante ore al giorno, ma con le giuste azioni in ambito extra clinico (quando ovviamente eserciti una clinica di alto livello). Analogamente a quanto avviene in campo militare, una guerra viene vinta da chi ha la pianificazione migliore, da chi per primo sviluppa le armi migliori, da chi ha i migliori ufficiali.

La giornata dell’odontoiatra che raggiunge mediocri risultati e vivacchia insoddisfatto del proprio lavoro è assorbita principalmente dalla gestione del monotono lavoro quotidiano e dalla crisi personale e professionale. A furia di gestire crisi perde lucidità, inizia a ragionare a breve termine, e senza rendersene conto, finisce in uno stupido meccanismo in base al quale gestisce personalmente tutte le urgenze, a prescindere dalla loro importanza.

Arriva a sera che è talmente demotivato e frustrato, e non ha la voglia e le energie per fare quello che veramente è l’attività che gli può finalmente fare il salto di qualità. Questo perché si focalizza su attività che danno un’immediata gratificazione (soprattutto economica) e tralascia quelle attività che farebbero una grande differenza per il futuro personale e del proprio studio.  I titolari di studio che ottengono grandi risultati, invece, gestiscono in maniera diversa il proprio tempo, prendono decisioni e fanno sacrifici che potrebbero non ripagarli per anni, ma che nel lungo termine danno risultati eccezionali. Un aforisma di management dice: o crei o subisci. Devi essere tu a controllare l’ambiente, altrimenti sarà l’ambiente a controllare te.Ricorda che il successo è dato dalla velocità e qualità con cui prendi le decisioni, e questo può avvenire solo se impari a darti il tempo per farlo.