Digital vs. conventional implant impressions: efficiency outcomes

Lee SJ,
Gallucci
 GO
Clinical Oral Implant Research 22 February 2012

Scopo del lavoro
Lo scopo di questo studio pilota è stato quello di valutare nelle riabilitazioni protesiche di impianti singoli, l’efficienza, la difficoltà e la preferenza dell’operatore nella scelta di una impronta digitale, confrontata con un’impronta convenzionale.
Materiali e metodi
Trenta studenti di odontoiatria HSDM del secondo anno, hanno eseguito impronte convenzionali e digitali su un modello personalizzato che presenta un singolo impianto. L’esito delle impronte è stato valutato e sono stati valutati i criteri di accettazione e la necessità di nuova scansione. L’efficienza delle tecniche di impronta è stata valutata misurando la preparazione, il tempo di acquisizione e la necessità di riprendere l’impronta, il tempo di scansione (m/s) ed il numero di ripetizioni delle scansioni. La percezione dei partecipanti al livello di difficoltà per entrambe le impronte è stata valutata con una scala analogica visiva (VAS) mediante un questionario.
Risultati
Il tempo medio totale del trattamento è stato di 24:42 m/s per l’impronta convenzionale e 12:29 m/s per l’impronta digitale (p < 0,001). Il tempo medio di preparazione è stato di 4:42 m/s per la convenzionale e 3:35 m/s per le impronte digitali (p <0,001). Il tempo medio includendo le possibili ripetizioni delle scansioni è stato di 20:00 m/s per l’impronta convenzionale rispetto all’8:54 m/s dell’impronta digitale (p <0,001). Su una scala 0-100 VAS, i partecipanti hanno assegnato un livello di difficoltà medio di 43,12 (± 18,46) per la tecnica di impronta convenzionale e 30,63 (± 17,57) per la tecnica dell’impronta digitale (p = 0,006). Il 60% dei partecipanti ha preferito l’impronta digitale, il 7% la tecnica di impronta tradizionale ed il 33% non ha avuto preferenze.
Conclusioni
Le impronte digitali hanno mostrato di essere una tecnica più efficiente rispetto all’impronta convenzionale. Una preparazione più lunga, un tempo di lavoro maggiore e talora la ripetizione dell’impronta sono stati necessari per ottenere una impronta convenzionale accettabile. Difficoltà inferiore sono state riscontrate per l’impronta digitale rispetto alle impronte convenzionali, se eseguite da studenti di odontoiatria al secondo anno con minore grado di esperienza. ●

A cura di: Filiberto Mastrangelo