Crescita e cambiamento: la SIE guarda al futuro

Intervista a Roberto Fornara - Presidente Società Italiana di Endodonzia 2021-2022

Dottor Fornara, con il 2022 si conclude la sua presidenza della SIE. Vuole tracciare un bilancio di fine mandato?

Arrivare a tracciare bilanci è sempre importante perché vuol dire essersi posti degli obiettivi.  Chiunque come me abbia ricoperto ruoli di vertice all’interno di una società scientifica durante la pandemia ha indubbiamente dovuto riconsiderare tutti gli obiettivi prefissati nel periodo ante-Covid. Da un lato siamo riusciti nell’intento di gestire la società in un momento drammatico, mantenendola in salute e soprattutto consentendole di tornare nuovamente a crescere, come è emerso dai numeri del nostro ultimo congresso internazionale che si è tenuto lo scorso novembre a Bologna. Inoltre, come società abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi culturali prefissati (traguardo per nulla scontato) portando a termine i corsi, proponendo webinar e corsi FAD, facendo crescere il GIE e tornando con eventi in presenza. Non posso che essere soddisfatto del tanto lavoro svolto nel supportare quella che è la mission principale di una società scientifica: fare cultura.  Come sempre, da una situazione di profonda crisi come è stata la pandemia da Covid-19 può derivare una grande opportunità di crescita e in particolare quella di proporre programmi innovativi e nuovi approcci formativi. I webinar, ad esempio, sono stati molto apprezzati confermandoci, tuttavia, che se da un lato quella online può essere una soluzione valida di formazione, dall’altro non può rappresentare l’unica modalità poiché gli incontri in presenza ad oggi non possono essere completamente sostituiti. Ovviamente mi preme ringraziare tutti i canali tramite i quali facciamo formazione, tra cui Ariesdue che, oltre a gestire il GIE, ci ha supportato nei nostri progetti di formazione a distanza. A proposito di GIE, la nostra rivista in questi due anni è cresciuta tantissimo. In modalità open source, interamente sostenuta dalla SIE, è un fiore all’occhiello che molte società scientifiche ci “invidiano” sempre di più. Infine, l’esperienza umana vissuta in questi due anni è stata impagabile per crescita ed esperienza personale. Alla luce di queste considerazioni, posso ritenermi molto soddisfatto del biennio appena trascorso e sono certo di lasciare nelle mani del futuro presidente, dottor Mario Lendini, una società con ampie possibilità di crescita.

A suo parere quali sono le maggiori sfide che attendono la branca endodontica nell’immediato futuro?

Ritengo che una delle sfide più importanti che coinvolge in generale tutta l’odontoiatria e non solo l’endodonzia sia quella di rendere più semplici e predicibili i trattamenti dei nostri pazienti. Attenzione però, rendere più semplice non significa banalizzare un trattamento ma permettere al clinico di applicare i protocolli in modo più semplice con tecniche più predicibili. In questo percorso di cambiamento, un supporto importante viene fornito sicuramente dalla tecnologia. La rivoluzione digitale che sta investendo tutti i contesti della nostra vita quotidiana, non sta di certo risparmiando l’odontoiatria. Il digitale in endodonzia deve essere considerato una vera risorsa, offrendo opportunità che solo fino a pochi anni fa erano impensabili (dime statiche, navigazione dinamica, trattamenti con la realtà aumentata, etc.). Tra le sfide che interessano la branca endodontica vi è in particolare quella di poter eseguire trattamenti (ortogradi o chirurgici) in modo più sicuro, conservativo e predicibile. Preservare i denti naturali rappresenta da sempre una sfida, perché un dente naturale correttamente trattato costituisce una risorsa per le altre specialità odontoiatriche: questo è il messaggio da trasmettere ai pazienti. A tal proposito aggiungo che si parla troppo poco di endodonzia in ambito di comunicazione pubblica e questo è un aspetto che a mio parere andrebbe molto migliorato, portando all’attenzione della stampa non di settore l’importanza della disciplina endodontica.

Cosa auspica per il futuro della SIE?

Auguro alla SIE di raggiungere nuovi successi ponendosi sempre di più come punto di riferimento dell’endodonzia italiana e non solo. Nei prossimi anni assisteremo ad un ulteriore cambio di pelle, perché cambiare significa evolvere e oggi la SIE deve cambiare passo per poter stare a livello delle più importanti società scientifiche del settore. In un periodo di crisi abbiamo seminato, ora nei prossimi anni ci aspettiamo la conferma del trend di crescita di quest’anno.  Tra gli immediati cambiamenti sicuramente quello di passare ad una segreteria professionale consentirà alla società di affrontare le nuove sfide che il futuro ci riserverà. Come cita Philip Kotler: “Vi sono due tipi di società: quelle che cambiano e quelle che scompaiono”. Noi fortunatamente apparteniamo a quelle che cambiano.