Il provvedimento firmato dal Direttore dell’Agenzia delle Entrate Rossella Orlandi (n. 83317 del giugno 2015) definisce nel dettaglio i dati che attraverso una procedura di comunicazione “snella” vengono messi a disposizione del contribuente, soggetto agli Studi di Settore. La comunicazione giunge al contribuente tramite e-mail, SMS o PEC con invito ad accedere al proprio cassetto fiscale in modo che lo stesso potrà verificare quanto a conoscenza del Fisco sulla sua posizione e, più in particolare, le anomalie (per lo più divergenze tra i dati di UNICO e quelli comunicati su relativo modello degli Studi di Settore) riferite al triennio 2011-2013. L’obiettivo principale è dare la possibilità al contribuente di:
- giustificare le eventuali divergenze o anomalie attraverso chiarimenti, precisazioni e documenti a supporto; in sostanza controdedurre ed evidenziare la correttezza di quanto riportato;
- essere consapevole dell’errore e procedere a utilizzare le nuove modalità di ravvedimento operoso che ora permettono di sanare l’irregolarità anche dopo che il Fisco ne sia venuto a conoscenza. Infatti, è bene ricordare che non era consentito prima dell’introduzione delle modifiche normative dell’art. 13 del D.Lgs. 472/97 (attuate dalla Legge di stabilità 2015 - artt. 44 e seguenti) sanare dopo che erano iniziati atti istruttori del Fisco (verifiche, accessi, inviti a fornire chiarimenti e altro).
Non può essere definito uno stimolo a “senso unico” con una “spinta” alla sanatoria quanto un dialogo preventivo che si inquadra nella nuova filosofia, voluta in ambito politico, di una reale trasparenza nei rapporti Fisco-contribuente dove gli organi di controllo indirizzano le proprie forze lì dove necessario, dopo aver esperito un potere istruttorio “preventivo” di tipo “comunicativo” che mira a correggere anomalie reali o presunte. L’alert permetterà ai professionisti di conoscere i valori minimi di compensi oltre che altre informazioni dalle quali poter valutare. Di contro il Fisco, dopo aver visto il comportamento del contribuente (che si giustifica, si adegua o non risponde), si regola se attuare il controllo. Nella prima fase dovrebbero essere interessati circa 190 mila soggetti.
Tale tipo di sistema era già stato attuato per quanto riguarda plusvalenze e sopravvenienze attive realizzate da società. ●